Skip to main content

Destinare una parte dei fondi per la TAV all’emergenza, come hanno proposto alcuni rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, è una soluzione priva di alcun fondamento, utile a far guadagnare solo qualche momento di notorietà a chi la suggerisce.

La boutade grillina, invece, mi offre lo spunto per immaginare quale potrebbe essere la strategia del Governo sul tema dello sviluppo infrastrutturale.

Ho letto con attenzione l’intervento di Pirani su Formiche.net, e sono assolutamente d’accordo con lui perché per ipotizzare l’Italia dopo il Covid-19 c’è bisogno urgente di definire la scala delle priorità degli interventi finanziati dal settore pubblico, e una serie di interventi per permettere ai settori pubblico e privato di realizzare investimenti nel più breve tempo possibile.

Le infrastrutture inevitabilmente giocano un ruolo decisivo per programmare la ripartenza del nostro Paese. Erano prioritarie già in precedenza; ora nuovi investimenti in infrastrutture materiali e digitali diventano assolutamente necessari per scrivere una nuova fase di sviluppo e perché non si può interrompere ulteriormente un settore vitale per l’economia nazionale, come ha di recente affermato anche il presidente Ance Buia. Il dibattito, però, non può essere ancora condizionato da posizioni strumentali e rivendicazioni sterili, come quella di chi crede che sarebbe sufficiente interrompere la realizzazione della TAV per potenziare il sistema sanitario italiano.

Le infrastrutture, insieme con la giustizia, erano il punto debole di questo Governo, e i mesi di conflittualità su TAV e revoca delle concessioni, hanno confermato le posizioni distanti del Movimento Cinque Stelle e del PD.

Ha ragione Pirani quando afferma che ci vogliono investimenti rivolti ad aziende che operano nei settori della distribuzione del gas o della elettricità a partire dall’ammodernamento della rete, e dalla scelta di soluzioni che graverebbero di meno sulle imprese e sulle famiglie in termini di costi e oneri. Tanto per fare un esempio, è necessario definire una nuova linea di azione sull’estrazione del metano dell’Adriatico, fonte energetica che è comunque compatibile con la transizione energetica e che comunque lo è in questo momento specifico in cui dobbiamo ancora uscire da combustibili più impattanti in termini di inquinamento come carbone e petrolio.

La massimizzazione dell’estrazione del metano in Adriatico offrirebbe opportunità per il sistema industriale italiano, approvvigionamenti a costi più bassi, royalties per lo Stato e Enti locali, risparmi nelle importazioni dall’estero.

Ma per operare in questa direzione occorre che il Governo si liberi dalle zavorre ideologiche del no, e scelga chiaramente di percorrere la direzione proindustria e sviluppo. Chi scrive da sempre è contrario alla revoca delle concessioni autostradali. Le infrastrutture materiali necessitano di investimenti adeguati sui quali lo Stato, che dovrà fare fronte ad un indebitamento consistente per contrastare l’emergenza sanitaria e sostenere imprese e famiglie, non può fare fronte.
Perché cari Grillini invece di sospendere la TAV non destinate all’emergenza i 600 milioni reiterati per mantenere in vita qualche mese Alitalia? Quelli si che avrebbe avuto un senso destinarli a scopi sociali sottraendoli ad una spesa improduttiva, che in dieci anni ci è costata oltre dieci miliardi di euro!

In queste settimane finalmente tutti abbiamo capito che la digital trasformation sta impattando a livello globale assetti sociali, demografici, economici ed istituzionali. Gli investimenti in innovazione scendono quando c’è la recessione. Sarebbe un errore grave arretrare sulle infrastrutture digitali, perché l’Italia mai come ora ha bisogno di forti investimenti sulle infrastrutture, sia materiali che digitali.

C’è un fattore, però, che è il più importante sul quale il Paese tutto, dallo Stato alle Regioni e alle Città non può derogare: il primato della competenze e del merito. Chi invoca la sospensione della TAV ieri inneggiava ai No VAX e se avessero prevalso quelle opzioni oggi saremmo tutti a parlare di una tragedia di proporzioni molto più ampie.

Va bene sostenere lo snellimento e la deroga alle procedure ordinarie, come nel caso del Ponte Morandi. Quell’opera, però, si sta realizzando in tempi record perché è stato individuato quale Commissario Marco Bucci, manager di spessore, che ha individuato fin da primi momenti attraverso una gara pubblica, chi potesse gestire con le metodologie di program/project management l’intero progetto. Le competenze di Bucci, che è anche sindaco di Genova, insieme con manager di grandissimo spessore ed esperienza come Marco Rettighieri, stanno facendo la differenza. Le persone e non le procedure cambiano le cose, come ha dimostrato anche Bertolaso.

Lo Stato, le Regioni e le Città devono avere il coraggio di coinvolgere i migliori, altrimenti resteremo a parlare sempre di procedure e mai di come valorizzare il merito e le competenze. Elementi che in una fase emergenziale sono fondamentali, come ci insegnano gli esempi virtuosi di Genova e del Veneto di Zaia.

Indietro tutta del Movimento 5 Stelle? No, grazie. L’opinione di Cianciotta

Destinare una parte dei fondi per la TAV all’emergenza, come hanno proposto alcuni rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, è una soluzione priva di alcun fondamento, utile a far guadagnare solo qualche momento di notorietà a chi la suggerisce. La boutade grillina, invece, mi offre lo spunto per immaginare quale potrebbe essere la strategia del Governo sul tema dello sviluppo infrastrutturale.…

Un nuovo passo

Viaggiamo nel progetto di civiltà, ascoltando Panikkar e la necessità di un nuovo passo: invitare le differenti credenze degli uomini a scendere in campo aperto per un nuovo dialogo dialogale, anche nel caso in cui essi, per comprensibili ragioni, rifiutino l’etichetta di religione. Se le religioni tradizionali del mondo abbandonassero la pretesa di monopolio su ciò che la religione rappresenta;…

Mascherine, sogno funesto. Perché dobbiamo tenerle ancora a lungo

Inutile insistere, con le mascherine bisogna conviverci. E non solo per qualche settimana. L'oggetto simbolo della pandemia di coronavirus rischia di diventare parte della nostra quotidianità. Parola di Pierpaolo Sileri, il viceministro alla Salute in quota M5S che, da medico ma soprattutto da paziente convalescente del virus, dice: "Dovremo investire in educazione, abituarci all'usodelle mascherine, che sono in arrivo. Ne…

Non facciamo come l’Italia. Cronaca russa dal fronte di Bergamo

In Italia? Stiamo vedendo "quello che non dovremmo fare" per contenere il coronavirus, per questo tutti "ci sono grati". Il Kommersant, principale giornale economico russo, ha pubblicato un'intervista ad Alexander Semenov, virologo russo e direttore del laboratorio di immunologia e virologia presso il Pasteur Rospotrebnadzor Research Institute of Epidemiology and Microbiology di San Pietroburgo. Attualmente è a Bergamo: fa parte dell'equipe inviata in Italia…

Il più potente antivirus? La solidarietà. Conversazione con monsignor Paglia

La crisi sanitaria ha intaccato l'intero pianeta, con metà della popolazione mondiale confinata all'interno della propria abitazione, e il rischio che ora può presentarsi è quello di una crisi economica globale. Tanti sono gli interrogativi che si pongono, e nonostante ciò pare troppo spesso che si continui a navigare a vista. La paura della morte, la debolezza dell'Europa, la vulnerabilità…

Russia e non solo, perché l’Italia sta diventando terra di conquista. Parla Cicchitto

Se nella disgrazia della pandemia globale un merito si può attribuire al coronavirus, questa è la capacità di rendere ancora più nitide di quanto già non fossero le linee di demarcazione fra autoritarismi e democrazie. Ne è convinto Fabrizio Cicchitto, già presidente della Commissione Affari Esteri della Camera e presidente di Riformismo e Libertà (Rel). La prova del nove, spiega…

Alla resa dei conti. Le colonne d'Ercole di Roberto Gualtieri

Tutte le strade d'Italia, mai come in queste settimane, portano a via XX settembre. Nei giorni del lockdown e della grande paura per le conseguenze economiche, oltreché naturalmente sanitarie, della pandemia è al ministero dell'Economia e delle Finanze che guarda con più apprensione e interesse il Paese: le imprese per capire quali saranno le tappe e le ricette della ricostruzione…

Imprese italiane sotto cyber attacco. L’indagine (e i consigli) di EY

Di Paolo Falliro

Aumentano esponenzialmente i cyber attacchi, ancor di più in queste settimane di emergenza sanitaria, ma la sicurezza informatica non è una priorità per le aziende. Lo rivela la EY Global Information Security Survey (GISS), indagine realizzata annualmente da EY che nel 2020 ha coinvolto 1.300 manager di sicurezza informatica di aziende internazionali, dalla quale emerge uno spaccato sull'approccio delle realtà…

L'economia non vada in quarantena. L'avviso di Cazzola

Da ragazzino rimasi molto colpito da uno dei primi film di fantascienza, La Guerra dei mondi del 1953, regolarmente in bianco e nero e con effetti speciali artigianali (anche se furono premiati con l’Oscar). La storia era di quelle che colpivano la fantasia negli anni dell’immediato dopoguerra: l’arrivo degli alieni, che allora venivano chiamati più prosaicamente i marziani. A un…

Dottori spiega le mosse della Russia (attacco a La Stampa incluso)

Ha destato un certo clamore fra gli addetti ai lavori il comunicato del generale Igor Konasenkov, portavoce del ministero della Difesa russa, e la dura condanna dell'articolo de La Stampa sulla missione russa nel Nord Italia per combattere il coronavirus. Non succede tutti i giorni che la Difesa si imponga sul ministero degli Esteri e lanci un messaggio così abrasivo,…

×

Iscriviti alla newsletter