Skip to main content

Come spende il denaro il governo cinese? Per rispondere a questa domanda il Center for Security and Emerging Technology, centro studi della Walsh School of Foreign Service presso la Georgetown University di Washington, ha lanciato il Chinese State Council Budget Tracker. 

I DATI PUBBLICI

Il progetto tiene conto del bilancio del Consiglio di Stato di Pechino, che controlla 26 dipartimenti (ministeri) e dozzine di uffici tra cui quelli cruciali che si occupano di scienza, tecnologia e reclutamento di talenti (e dunque anche del reclutamento di scienziati stranieri, dell’istruzione degli studenti e del controllo dei netizen cinesi). Tuttavia, non si tratta di un audit esaustivo sulla spesa del governo cinese. Infatti, non rientrano le attività di province, prefetture e distretti, né le spese segrete dei dipartimenti censiti.

IL CONSIGLIO DI STATO

Il Consiglio di Stato comprende 26 dipartimenti a livello di gabinetto, inclusi 21 ministeri, tre commissioni nazionali, l’Ufficio nazionale di audit e la Banca popolare cinese. Esclusi i ministeri della Difesa nazionale e della Sicurezza dello Stato che non pubblicano i loro conti, gli altri 24 dipartimenti avevano nel 2019 un bilancio complessivo pari a 160 miliardi di dollari: i soli tre ministeri dell’Istruzione (66 miliardi), dell’Information technology (10,6 miliardi) e della Scienza e della tecnologia (8,3 miliardi) rappresentavano oltre la metà della spesa dichiarata. E, come ha ricordato su Twitter la giornalista del Foglio Giulia Pompili, dal ministero dell’Istruzione dipendono gli oltre 500 Istituti Confucio (di cui 12 in Italia), che da quest’estate hanno cambiato nome diventando Centri del ministero dell’Educazione per l’educazione linguistica e la cooperazione. “Un adeguamento dei termini, non della sostanza”, aveva spiegato a Formiche.net il sinologo Maurizio Scarpari sottolineando poi che il cambiamento difficilmente avrebbe sortito ripensamenti in Occidente sul ruolo degli Istituti Confucio. “Anche perché questi istituti portano soldi e in questo momento in particolare i soldi fanno comodo a tutti, nessuno vi rinuncerà facilmente”, aveva aggiunto.

IL RECLUTAMENTO

Il Consiglio di Stato controlla direttamente (con 19 miliardi complessivamente) anche sei organizzazioni: Chinese Academy of Sciences, Chinese Academy of Engineering, National Natural Science Foundation of China, China Association of Science and Technology, State Administration of Foreign Experts Affairs (ora assorbita dal ministero della Scienza e della tecnologia) e Overseas Chinese Affairs Office (ora parte del dipartimento del lavoro del Fronte Unite, agenzia di intelligence del Paritto comunista cinese che si occupa di raccogliere informazioni e gestire le relazioni all’estero). Il loro compito? Quello delle ultime tre è il reclutamento di esperti e l’acquisizione di scienza e tecnologia dall’estero. Una fotografia nitida degli sforzi espansionistici di Pechino.

Xi spende 66 miliardi per l’istruzione (anche la nostra)

L’Istruzione è il dipartimento in cui Pechino investe di più (almeno stando ai dati pubblici, nei quali non c’è però la Difesa): 66 miliardi per il ministero che gestisce anche gli ex Istituti Confucio

grillo draghi

Un pragmatico a Palazzo Chigi. Palano legge la dottrina Draghi

Mario Draghi è una persona pragmatica, nel senso che alle idee (e ideologie) preferisce i fatti. Il suo pragmatismo non è trasformismo né c’entra con il camaleontismo di Conte. La radiografia di Damiano Palano, direttore del Dipartimento di Scienze politiche alla Cattolica di Milano

Muroni

Il bazooka verde di Draghi e il ministero della transizione ecologica secondo Muroni (LeU)

Intervista all’ex presidente nazionale di Legambiente e attuale deputata di Liberi e uguali Rossella Muroni: “Per la prima volta il tema ambientale è diventato centrale nel dibattito pubblico italiano, a tal punto da arrivare a essere determinante per la formazione del governo”. Ma ora ci vogliono soluzioni coerenti e pragmatiche per accelerare la transizione

Sergey Lavrov

L'Ue pensa a nuove sanzioni alla Russia ma i vecchi affari (Nord Stream) restano in piedi

La Russia minaccia una reazione dura se l’Europa dovesse decidere ulteriori sanzioni, ma Mosca sa che le sanzioni spesso sono usate per mandare un segnale alle opinioni pubbliche di chi le applica, spiega Biagini (Unitelma/Sapienza) perché poi grandi affari restano in piedi. Vedere il Nord Stream

I fari del Pentagono sulla Cina. La mossa di Biden letta dal gen. Arpino

L’analisi del generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa, sulla visita di Joe Biden al Pentagono e il lancio della nuova task force sulla Cina, seguito dal primo “freddo” contatto con Xi Jinping. “Back to the future” è il mantra del nuovo presidente in politica estera, e noi tutti ci auguriamo che gli porti fortuna. Ma non sarà facile

Tensioni tra Turchia e Iran. Un diplomatico di Teheran in manette

Arrestato un diplomatico iraniano di servizio a Istanbul: sarebbe implicato nell’omicidio di un dissidente. Un caso che ricorda quello saudita di Khashoggi

Dall’incertezza alla credibilità. Investimenti, riforme e cambio di mentalità per ripartire

È fondamentale che il nostro Paese, e il governo che sta per nascere con la guida preziosa e sapiente di Mario Draghi, sfrutti a pieno la grande opportunità offerta dalle risorse del Next Generation EU per accelerare lo sviluppo delle reti 5G su tutto il territorio nazionale, supportando insieme la diffusione di conoscenze, competenze e cultura delle tecnologie emergenti. L’analisi di Michelangelo Suigo, direttore external relations & communication Inwit

cronaca ragionata

Vi spiego l'effetto Draghi su Lega, Pd e M5S. I numeri di Risso

Lega e Fratelli d’Italia stanno uscendo rafforzati da questa crisi, a scapito di Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Il governo di Mario Draghi, però, deve avere la capacità di proporre un nuovo paradigma “Costituente”, che non prevede la soppressione delle differenze ma la ricerca delle convergenze. Conversazione con Enzo Risso, direttore scientifico Ipsos

Il governo Draghi è un'occasione d'oro per i partiti. Forlani spiega perché

La soluzione della crisi politica che si sta profilando potrebbe rappresentare un’inattesa occasione di superamento o, comunque, di raffreddamento di un clima di tensione e di conflittualità tra le maggiori forze politiche che si era spinto al di là dei normali valori cui dovrebbe conformarsi la dialettica tra maggioranza e opposizione in una moderna democrazia parlamentare europea

I tre nodi del Fisco, in primis non solo Irpef. Le richieste di Confindustria

Di Laura Ciarti

Emanuele Orsini, vicepresidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria, è stato audito oggi presso le Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato. Ecco tutti i temi del dibattito

×

Iscriviti alla newsletter