Skip to main content

La vigilanza europea ha deciso di alleggerire la morsa che aveva stretto sulle banche europee negli ultimi anni? Forse. Ed quel che lasciano sperare le ultime dichiarazioni dei vertici del Ssb (il Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza). L’aggiustamento dei modelli interni “è l’ultimo passo delle riforme regolamentari e non sono previsti ulteriori aumenti nei requisiti di capitali”. Sono importanti le parole pronunciate nei giorni scorsi da Andrea Enrìa, presidente del Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico, uno dei due pilastri dell’unione bancaria, nel suo viaggio in Italia.

Si prefigura, infatti, un alleggerimento dell’austerità patrimoniale e una maggiore attenzione alla certezza nell’applicazione delle regole a cominciare da quelle sugli Npl. Una promessa e, nello stesso tempo, quasi un tentativo di discolparsi quello di Enria: “Sento spesso dire gli investitori che in altre giurisdizioni i requisiti di capitale si sono stabilizzati, mentre qui da noi continuiamo ad aumentare. Deve essere chiaro che questo è l’ultimo passo dopo il quale il livello dei requisiti patrimoniali non dovrebbe salire ulteriormente”. Enria ha voluto anche rassicurare le banche italiane e, indirettamente, l’intero sistema bancario europeo, sulla volontà di intervenire al fine di mitigare gli effetti negativi dell’eccesso di regolazione che si sono prodotti negli ultimi decenni puntando molto sulla riduzione dei costi amministrativi a carico delle banche derivanti dalla compliance. Forse, la visita in Italia del capo dell’Ssb, è il primo passo di una nuova stagione che, ci si augura, sia caratterizzata dall’ascolto e dal rispetto dei soggetti vigilati. Sembra, infatti, che la vigilanza europea abbia finalmente deciso di uscire dalla fase di start-up, con l’obiettivo di assicurare certezza, chiarezza e trasparenza sul suo stesso operato.

Resta, comunque e naturalmente, alta l’attenzione sugli Npl: “La pressione deve essere mantenuta elevata, è importante evitare ogni rilassamento perché a questo stadio è un processo ancora non completo” anche perché, ed è molto bene che Enria lo riconosca apertamente, “c’è la questione del possibile peggioramento dell’outlook macroeconomico che pesa” tanto più che le «banche soffrono ancora di un problema di redditività e il rimedio non sta nel rallentare il risanamento dei bilanci bancari o nell’annacquare le riforme chiave della regolamentazione, ma nel concentrare gli sforzi sull’efficienza in termini di costi, ri-orientando i propri modelli imprenditoriali e puntando sulla digitalizzazione”. Nulla di nuovo, si potrebbe commentare, ma l’aver sottolineato il peso della situazione macroeconomica (anche quella futura) è, sicuramente, un importante passo avanti nel riconoscimento delle cause delle criticità.

Per le Banche Popolari concentrare gli sforzi sulla riduzione degli Npl e sull’efficienza non è uno dei buoni propositi per il futuro ma un ambito di intervento sul quale già si sta lavorando e rispetto al quale alcuni importanti obiettivi sono stati raggiunti grazie soprattutto alle operazioni messe in atto dalla Luzzatti S.p.A, che, sulla gestione integrata degli Npl, ha concluso due operazioni di cartolarizzazione per un valore di circa 2,5 miliardi di euro con un impatto positivo di medio e lungo periodo sui conti e sugli indici di patrimonializzazione. Una terza operazione, riguardante un progetto di cessione dei crediti Utp è già avviata. L’alleggerimento della pressione normativa e soprattutto della sua applicazione è, dunque, un fatto positivo e come tale apprezzabile che però nulla aggiunge ad un percorso che, almeno per il Credito Popolare, è già avviato e che sta delineando i risultati sperati.

Banche popolari, meno vincoli e sofferenze, più efficienza

La vigilanza europea ha deciso di alleggerire la morsa che aveva stretto sulle banche europee negli ultimi anni? Forse. Ed quel che lasciano sperare le ultime dichiarazioni dei vertici del Ssb (il Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza). L’aggiustamento dei modelli interni "è l’ultimo passo delle riforme regolamentari e non sono previsti ulteriori aumenti nei requisiti di capitali". Sono…

Il dossier Libia arriva all'Onu. Tra Francia e Italia prove di dialogo

"È arrivato il momento della pacificazione e tutti dobbiamo agire a sostegno dell'azione delle Nazioni Unite", ha detto nel suo intervento al Palazzo di Vetro il presidente del consiglio italiano, Giuseppe Conte parlando della crisi in Libia. "Il primo passo indietro è un cessate il fuoco credibile", ha aggiunto; e il riferimento non può non andare all'aggressione lanciata dal signore della…

Non solo 5G. Lo scontro Usa-Cina coinvolge (anche) l'Italia

Dietro l'apparenza di un semplice scontro commerciale, le tensioni tra Usa e Cina sul 5G celerebbero un crescente conflitto globale fra due civiltà e due modi di intendere la persona, l'impresa e lo Stato: quella occidentale, che pone al centro il cittadino e i diritti dell'individuo, e quello asiatico, dai tratti autoritari, che al giorno d'oggi definisce sempre più l'essere…

Il fisco può aiutare le imprese a crescere. I consigli di Mantovani (Cida)

Il Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali nel suo ultimo rapporto sulle dichiarazioni dei redditi 2017, dimostra che il 12% dei contribuenti italiani versa quasi il 58% dell’Irpef nazionale. Queste due percentuali forniscono la più evidente fotografia di come il sistema fiscale nazionale sia, ad un tempo, inefficace e iniquo, perché la curva dell’Irpef è praticamente piatta per i primi…

Confronto ai tempi di Francesco: come costruire la fratellanza

Siamo nel tempo in cui si deve affermare la libertà religiosa o nel tempo dell’affermazione della fratellanza umana? Dobbiamo, cioè, imparare a riconoscere il diritto di ognuno a pregare come ritiene preferibile, o a scoprirci parte di un progetto che ci accomuna, ci unisce? È ruotato intorno a questo bivio il convegno sulla libertà religiosa promosso dall’Associazione Internazionale Giovanni Paolo…

Dal risotto di D'Alema all'hamburger di Conte. Il binomio tra cibo e politica

In principio fu il risotto di Massimo D’Alema, cucinato a favore di telecamera nel salotto televisivo di Porta a Porta di Bruno Vespa. Un piatto caldo, preparato con cura, a voler avvicinare il politico algido al pubblico che lo guardava nel tepore delle proprie case. Poi vennero le doppie margherite, i gelati e i pop-corn di Renzi, che hanno accompagnato…

Verso una mobilità a emissioni zero. I suggerimenti di Legambiente

L’annunciato decreto sul clima del ministero dell’Ambiente e la prossima Legge di Bilancio, dove quasi certamente saranno introdotte misure a favore dell’ambiente e per contrastare i cambiamenti climatici (anche sull’ondata dei cosiddetti “Fridays for future” che anche in Italia vedono scendere nelle piazze tanti giovani per manifestare a favore di un ambiente migliore per le future generazioni) , sono l’occasione…

Citizen and State. L'identità russa e il rapporto con l'Europa alla Link Campus

La Link Campus University e la Fondazione Gaidar di Mosca organizzano, per il secondo anno consecutivo, una riflessione congiunta e di ampio respiro. Il tema del seminario, che si terrà presso l'Antica Biblioteca della Link Campus giovedì 26 settembre alle ore 14:30, è Citizen anD State. In search of a new Russian dream and a new European identity. Dopo l'introduzione…

Impeachment! I Democratici provano il blitz contro Trump

La speaker della Camera statunitense, la democratica Nancy Pelosi, ha annunciato l'avvio della procedura di impeachment contro il presidente americano, Donald Trump. "Nessuno è al di sopra delle legge”, ha detto la leader dei Dem, che per questo hanno deciso di ricorrere alla procedura estrema contro gli abusi di potere. Procedure che potrebbe portare alla rimozione del presidente se il Congresso…

L'affare Ucraina è una buona carta anti-Trump per i Dem?

La storia che sta interessando la politica americana (attenzione: la politica, non l’opinione pubblica) è questa: il presidente americano Donald Trump avrebbe chiesto al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky di indagare su Hunter Biden, figlio del contender democratico Joe Biden, minacciando che se non l'avesse fatto la Casa Bianca non avrebbe dato il via libera definitivo a un pacchetto di aiuti militari.…

×

Iscriviti alla newsletter