La discussione sulla vendita di droni Reaper tra Usa ed Arabia Saudita è carica di significati strategici: contenere Pechino, rafforzare le alleanze nel Golfo, e promuovere l’industria della difesa americana. Un caso esemplare di come la tecnologia militare diventa strumento di politica estera
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Non solo Mercosur, così Italia e Messico rafforzano la cooperazione
In occasione della missione in Messico del titolare della Farnesina non solo verrà fatto il punto sullo stato dei rapporti tra i due Paesi, inquadrati nel partenariato strategico lanciato nel 2012, ma sarà l’occasione per distendere la strategia italiana verso i mercati extra-Ue, materializzata nel cosiddetto Piano d’azione per l’export. Numeri record tra Italia e Messico alla voce scambi
Aggiornamenti sì, riforma no. La linea di Guerini sulla riforma dell'intelligence
Il presidente del Copasir ha sottolineato l’efficacia della legge 124 del 2007, evidenziando la necessità di mantenere e aggiornare la norma. Nei mesi scorsi aveva proposto l’istituzione un Consiglio di sicurezza nazionale e la definizione una Strategia di sicurezza nazionale per affrontare nuove minacce
Leonardo si espande ancora e punta agli algoritmi predittivi made in Usa
Leonardo, tramite la controllata Usa Leonardo Drs, sta valutando l’acquisizione di un’azienda americana specializzata in algoritmi predittivi. L’accordo potrebbe valere centinaia di milioni di dollari e contribuirebbe ad aggiungere un importante asset strategico per la capacità produttiva e di pianificazione dell’azienda italiana, che guarda con interesse al modello delle emerging tech statunitensi
Dal Vaticano a Erdogan, ecco la diplomazia multidimensionale di Meloni per la pace in Ucraina
Il progetto promosso da Meloni, costruito step-by-step, punta a tenere insieme le dimensioni geopolitiche, etico-morali e umanitarie del conflitto. Vaticano, Usa e Ue sostengono la piattaforma diplomatica, Erdogan come mediatore strategico, Kyiv aperta al dialogo. Ma la Russia? Putin vuole la pace o la guerra?
Il 2% non è una scelta politica, ma un impegno per la nostra sicurezza. Le parole di Crosetto alla Camera
Durante il question time alla Camera, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato il contesto strategico che sta portando l’Italia verso l’obiettivo del 2% del Pil in spesa militare. Una scelta, ha chiarito, che si inserisce all’interno di un quadro di impegni assunti in sede Nato, in vista di una crescente assunzione di responsabilità da parte dei Paesi europei nella gestione della propria sicurezza. Il ministro è intervenuto anche sul tema dell’export militare verso Israele, ribadendo l’applicazione rigorosa della normativa italiana
Difesa, così si riorganizza l'Ue verso il vertice Nato all'Aja
Il summit Nato 2025 si svolgerà all’Aja, nei Paesi Bassi, dal 24 al 26 giugno. In questa sede, si ridefinirà il contributo europeo alla difesa, alla luce del disimpegno Usa dall’Europa. Gli alleati Ue e Canada presenteranno una strategia comune contro nuove minacce, puntando su cooperazione e aumento della spesa militare
Più povera e più vecchia. La fotografia dell'Italia nel rapporto Istat
Negli ultimi cinque anni le retribuzioni hanno perso oltre il 10%, sancendo lo sganciamento dal costo della vita e creando nuove forma di povertà. Troppi laureati lasciano il Paese e chi resta non ha sempre voglia di lavorare. Sul versante dell’energia, prosegue il boom delle rinnovabili
Mai sprecare una (nuova) buona crisi. Il partenariato strategico Regno Unito-Ue
Il 19 maggio, a Londra, il raggiungimento per l’accordo di un nuovo partenariato strategico tra Regno Unito ed Unione europea è stato il risultato di mesi di negoziati, culminati col vertice tra il premier Keir Starmer e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. L’accordo strategico stabilisce un quadro strutturato per dialogo di alto livello e consultazioni, favorendo iniziative congiunte e aprendo la possibilità per il Regno Unito di partecipare a specifici progetti di difesa dell’Ue
Tra difesa antimissile e comando unificato. A che punto è la Difesa Ue secondo Margelletti (Cesi)
Mentre gli Stati Uniti accelerano sul Golden Dome, un sistema interspaziale integrato per intercettare missili ipersonici, l’Europa si interroga su come rafforzare la propria difesa. Il Direttore del Cesi evidenzia i limiti della frammentazione europea e la necessità di superare le duplicazioni con la Nato attraverso un comando unificato, un procurement coordinato e una governance politica condivisa. L’intervista di Gianfranco D’Anna