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Già sabato scorso al Polk County Steak Fry moltissimi candidati avevano chiaramente chiesto che i Dems procedessero lungo questa strada. Magari nei prossimi giorni scriverò di come i media stanno raccontando la vicenda.

Intanto l’Iowa si sta dimostrando un posto sorprendente. Avevo oggettivamente qualche pregiudizio, e invece vedo uno Stato in cui le comunità sono più forti e meno disgregate. A Marshalltown, 20mila abitanti, città colpita un anno fa da un devastante tornado, sono molto orgogliosi delle loro scuole e dei loro studenti, che sono oltre 2000, un numero relativamente alto, almeno da queste parti. Quando ci hanno mostrato il palazzetto dello sport della scuola improvvisamente ci è sembrato di stare in uno di quei film sui licei americani. Allego foto di uno dei vari parquet da gioco.

Su qWhatsApp Image 2019-09-25 at 03.59.14uesto parquet si gioca a calcio, e sapete perché? Perché negli ultimi anni la popolazione dei latinos è decisamente cresciuta e i ragazzini di origini ispaniche vogliono giocare a soccer, come gli americani chiamano il calcio. Abbiamo parlato con alcuni rappresentanti del consiglio comunale, della scuola e della polizia e ci hanno spiegato che sono vent’anni che lavorano su sistemi positivi di integrazione per far sì che i nuovi immigrati si sentano davvero a casa propria. Mi piacerebbe che venissero in Italia a spiegare un po’ di cose, ma temo che nemmeno la loro saggezza e la loro esperienza sarebbe d’aiuto.WhatsApp Image 2019-09-25 at 04.09.47

 

In ogni caso, qui lavorano tutti e c’è un gran bisogno di manodopera, cosa che sicuramente rende più facile coniugare accoglienza e inclusione. La disoccupazione è intorno al 3%, 1/5 dei lavori sono direttamente o indirettamente legati all’agricoltura e alla lavorazione dei prodotti agricoli e di allevamento.

 

L’Iowa è il primo produttore negli Stati Uniti di mais, maiale, uova, ma anche di etanolo e biodisel. L’85% del terreno è usato per l’agricoltura, 1/3 dei suini negli Usa è allevato qui, 185 Paesi importano prodotti dall’Iowa. Insomma l’antico mestiere del contadino, dell’agricoltore, del farmer per essere precisi, in Iowa è ancora parecchio in voga, anche se di antico non ha proprio nulla: dall’ingegneria genetica all’utilizzo dei big data, l’agricoltura è un’industria fiorente e moderna.

E a proposito di farmer, l’altra sera siamo stati a cena in una farm, una fattoria, a Minburn nella Contea di Dallasa, dai coniugi Hill, due splendidi ultra settantenni (Dio li benedica e mi conservi in futuro come loro) che molto spesso aprono la loro casa ai visitatori dei progetti internazionali. Hanno cavalli, due piccoli stagni, ettari ed ettari di campi coltivati a mais e di boschi di noce americana.

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Abbiamo mangiato pannocchie di mais dolce con burro, bistecche di manzo con pomodori freschi e un’insalata con mirtilli mela e dressing allo yogurth. Il vino era californiano, la limonata invece è stata fatta direttamente dalla signora Hill, un’insegnante ormai in pensione che parla dei suoi studenti ancora con occhi innamorati e commossi. Ci siamo sentiti davvero a casa, è stato davvero bello, forse la cosa più intimamente emozionante di questo viaggio. D’altronde un napoletano in America soffre facilmente di nostalgia.

#AmericanDemo - Un sorprendente Iowa all'ombra dell'impeachment

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