Skip to main content

“Yusuf, a 18 anni, ha imparato a realizzare siti, aggiustare telefoni, stampare con la stampante 3D e realizzare campagne di marketing”. La sfida? Yusuf viveva in una delle province più remote in Israele, dove corsi ed attività extra-scolastiche sono molto difficili da reperire.

La storia di Yusuf è simile a quella di milioni di ragazzi nel mondo, che per ragioni di contesto familiare o urbano, fanno fatica a sviluppare una competenza adatta al mondo del lavoro di oggi.

Ad intervenire per affrontare il “digital divide” e costruire competenze, è intervenuto il progetto Net@, nato con l’obiettivo di eliminare barriere sociali ed etniche e recuperare al mondo del lavoro qualificato migliaia di giovani a rischio, grazie all’uso di programmi di studio extra-scolastico che offrono ai partecipanti una formazione nel campo digitale.

Il progetto riunisce giovani ebrei, musulmani e cristiani. È aperto a bambini che frequentano dal quinto al dodicesimo anno di scuola dell’obbligo, è sostenuto e promosso da fondazioni no-profit e aziende del settore tech come Cisco, che vivono il progetto come un’utile base di formazione per i futuri collaboratori.

Fa parte del progetto Net@ anche la gestione dei laboratori Fix it. Nei laboratori, veri e pochi “Fab Lab”, i ragazzi apprendono non solo a conoscere l’hardware e a ripararlo ma forniscono alla loro comunità un servizio prezioso che ne sviluppa autostima, capacità organizzative, imprenditoriali e senso di responsabilità nei confronti dei colleghi e dei terzi.

Da poco tempo entrambi i progetti sono stati avviati anche a Milano, con una sperimentazione che ha coinvolto 100 bambini delle elementari e 20 ragazzi del liceo. Gli insegnanti sono tutti ex studenti del progetto Net@, venuti da Be’er Sheva (Israele) per insegnare ai ragazzi italiani.

Il 30 gennaio è stato ufficializzato il Comitato Educazione Digitale , nato con lo scopo di ampliare l’esperienza di Net@ a Milano e coinvolgere le periferie a partire dal Municipio 6 (Giambellino, Lorenteggio e Barona).

Il Comitato è stato avviato da Andrea Jarach, imprenditore che ha gestito dal 2018 la fase di start up del progetto, insieme a Riccardo Camerini, Elisa Serafini, Gionata Tedeschi, Alfonso Sassun e Adi Zuk, manager e professionisti attivi nell’ambito dell’innovazione e dell’impatto sociale.

Sono partner la Fondazione Keren Hayesod, Appleseeds Academy, prima promotrice del progetto in Israele, la Jewish Agency for Israel, la Fondazione Camis De Fonseca e Proedi Media.

La sfida di colmare il digital divide risponde all’esigenza di promuovere mobilità sociale, occupazione e miglioramento delle condizioni dei giovani.
In un contesto sempre più digitale, dove molti dei lavori che faranno i bambini di oggi, ancora non esistono, Net@ potrà rappresentare, anche in Italia, un valido strumento di supporto alla formazione dei ragazzi che si trovano nelle periferie sociali e geografiche.

Da Israele a Milano arriva Net@, la scuola digitale per le periferie

Di Lorenzo Beniamini

“Yusuf, a 18 anni, ha imparato a realizzare siti, aggiustare telefoni, stampare con la stampante 3D e realizzare campagne di marketing”. La sfida? Yusuf viveva in una delle province più remote in Israele, dove corsi ed attività extra-scolastiche sono molto difficili da reperire. La storia di Yusuf è simile a quella di milioni di ragazzi nel mondo, che per ragioni…

AstroLuca è di nuovo a Terra. Il lungo viaggio di Parmitano

Dopo duecento giorni nello Spazio e quattro mesi di comando della Stazione spaziale internazionale, Luca Parmitano è atterrato nelle steppe del Kazakistan. Sorridente, con il pollice all'insù, è uscito per terzo dalla navicella russa Soyuz. Avviati da subito i primi controlli medici, per poi iniziare le tradizionali attività, anche di qualche settimana, per riabituare il corpo alla gravità. Un "bentornato" speciale…

Medcom 2020: un hub mediterraneo oltre i confini

L’area Mediterranea è tra le regioni più complesse nel mondo, da molti punti di vista: culturale, sociale, politico, religioso, economico. E molto altro ancora. Ciascun Paese ha caratteristiche uniche, antiche e moderne: alcune comprensibili altre meno, a seconda del punto di vista di chi le osserva. Ma vi è anche un alto tasso di interrelazione tra i Paesi dell’area, le…

Libia, banche, 5G. Così difendiamo gli interessi nazionali. Parla Volpi

È un leghista doc, Raffaele Volpi, “e sì, anche un ex democristiano”. A sentirlo parlare, col suo aplomb istituzionale, riesce difficile immaginarlo a fianco del segretario del Carroccio, il mattatore di piazza Matteo Salvini. E invece fra i due c’è reciproca stima, e oggi Volpi è una colonna portante del partito. Colonna pensante, ma anche d’azione, precisa lui in un…

Verso il Premio Carli internazionale. Come muovere l’economia sotto le regole etiche

Far convivere i principi della morale e dell'equità, i diritti del cittadino e il rispetto dell'ambiente, con un’economia sempre più complessa. Quella dell'era della globalizzazione e della digitalizzazione nella quale siamo immersi. È la grande sfida dei nostri tempi. E per affrontarla e discuterne non basta sondare i grandi economisti: occorre mettere a confronto i manager e gli imprenditori più quotati…

Il centrodestra è superato. Malgieri spiega la prospettiva nazional-conservatrice della Destra

È venuto il momento di mettere le idee a posto soprattutto per avviare un significativo processo di riconoscimento e di ricomposizione della destra che nel centrodestra in oltre vent’anni, tranne rari momenti di protagonismo, è finito per annullarsi. Intanto il centrodestra non esiste più. Esiste la destra. Che essa si identifichi in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è del tutto…

emilia

Come fare per ripetere l’effetto Emilia? La ricetta di Mario Giro

Il Pd cerca il “partito nuovo”. L’M5S insegue il rilancio. ItaliaViva, Azione e +Europa provano ad unirsi (almeno sui territori in vista delle regionali). A sinistra del Pd si tenta un’operazione “coraggiosa”. Le Sardine si organizzano. Tutta la sinistra e il centrosinistra è in movimento (anche se per alcuni i pentastellati non ne dovrebbero far parte). Siamo abituati a tali…

M5S e Pd? Un altro governo (di tregua) è possibile. Parla Pombeni

L'accordo sulla prescrizione non sarebbe difficile da trovare, se ci fosse la volontà, ma si deve iniziare a guardare al problema in modo più sistemico. Inoltre questo governo non è l'unica alternativa possibile, anzi. "Il Quirinale potrebbe considerare l'ipotesi di quello che non può che essere un governo di tregua che arrivi fino ai primi mesi del 2021 e appoggiato anche…

Riscrivere il Patto di stabilità? Vale la pena provarci. Parola di Polillo

Finalmente, dopo anni di mugugni spesso sfociati nel risentimento, la Commissione europea apre all’ipotesi di una revisione del Patto di stabilità e crescita. Che Romano Prodi, da presidente della stessa Commissione, non aveva esitato a definire, in una famosa intervista a Le Monde, “stupido, come tutte le decisioni rigide". Ma forse necessario, come è il caso di aggiungere, a dimostrazione…

Cosa resterà del Coronavirus. Gli effetti imprevisti analizzati da Giannuli

L’epidemia di coronavirus in Cina inizia a rallentare: i morti ad oggi sono 565 ed i contagiati sono circa 28.000 a, anche se bisogna vedere quanti dei 200.000 casi sospetti poi daranno esito positivo. E, infatti, i giornali, per la prima volta dopo parecchi giorni, non aprono con notizie sul coronavirus confinato in terza o quarta posizione. Per fortuna, tutti…

×

Iscriviti alla newsletter