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Uno studio del Laboratorio analisi politiche e sociali (Laps) del Dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive (Dispoc) dell’Università di Siena e dell’Istituto affari internazionali (Iai) apre uno spaccato sull’opinione pubblica dello Stivale ai tempi del coronavirus. Cosa pensa l’Italia del governo e delle Regioni nell’alta marea della crisi?

I NUMERI DELLA CRISI

I risultati dell’indagine tracciano un profilo chiaroscurale. Su una sola cosa non ci sono dubbi: “Oltre il 50% degli italiani è stato colpito economicamente dalla crisi, e quasi il 75% ha subito gli effetti dell’isolamento sociale”. Il fardello della crisi non si trasforma però in risentimento per chi ha il timone del governo, anzi. “La gestione della crisi da parte del governo e di Conte viene promossa dagli italiani con percentuali superiori al 60%”, spiega il report.

SE IL GOVERNO SORRIDE (PER ORA)

Certo, maggiore è il prezzo pagato in questi tre mesi per il lockdown, minore la simpatia per il premier-avvocato e il suo esecutivo. “Pur rimanendo popolari, il governo e il premier registrano minori consensi tra chi è stato colpito economicamente dalla crisi, un dato che l’esecutivo dovrebbe tenere in dovuta considerazione”. E infatti “si nota un calo non trascurabile, che va dal 4% al 10%, tra i gruppi colpiti economicamente dalla pandemia rispetto ai gruppi colpiti solo socialmente o non colpiti affatto”.

IL COMPLOTTO ANTI – GOVERNO (CHE PIACE AI M5S)

Ecco allora, avverte il report, perché deve suonare “un primo campanello d’allarme per l’esecutivo”. Del doman non v’è certezza, anche perché nei prossimi mesi il governo Conte bis “si troverà a gestire la pesantissima eredità economica della pandemia con i relativi rischi per la tenuta sociale del Paese”. Un altro elemento di preoccupazione per la maggioranza viene rivelato dal sondaggio Iai/Laps: il 52% degli italiani ritiene plausibile “che il governo italiano stia nascondendo la vera entità dell’emergenza sanitaria”. La tesi, puntualizzano i ricercatori, ha la meglio fra i ranghi degli elettori di Lega e Fdi e molto meno fra quelli di Pd e M5S. Ma il dato dei grillini ha una sua peculiarità. Esprimono la maggioranza, e di fatto anche il premier. Eppure ben il 45% (quasi la metà!) crede che il governo nasconda i veri dati.

LA RIVINCITA DEI TECNICI

Se la maggioranza tuttosommato può sorridere, l’opposizione ha di che piangere. Soltanto il 34,6% degli intervistati giudica positivamente l’operato del centrodestra, svela il sondaggio.

Il serrate-i-ranghi è invece inequivocabile attorno alle figure istituzionali protagoniste della gestione emergenziale, su tutti la Protezione civile di Angelo Borrelli e la “comunità scientifica degli esperti”, che superano perfino l’apprezzamento del premier, rispettivamente con il 73,45% e il 73,3%.

Insomma, i tecnici e la tanto vituperata categoria di “esperti” si sono presi una rivincita con l’emergenza, e hanno conquistato la fiducia degli italiani.

LE PAGELLE DEI GOVERNATORI

Più variegato il bilancio dei presidenti di Regione. Chi ha meno consensi di tutti è il governatore del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti, con il 37%. È questa “l’unica regione dove non si registra una maggioranza assoluta di apprezzamenti”.

Basse anche le due regioni più colpite, la Lombardia di Attilio Fontana (58%) e il Piemonte di Alberto Cirio (53%). Sul podio svetta il Veneto di Luca Zaia con un plebiscito (91%), seguito dalla Campania di Vincenzo De Luca (89%) e l’Umbria di Donatella Tesei (86%).

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