A Bruxelles, Nato e Unione europea hanno tenuto due vertici paralleli per rafforzare la difesa comune e il sostegno all’Ucraina. La ministeriale dell’Alleanza ha affrontato le priorità su droni, spazio aereo e capacità industriale, mentre l’Ue ha discusso la bussola strategica e i programmi militari congiunti. L’Italia, con Guido Crosetto, ha rilanciato il ruolo di ponte tra la dimensione atlantica e quella europea della sicurezza
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Leonardo drs e Knds, l’asse europeo che mira all’artiglieria Usa
Negli Stati Uniti l’artiglieria torna al centro delle priorità militari e industriali. Dopo lo stop al programma Erca, l’Esercito americano guarda a soluzioni già pronte e interoperabili. In questo scenario Leonardo drs e il gruppo franco-tedesco Knds propongono il semovente Caesar, puntando su una collaborazione che unisce capacità europea e produzione locale. Un progetto che intreccia innovazione, strategia Nato e cooperazione transatlantica
In Francia il governo non sarà sfiduciato, la partita decisiva si giocherà a marzo. Parla Ceccanti
Nonostante le due mozioni di sfiducia presentate da Rn e Melenchon, il governo guidato da Sébastien Lecornu domani non cadrà. Lo stop alla riforma pensionistica promesso dal capo dell’esecutivo gli ha garantito l’appoggio dei socialisti. Intervista al costituzionalista Stefano Ceccanti
Yunus rientra da Roma e trova il Bangladesh ancora nel caos
Il capo dell’amministrazione ad interim del Bangladesh, il Premio Nobel Yunus, è stato a Roma per incontri internazionali, mentre il suo governo fatica a risolvere i problemi del Paese. In un contesto globale segnato da crisi politiche e alimentari, la stabilità di Dhaka non è solo una questione asiatica: è anche una priorità per Roma, che vede nel Bangladesh un partner importante nel quadro dell’Indo-Pacifico, con cui la cooperazione economica-industriale è da tempo solida
Un'assemblea costituente per Casa Riformista. La proposta di Mayer
Si metta in calendario, entro la fine dell’anno, un’assemblea costituente di Casa Riformista aperta ai potenziali fondatori nonché a tutti i cittadini interessati. Nelle prossime settimane un comitato promotore dovrebbe raccogliere le adesioni e stimolare l’elaborazione di contributi per una piattaforma di governo che non eluda le questioni sociali e le politiche di sicurezza
Bruxelles risponde a Pechino. La partita del trasferimento tecnologico e l’ombra del Bieta
Nel cuore di Bruxelles cresce la convinzione che per salvare l’industria europea serva un atto di forza. La Commissione europea sta valutando di imporre alle aziende cinesi che investono nel mercato europeo l’obbligo di condividere tecnologie con partner locali, una misura che riecheggia i vecchi vincoli con cui Pechino ha costretto per decenni le multinazionali straniere a cedere il proprio know-how in cambio dell’accesso al suo immenso mercato interno
L'Argentina apre le porte a Byd. Tutte le piroette di Milei
Solo poche settimane fa il salvataggio da 20 miliardi orchestrato da Washington, che ha evitato l’ennesimo default di Buenos Aires. Ora però il costruttore di Shenzhen mette piede nel Paese sudamericano. E proprio grazie al pirotecnico leader della Casa Rosada, che si è sempre fregiato di essere un buon amico degli Usa
Tra asset (mancanti) e limiti politici, la Nato cerca la quadra per la difesa aerea
A Bruxelles i ministri della Difesa Nato si riuniscono per discutere come armonizzare caveat nazionali e procedure per migliorare le proprie capacità di difesa aerea. Ma permane l’urgenza di costruire un sistema di difesa aerea multilivello e sostenibile, capace di rispondere a minacce ibride e convenzionali
Processo di Aqaba, il focus sull’Africa per contrastare il terrorismo
La riunione di Roma ne rilancia la dimensione globale tra Europa, Africa e Medio Oriente. A dieci anni dalla sua nascita, il Processo di Aqaba si conferma come rete di cooperazione discreta ma efficace nella lotta al terrorismo. Basato su fiducia e scambio operativo, unisce governi, intelligence e settore tecnologico
L’Italia può avere un ruolo nella fase due di Gaza. Zeneli spiega quale
Mentre Donald Trump celebra a Sharm el-Sheikh la firma del Piano di Pace per Gaza insieme ai leader di Egitto, Qatar e Turchia, l’Italia conferma il proprio sostegno e punta a un ruolo nei tre pilastri della stabilizzazione: sicurezza, ricostruzione e sanità. “È un passo significativo verso la fine della crisi umanitaria”, spiega Valbona Zeneli dell’Atlantic Council, “ma serviranno coerenza, governance e l’impegno costante di Stati Uniti, Europa e Paesi arabi per trasformare il cessate il fuoco in una pace duratura”
















