Lagarde, Okonjo-Iweala, Georgieva e Renaud-Basso. Queste leader mondiali sono nate professionalmente negli anni del “Washington consensus” ma hanno dato segni, più o meno aperti, di essersene allontanate. Ora hanno ruoli chiave nel governo della globalizzazione. Sta a loro mostrare come farlo con fatti concreti
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George Schultz e l'Italia. Ritratto dello stratega di Reagan
Di George Schultz Kissinger diceva: solo a lui affiderei gli Usa in mezzo a una crisi. L’iconico stratega e segretario di Stato Usa di Ronald Reagan scomparso a 100 anni parlava (e si scontrava) con Craxi e Andreotti. Ecco cosa pensava dell’Italia
Non c'è due senza tre, Macron!
Del capitalismo degli stakeholder cominciano a dirlo dalla Business Roundtable, poi quelli del World Economic Forum si fanno sponsor e a Davos ne fanno vetrina; lì arriva Macron, ex banchiere d’affari, scopre le sue carte e ci mette il cappello politico: Il modello del capitalismo e dell’economia di mercato “non può più funzionare” in quanto “l’accelerazione” della finanza e della…
Così solido, autentico, forte. Follini ricorda Franco Marini
Era così, Marini. Lo era da giovane e lo è rimasto fino alla fine. Così solido, così autentico, così forte. E insieme, così semplice. Astuto quanto è richiesto dalle regole della politica. Leale quanto gli dettava la sua coscienza. Il ricordo di Marco Follini
200 prof. britannici sotto indagine per i legami con Pechino. I prossimi in Italia?
Circa 200 accademici in tutto il Regno Unito sotto indagine per aver aiutato inconsapevolmente il governo cinese a realizzare armi di distruzione di massa violando le leggi sull’export di tecnologia sensibile. Dopo gli alert Fbi, ora quelli degli 007 britannici. E da noi?
Biden in, Trump out. È partito il valzer nei think tank americani
Nelle fasi di transizione tra un’amministrazione e l’altra si manifesta uno specifico processo di “porte girevoli”. Con la vittoria di Biden, i repubblicani tornano a far parte dei think tank; invece i democratici sospendono la loro attività di ricerca, chiamati a ricoprire incarichi governativi dal nuovo presidente. Chi entra e chi esce nell’analisi di Alessandro Strozzi, Aspen Junior Fellow e consulente della Presidenza del Consiglio
Cosa hanno in comune Meloni, Renzi e il vulcano Eyjafjöll
Quella del 2010 per il centrodestra sembrò una crisi passeggera e invece fu l’inizio della crisi che sfociò verso il governo Monti e poi la sconfitta elettorale. Coincise con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjöll. Quest’anno un’altra eruzione rischia di travolgere tutto e tutti, quella dell’“operazione spaccatutto” di Matteo Renzi. Ecco perché
Dall'anti-elitismo al governo delle élite. L'analisi di Tivelli
Dopo il fallimento di un primo governo populista e di un secondo governo semi populista, grazie alla tempestiva e intelligente mossa di un Presidente della Repubblica di piena e sana impronta democratica, si affida la formazione del governo al miglior rappresentante delle élite italiane ed europee e per fortuna sembra che si squagli di colpo un certo anti-elitismo e tutti capiscono che non si può non salire sul carro del vincitore. L’analisi di Luigi Tivelli
Zanni (Lega) azzanna i sovranisti Ue. Rottura con AfD nel segno di Draghi?
Duro battibecco a Bruxelles fra il leghista e leader dei sovranisti europei Marco Zanni e il vice tedesco di Afd Joerg Meuthen su Mario Draghi. La Lega lo difende dalle critiche e porta in Ue la svolta “europeista” di Matteo Salvini, con un occhio al Ppe
La Cina chiude Clubhouse? Il rischio per la libertà a Pechino
La censura del Partito/Stato cinese sta organizzando l’oscuramento dell’app di chatting dove si discute di argomenti scabrosi come Taiwan, Hong Kong e lo Xinjiang. I media governativi di Pechino lanciano la narrazione: giusto il controllo perché si rischia la diffusione della propaganda anti-cinese