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Una densità di appuntamenti, incontri, meeting e progetti legati dal comun denominatore del Piano Mattei nelle stesse ore in cui si svolge la missione nel Golfo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le direttrici di marcia pratiche del Piano Mattei prendono forma, nella consapevolezza che questo sarà l’anno (per stessa ammissione del premier) dell’europeizzazione del piano e della sua messa a terra anche in altri paesi-obiettivo. Non un contenitore vuoto, come alcune critiche hanno voluto sostenere, ma uno strumento che sta ampliando il proprio raggio d’azione.

Qui Tanzania

L’Italia dice sì al programma “Mission 300”, l’iniziativa della Banca Mondiale e della Banca Africana di Sviluppo per garantire entro il 2030 l’accesso ad elettricità pulita a 300 milioni di cittadini che abitano nell’Africa Sub-sahariana. Lo ha detto a Dar es Salaam in Tanzania, il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, intervenendo a nome del Governo all’Africa Head of State Energy Summit. “Ora ci attendiamo che le prime proposte di finanziamento possano essere approvate già entro l’anno, in stretto coordinamento con la Banca Mondiale e con le controparti governative, nel quadro degli sforzi e dell’impegno dell’Italia per il Piano Mattei”, ha spiegato dopo che l’Italia ha già avviato un tavolo permanente con la Banca Mondiale per analizzare una serie di opportunità di intervento congiunto in progetti in vari apesi come Tanzania, Repubblica del Congo, Mozambico, Etiopia, Malawi, Zambia, Kenya e Uganda.

I progetti

Si tratta di progetti resi possibili dalle risorse Grant che il Ministero dell’Ambiente già offre “a specifici strumenti leva della Banca Mondiale e di quella Africana di Sviluppo”, ha aggiunto Barbaro. “Tali preziosissime risorse, allocate con strategia, consentono il design di operazioni su larga scala che coinvolgono anche i privati. Per l’Italia, infatti, come il Presidente del Consiglio Meloni ha indicato, l’Africa è un contesto prioritario in cui è possibile generare i presupposti di una economia propria, florida e resiliente”.

Entrando nel merito dei progetti legati alla transizione energetica spicca l’Energy Sector Management Assistance programme, il programma di assistenza alla gestione del settore energetico con 10 milioni di Euro a dono; il Clean Energy Access Program per il mercato delle rinnovabili, con 40 milioni di dollari; il Sustainable Energy Fund for Africa, che punta all’accesso universale all’energia in Africa, grazie a 12 milioni; il Rome Process Financing Facility con la Banca Africana di Sviluppo, con 27 milioni di euro sui 47 complessivi assicurati dall’Italia a dono e 90 concessionali dal Fondo italiano per il Clima grazie al Piano Mattei.

Qui Etiopia

Inizia oggi la missione in Etiopia del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: due giorni per incontrare il parigrado etiope, Berhanu Nega, con il quale sarà firmata una dichiarazione congiunta sull’Alta Formazione, e quello dell’Innovazione e della Tecnologia, Belete Molla. La visita è naturalmente nel quadro di rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Africa previste dal Piano Mattei ed è la quarta visita assoluta di Bernini in Africa dopo le tappe in Algeria, Libia, Marocco, Tunisia e Sudafrica che hanno portato alla firma di 3 Memorandum of Understanding con Algeria, Marocco e Tunisia e di una Dichiarazione d’Intenti con la Libia.

Arab Italian business-forum

L’Arabia Saudita sarà il Paese ospite di questa edizione 2025 dell’Arab Italian business forum, in programma a Roma martedì 28 gennaio. Promosso dalla Joint italian arab chamber of commerce con il patrocinio di Maeci, Mimit, Italian trade agency, Unioncamere, e con il supporto della Lega Araba, della Union of arab chambers e di Promos Italia, il forum giunto alla quarta edizione intende confermarsi come punto di riferimento internazionale per incrementare i legami economici tra l’Italia e il mondo arabo. Grande attenzione alle relazioni di alti funzionari di governo, agenzie di investimento, imprenditori, stakeholder che toccheranno quattro temi principali: l’impatto del Piano Mattei sui Paesi arabi del continente africano; le opportunità di sviluppo delle relazioni tra Italia e Arabia Saudita; l’innovazione del comparto Agritech e lo sviluppo turistico.

Direzione Tunisi

Ma non è tutto, perché tra due giorni ci sarà un’altra missione italiana nel continente africano: il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e l’amministratrice delegata di Terna, Giuseppina Di Foggia, saranno mercoledì a Tunisi per incontri istituzionali di alto livello e per la presentazione del Terna Innovation Zone Tunisia. Si tratta di un progetto Terna di partenariato strategico italo-tunisino incastonato all’interno del Piano Mattei per favorire innovazione e know how nel settore energetico tunisino, a tutto vantaggio delle startup.

La Tunisia entro il 2030 punta a produrre il 30 per cento della sua elettricità da fonti energetiche rinnovabili e parimenti l’Italia con il Piano Mattei può valorizzare le potenzialità delle rinnovabili tunisine per ottenere energia pulita. La prospettiva di tali iniziative, come è noto, risiede nel progetto Elmed.

Dalla Tanzania all'Etiopia. Tutti gli incontri Italia-Africa

Uno strumento che sta ampliando il proprio raggio d’azione. A Roma domani l’Arabia Saudita sarà ospite d’onore del quarto Arab Italian business-forum e mercoledì a Tunisi Pichetto Fratin e Di Foggia interverranno al Terna Innovation Zone Tunisia

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