Skip to main content

“Rendere giustizia alle 298 vittime è e resterà la maggiore priorità dell’esecutivo”, con queste parole il ministro degli Esteri Stef Blok, ha annunciato che l’Olanda porterà la Russia davanti alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) “per il suo ruolo nella distruzione del volo MH17” abbattuto nel 2014 nei cieli dell’Ucraina. Si ricorderà che il 17 luglio 2014, il Boeing 777 della Malaysia Airlines partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur è improvvisamente sparito dai radar per poi riapparire a terra, rottami, nel Donbass, a 40 chilometri dal confine con la Russia. L’area era (e in parte lo è ancora) il centro del conflitto fra forze separatiste filorusse e ucraine, e un attacco dal suolo fu subito tra le opzioni più plausibili per l’abbattimento. Si scoprì poi, soltanto quattro anni dopo (maggio 2018), che fu un missile terra-aria di tipo Buk russo – spostato con ogni probabilità da una base prossima al confine col suo sistema di lancio e intercettazione motorizzato – a centrare il velivolo. Secondo il team di investigatori internazionali, il missile sarebbe stato fornito ai ribelli ucraini dalla Russia con tanto di partecipazione attiva di alcuni militari russi regolari. A bordo c’erano 298 passeggeri, di cui 38 australiani e 193 olandesi: nessuno è sopravvissuto. Si tratta di uno dei più grossi disastri aerei degli ultimi anni.

La Russia ha sempre smentito ogni coinvolgimento, ma lo scorso anno gli inquirenti hanno fatto un ulteriore passo avanti, arrivando a individuare come responsabili diretti dell’accaduto quattro persone,  Igor Girkin, Serghei Dubinsky, Oleg Pulatov e Leonid Kharchenko, tre russi e un ucraino, tutti appartenenti al mondo militare. Intercettazioni diffuse dal team di indagine internazionale dimostrerebbero inoltre che i separatisti ucraini erano in contatto diretto con la Russia anche al momento dell’abbattimento del volo. E c’è anche un audio che dimostra i contatti tra il Cremlino e uno degli accusati per la strage. Ad aprile, il sito investigativo Bellingcat, che ha condotto varie inchieste rilevanti sul coinvolgimento russo sull’abbattimento, ha pubblicato nuove intercettazioni rilasciate dal servizio segreto ucraino, Sbu, che dimostrano che il colonnello dell’Fsb russo Igor Egorov, noto anche con il soprannome “Elbrus” si vantava di abbattere gli aerei ucraini nei giorni immediatamente precedenti alla vicende dell’MH17. In vari scambi telefonici nei giorni presenti all’abbattimento, Elbrus diceva al parigrado Konstantin Kotov, ai tempi parte del servizio di sicurezza presidenziale russo, di aver abbattuto vari aerei dell’aviazione ucraina. In altre intercettazioni parlava di Igor Girkin come del suo vice.

(Foto: Twitter, @ministerblok)

Volo MH17. L'Olanda porta la Russia davanti alla Corte europea per i diritti umani

“Rendere giustizia alle 298 vittime è e resterà la maggiore priorità dell’esecutivo”, con queste parole il ministro degli Esteri Stef Blok, ha annunciato che l'Olanda porterà la Russia davanti alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) "per il suo ruolo nella distruzione del volo MH17" abbattuto nel 2014 nei cieli dell'Ucraina. Si ricorderà che il 17 luglio 2014, il Boeing 777 della Malaysia Airlines partito…

Ecco come l'Iran continua la guerra in Yemen

C’erano migliaia di armi di vario genere — missili terra-aria e anti-carro, RPG, mitragliatrici, quintali di munizioni — in un cargo che le forze armate americane hanno fermato il 28 giugno al largo delle coste dello Yemen. Il segretario di Stato, Mike Pompeo, accusa l’Iran e chiede all’Onu di rafforzare l’embargo. Nel Paese c’è una guerra civile che dura da un lustro e…

Due tribunali per Trump. Ecco le sentenze che scuotono la campagna

Una sconfitta giudiziaria e una vittoria politica: Donald Trump dovrà prima o poi rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi –è l’unico presidente a non averlo fatto dai tempi di Richard Nixon-, ma ciò non avverrà probabilmente prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre. Sono sentenze che si prestano a interpretazioni diverse quelle della Corte Suprema, che, d’acchito, costituiscono una…

Chi è Tommaso Profeta, il nuovo capo cyber di Leonardo

Sarà Tommaso Profeta a guidare la Divisione cyber-security di Leonardo nel rilancio post-Covid. L'ex funzionario della Polizia di Stato prenderà il posto di Barbara Poggiali dal prossimo primo settembre, nell'ambito della riorganizzazione complessiva che porterà, tra gli altri, Lucio Valerio Cioffi alla carica di direttore generale. IL PROFILO Profeta è chief security officer di Leonardo da ottobre del 2014. Dopo…

Buy American. Così Biden lancia la sfida a Trump (e alla Cina)

Se vi chiedessero quale dei due candidati alla Casa Bianca ha, tra le sue proposte elettorali, un piano chiamato “made in all of America” che prevede il rafforzamento delle leggi note come Buy American, con l’intento di rendere gli Stati Uniti meno dipendenti dalla Cina per quanto riguarda la produzione di beni di primaria necessità, quale sarebbe la vostra risposta?…

Serbia. Ecco chi protesta contro Vučić

Per l’assalto violento al Parlamento serbo — con altrettante risposte violente delle unità antisommossa della Gendarmeria — sono stati incolpati anche i russi; e visto i precedenti, non è detto che qualcuno da Mosca non abbia lavorato per soffiare sul fuoco della protesta. Sono “estremisti di destra e terrapiattisti” quei “criminali” che adesso manifestano contro la riattivazione dei lockdown — causa:…

L'industria italiana risorge a maggio. Tutti i numeri dell'Istat

Colpo di reni dell'industria italiana, dopo settimane di buio. Dopo la forte flessione registrata ad aprile, nel cuore del lockdown, a maggio l'attività industriale è scattata. Al punto che la produzione industriale, secondo le stime dell'Istat, è aumentata del 42,1% su base mensile. Una buona notizia per un Paese ancora stretto nella morsa della recessione (quest'anno, secondo le stime della…

Huawei, Tim e la sicurezza nazionale. L'opinione del prof. Monti

Un laconico lancio di Reuters informa che “Telecom Italia non ha invitato il gruppo cinese Huawei a partecipare alla gara lanciata nei giorni scorsi per la costruzione della propria rete core 5G in Italia e in Brasile, riferiscono due fonti vicine alla situazione” e, con un’affermazione che suona molto di excusatio non petita riportata da Repubblica.it fonti aziendali rivelano che la…

Una sola richiesta alla Merkel: "Fare qualcosa di eccezionale per l’Europa"

La presidenza dell’Unione Europea assunta dalla Germania all’inizio del mese avviene in un periodo di difficoltà senza pari. Abbiamo tre crisi da gestire: epidemica-sanitaria, economica ed istituzionale. Crisi che, se colte fino in fondo, potrebbero rappresentare l’occasione per far fare all’Europa quel passo atteso da anni, già auspicato dai “padri fondatori”, ma mai realizzato. È una sfida per la Germania e…

Major Italian telecoms company TIM drops Huawei from 5G bidding

Di Otto Lanzavecchia

Reuters has disclosed that TIM, a major telecoms company in Italy, has not invited Chinese tech behemoth Huawei in its bidding race for the construction of Italy’s and Brazil’s 5G network. TIM, previously known as Telecom Italia S.p.A., is one of Italy’s biggest telecom companies and a major player in Brazil, too. Its choice to disregard Huawei constitutes an unexpected…

×

Iscriviti alla newsletter