Boris Johnson come Matteo Salvini? Il paragone convince il Financial Times, che dedica ai due eccentrici sovranisti europei un lungo editoriale. A firmarlo è niente meno che il condirettore Wolfgang Münchau. Cosa hanno in comune il leader leghista appena estromesso dai palazzi e il premier conservatore appena entrato e già prossimo ad abbandonarli? “Almeno una cosa. Hanno sopravvalutato entrambi la…
Archivi
Il papa prega per il nuovo governo. E benedice la Tav
Una preghiera per il nuovo governo giallorosso, quasi una benedizione. Il papa ha ripreso, dopo la pausa estiva, a ricelebrare la messa mattutina nella Casa S.Marta. Se l'ultima celebrazione si era chiusa in piena era gialloverde, quella odierna si è svolta in piena epoca giallorossa. E quello che è emerso è un mix tra una dose di incoraggiamento e una…
La Scuola si racconta (rendicontazione sociale)
Per migliorare «la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti», tutte le scuole italiane, sia statali che paritarie, sono oggi tenute alla rendicontazione sociale (art. 6, comma 2, lettera d, D.P.R. 80/2013). La rendicontazione avviene sulla base di indicatori comuni a livello nazionale, in un’ottica di maggiore trasparenza e comparabilità dei dati, e segue delle fasi ben precise. Si parte definendo…
Tunisia, ecco chi sono le due sorprese alle elezioni presidenziali
Dai primi exit poll emerge un ballottaggio che in pochi si aspettavano dopo il primo turno delle elezioni presidenziali in Tunisia. Il giurista Kais Saied e il tycoon Nabil Karoui tra un mese saranno impegnati al secondo turno, con un messaggio molto chiaro: gli elettori hanno scelto di cambiare, quindi hanno dato fiducia a due nomi lontani dall'establishment politico di ieri.…
Africa, un mondo in movimento che nessuno fermerà
L’Europa e il mondo hanno paura dell’Africa, la vedono come minaccia mentre dovrebbero cambiare approccio e avere lo sguardo lungo, accantonando gli interessi immediati. Un mondo estremamente complesso, dunque, che Mario Giro analizza a fondo nel libro “Global Africa. La nuova realtà delle migrazioni: il volto di un continente in movimento” (Guerini e Associati), un mondo nel quale sono chiamati…
America first o Amazzonia first? Cosa divide Papa Francesco e Trump
Per capire cosa è successo in questi giorni bisogna tornare un po’ indietro, e arrivare poi all’evento decisivo, il sinodo sull’Amazzonia. Settembre 2019. Un milione di fedeli si unisce a papa Francesco in occasione della celebrazione ad Antananarivo. Gli stessi organizzatori speravano di arrivare a 800mila. I numeri non contano, ha detto Francesco, ma il fatto ricorda la grande messa…
Perché il mercato unico europeo è ancora zoppo. L'analisi di Pennisi
Il nuovo governo dell’Italia si dichiara europeista. Anzi, alcune malelingue sussurrano che è stato formato con il sostegno delle istituzioni dell’Unione europea (Ue), in primo luogo della Commissione europea. Nel processo, sarebbe diventato europeista anche il capo politico del Movimento 5 Stelle (M5S), ed ora ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, che sino a pochi…
Il piano di Pyongyang. Sostituire (in parte) la minaccia nucleare con le cyber armi
Da un lato ci sono i passi diplomatici, con Kim Jong-un e Donald Trump che da giugno 2018 si sono già incontrati tre volte e potrebbero presto rivedersi dopo una lettera inviata ad agosto dal leader nordcoreano all'inquilino della Casa Bianca. Dall'altro versante, c'è una perdurante guerra informatica che non si arresta e che ha portato a nuove sanzioni rivolte…
L'aut aut di Pechino alle aziende per isolare i manifestanti di Hong Kong
Continuano le proteste a Hong Kong, dove per il quindicesimo fine settimana di manifestazioni ha portato a decine di arresti. Ma ora l'attenzione è anche sulle strategie dei grandi gruppi presenti sull'isola, che subiscono le pressioni di Pechino per dissociarsi pubblicamente dai manifestanti e isolarli. LE MANIFESTAZIONI In video pubblicato dalla Cnn si vede che, dopo un breve ma acceso dibattito,…
Tutti i sospetti su Pechino per il cyber attacco alle istituzioni australiane
Ci sarebbe la mano di Pechino dietro gli attacchi informatici che nei mesi scorsi, prima delle elezioni generali dello scorso maggio, hanno colpito il parlamento e i tre maggiori partiti politici di Canberra. A giungere a questa conclusione, secondo informazioni raccolte e pubblicate in esclusiva da Reuters, che cita funzionari a conoscenza del dossier, sarebbero stati gli stessi servizi di…
















