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Alessandro Profumo è il nuovo presidente di ASD, l’associazione europea delle industria dell’aerospazio, difesa e sicurezza. La nomina per il ceo di Leonardo è arrivata oggi dalla riunione (virtuale) del board, in un momento di grande fermento per la difesa del Vecchio continente, tra il Recovery Fund e le risorse attese dal bilancio dell’Ue. “Un riconoscimento verso l’Italia che ancora una volta si dimostra tra i Paesi leader in Europa in un comparto che ha sempre più bisogno di politiche industriali espansive e lungimiranti”, ha commentato il sottosegretario Riccardo Fraccaro, che ha la delega per le politiche aerospaziali e che ha augurato “buon lavoro” a Profumo. Stesso augurio anche dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini: l’incarico “è un salto di qualità per il Paese; nel comparto delle industrie della Difesa si gioca un pezzo di sovranità del Paese in un contesto sempre più competitivo in cui l’Italia è leader e la nomina di oggi lo conferma”.

“Il settore dell’aerospazio e quello della difesa hanno un’importanza strategica per la crescita economica e per la sicurezza degli Stati – ha aggiunto Fraccaro – l’Italia riveste un ruolo di primo piano a livello internazionale e la decisione dell’ASD lo dimostra”.

L’ASSOCIAZIONE

Era stato lo stesso Profumo ad annunciare la presidenza dell’Associazione lo scorso giugno in audizione alla commissione Difesa della Camera. L’ad di Leonardo prende il posto di Eric Trappier, presidente e ceo della francese Dassault Aviation, nominato per il biennio 2019-2020 nell’ambito di una turnazione tipica per le realtà federative industriali del Vecchio continente. Oggi, ASD rappresenta circa tremila aziende, riunendo tutte le maggiori industrie europee (18) e le associazioni nazionali (23), e rappresentando così un interlocutore importante per le istituzioni di Bruxelles.

LE PAROLE DI PROFUMO

“Sono onorato per questo incarico, che assumo con orgoglio e grande senso di responsabilità per il futuro”, ha detto Profumo. “Con orgoglio perché in un contesto di emergenza, nel picco del Covid-19, le capacità del nostro comparto, hanno reso possibile il trasferimento di pazienti, medici e materiale sanitario dove ce n’era più bisogno, e hanno garantito comunicazioni, trasporti, monitoraggio, anche dallo spazio, nonché sicurezza fisica e digitale, in Italia e nel mondo”, ha aggiunto. La responsabilità, invece, deriva “dall’assumere questo incarico in una fase che pone sfide di tipo politico, economico, sociale e ambientale e che non può prescindere da un sistema europeo coeso anche a livello industriale”.

GLI OBIETTIVI

“Già oggi – ha spiegato Profumo – è evidente che il settore aerospazio, difesa e sicurezza sarà un punto di riferimento per molte delle priorità individuate nell’agenda della ripresa post Covid: penso alla digitalizzazione, al green deal, alla cyber security, alla competitività del sistema europeo, fino al ruolo propulsivo per il sistema formativo”. In tal senso, ha rimarcato il numero uno della One Company, “mi adopererò affinché le potenzialità del settore siano riconosciute, dispiegate e supportate con strumenti e investimenti efficaci, promuovendo un dialogo continuo e trasparente con gli interlocutori europei”.

IL MOMENTO

Proprio l’interlocuzione con le istituzione europee è il primo obiettivo di ASD, per cui la presidenza di Profumo arriva in un momento rilevante. Come emerge anche dalle parole di Profumo, il settore dell’aerospazio e difesa vuole fare la sua parte nel piano di generale ripartenza dell’economia europea. Il tradizionale focus sull’innovazione e sulla ricerca avanzata lo rende tra i candidati più idonei a rappresentare un volàno per le economie di molti Paesi Ue, per lunghe filiere e ricadute su altri comparti. Anche in Italia si discute d’altra parte sul sostegno che proprio tramite il Recovery Fund può arrivare al comparto.

TRA DIFESA E SPAZIO

C’è poi la partita della Difesa comune. Il Consiglio europeo che ha approvato il Next Generation Eu ha portato contestualmente a ridurre di molto le attese per il progetto d’integrazione del settore. Rispetto alla proposta iniziale di 13 miliardi di euro, per il Fondo Edf ci sono 7 miliardi nel quadro finanziario 2021-2027. L’auspicio dell’industria continentale è che i futuri negoziati possano rialzare il livello d’ambizione. Per lo Spazio il tema più delicato è rappresentato dalla riforma della governance politica del Vecchio continente, che passa soprattutto dai rapporti tra Ue ed Esa (intanto alle prese con l’individuazione del nuovo direttore generale). Qui opera EuroSpace, costola di ASD, alla cui presidenza è da poco stato nominato il francese André-Hubert Roussel, numero uno di ArianeGroup.

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