Skip to main content

Credo che in questi giorni si siano “matchati” tutti gli scenari possibili, che si sia tentato ogni schema di fantapolitica, che si siano ascoltate tutte le opinioni; perché la legge sociale impone che ad ogni crisi politica il 101% degli italiani abbiano un pensiero e lo debbano esprimere. Ed è una legge quasi di valenza scientifica. Detto ciò, per non sfatare questa legge, ma sperando di fornire un non facile contributo divergente, abbozzerò qualche randomico spunto che è emerso in me con dalle ultime ore di crisi.

Premettendo che non ho mai avuto particolare stima dei nazionalismi, né dell’internazionale dei nazionalismi, credo che per loro valga la metafora finanziaria del rimbalzo del gatto morto. Per cui sembra muoversi ma è solo l’ultimo rimbalzo di un tonfo irrecuperabile. È un cortocircuito di questo periodo storico che a breve non esisterà più, il futuro ci spinge inesorabilmente (e per fortuna) verso una società globale multiplanetaria fatta di bit e luci al neon in cui il settarismo sull’identity politics non ha più spazio. Dunque anche nelle ore più buie, con uno sguardo di lungo periodo, resto un’irriducibile ottimista.

Dopo questa premessa sul sesso degli angeli, posso dire che è chiaro che tutti gli astri possibili erano allineati a favore della Lega. Lacerazioni nel Pd e in FI, affanno del Movimento, evitare il taglio dei parlamentari, evitare una legge di bilancio difficile, sincronizzare il nuovo governo sui tempi della giustizia sul caso Siri e sul Russiagate. Tutto allineato per accendere la sinapsi leghiste sul “mmm, why not!?”. Tutto corretto, se non fosse che una volta che sei (in primis) un pubblico ufficiale devi avere un certo senso di responsabilità e lavorare seguendo il principio del buon padre di famiglia.

Ora voi mi dite “ma se la pensi così perché ti svegli solo ora?” Semplice, non si rinnega l’esperienza con la Lega. Noi siamo stati il bicchiere mezzo pieno di questa esperienza governativa, non lo affermo per propaganda o per apologia. Se non ci fossimo stati avremmo avuto norme peggiori sulla sicurezza, sulla giustizia, avremmo visto priorità balzane sui diritti civili, ecc. Sinceramente non posso pensare a 5 anni di bicchiere completamente vuoto. Almeno non sulle cose che contano.

Perché adesso immaginatevi 5 anni senza parlare di futuro, 5 anni in cui l’emiciclo dibatterà sporadicamente di innovazione del Paese. Non è un segreto che certi partiti sono anaffettivi verso il digitale. Dunque immaginatevi poi la campagna elettorale dell’anno 2024, quando Cina, Germania e Usa saranno delle superpotenze digitali esponenzialmente maggiori di noi, e noi non avremo fatto la più piccola riforma per fare dell’Italia una smart nation competitiva. Personalmente questo è il versante che mi spaventa di più, molto di più della banalizzazione dell’opinione pubblica per un lustro sui temi degli estremismi e delle identità. Tra l’altro ricordo che lo strappo di qualche giorno fa mette in grave difficoltà anche il tanto atteso Fondo Innovazione.

Il mio wishful thinking è che Salvini tornando ai vecchi alleati, spolverando vetusti programmi e vivendo in un’incoerenza di ispirazione trumpiana, a un certo punto, si condanni da sé. Ho fede che le molte persone ora riluttanti a vedere le sue incoerenze e inaffidabilità, alla lunga, si stanchino. Alla fine la sua è una comunicazione con gli steroidi, più adatta a uno sprint che a una maratona e infatti mentre nel Movimento credevamo di correre a lungo, lui ha spostato la linea del traguardo della gara in cui corre, sullo sprint dei 12 mesi. Easy.
Col tempo però, la politica Usa ci insegna, la comunicazione con gli steroidi diventa stucchevole da digerire per la pancia dell’opinione pubblica e se dall’altra parte intanto sei riuscito a creare una piattaforma che sfama la pancia con qualcosa di innovativo, positivo e fresco (e magari anche qualche contenuto), probabilmente riuscirai anche a vincere con agilità. Siamo il pianeta del sentiment (purtroppo).

Salvini è per lo sprint, ma non è detto che sappia partire. Parola di Invidia (M5S)

Credo che in questi giorni si siano "matchati" tutti gli scenari possibili, che si sia tentato ogni schema di fantapolitica, che si siano ascoltate tutte le opinioni; perché la legge sociale impone che ad ogni crisi politica il 101% degli italiani abbiano un pensiero e lo debbano esprimere. Ed è una legge quasi di valenza scientifica. Detto ciò, per non…

Perché il fattore tempo spaventa Salvini, ma non il Pd. Lo spiega il dem Pagani

Di Alberto Pagani

Breve riassunto delle puntate precedenti. Il sedicente governo del cambiamento era fondato su un accordo politico, definito “contratto”, che indicava un programma, condiviso dai due contraenti. Questo si proponeva l’ambizioso obiettivo di cambiare il Paese, con l’auspicio di migliorarlo, ma la realizzazione non ha soddisfatto i due contraenti, altrimenti non si spiega l’epilogo di questi giorni. L’attuazione del contratto (che…

La nuova coalizione fra Lega, Fi e FdI può far ripartire l’Italia. Parola di Benedetta Fiorini

Di Benedetta Fiorini

Il governo Conte era destinato a cadere, la questione era il quando, non il se. Una alleanza fra due forze politiche antitetiche, di cui una il M5S ancorato a visioni che attingono alla peggiore ideologia comunista e statalista, non poteva durare. Un contratto post-elettorale non ha la stessa valenza di un programma che una coalizione presenta prima delle elezioni. Fra…

Cyber, le competenze (e le risorse) che mancano all’Italia. Il report Gcsec

Nei tempi della guerra ibrida e dei cyber-attacchi sempre più frequenti, l’Italia resta indietro nella capacità di formare esperti e professionisti di sicurezza informatica. Pesa soprattutto la mancanza di una visione strategica e di adeguati livelli di finanziamento. È quanto si legge nel recente report “The Italian cyber security skills shortage in the international context”, finanziato dal centro no-profit Global…

Ecco come ti rieduco le minoranze. La Cina e i diritti civili (si fa per dire)

In occasione del decimo anniversario della rivolta del luglio 2009 da parte della minoranza etnica musulmana uiguri, il governo cinese ha organizzato (era metà luglio) un tour di diversi giorni per vari giornalisti internazionali. Tra i reportage è interessante quello della prestigiosa rivista giapponese Nikkei, che parte mettendo subito in chiaro che questo genere di attività è un tentativo di Pechino…

Il veto Usa alla tecnologia cinese può non bastare (al Pentagono). Ecco perché

Il Pentagono rischia di rivelarsi un colabrodo. Un recente rapporto dell'ispettore generale del Dipartimento della Difesa americano ha mostrato come oltre novemila prodotti tecnologici disponibili in commercio (COTS) acquistati nel corso del 2018 (per un valore complessivo di circa trentatré milioni di dollari) potrebbero essere stati usati per spiare o sabotare personale militare statunitense. Si tratta di acquisti effettuati attraverso…

Georgia come Ucraina. Putin prova a giustificarsi, ma sugli incidenti...

Mosca non ha intenzione di mollare Georgia e Ucraina. Le rispettive occupazioni militari, opportunamente anticipate da anni di pressioni e minacce, dureranno a lungo, anche grazie allo sforzo narrativo russo che ribalta la percezione della realtà con ricostruzioni fuorvianti delle crisi del 2008 e del 2014. È l’accusa, senza troppi giri di parole, dell’inviato speciale degli Stati Uniti per la…

Democrazia o no? Il dilemma dell’Europa sotto l’assedio della Cina

Agli occhi di Pechino, l'Europa è in palio. Lo dimostra per esempio il pressing mediatico organizzato attorno alle proteste di Hong Kong: il ministero degli Esteri cinese ha mosso diverse ambasciate europee chiedendo alle feluche di farsi spazio tra le pubblicazioni locali per esprimere attraverso op-ed il proprio dissenso per la non-denuncia dei disordini da parte dei vari stati europei.…

I due Matteo finalmente insieme. Per il saluto a Nadia Toffa (RIP)

“Niente per noi sarà più come prima”. Sono queste le commoventi parole affidate a un lungo post su Facebook rilasciate dalla redazione de Le Iene di Italia 1 nel dare l’annuncio della morte di Nadia Toffa, conduttrice e inviata del programma. Malata di cancro, aveva da poco compiuto 40 anni e ha sempre lottato contro la malattia come una guerriera,…

La Space Economy tra scienza e mercato

E’ passato solo qualche giorno dai 50 anni del primo sbarco sulla Luna e molti articoli sono stati dedicati al rinnovato vigore della “space economy”. Ma la novità di oggi è l’uscita di un libro dal titolo “Space Economy: from science to market”, scritto da Giorgio Petroni (manager, rettore, scienziato dell’INAF) e da Barbara Bigliardi, accademica dell’Università di Parma. Il…

×

Iscriviti alla newsletter