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Il ministro della Difesa del governo Conte 2 è Lorenzo Guerini, che approda a palazzo Baracchini dopo l’incarico di presidente del Copasir, l’organo che esercita la funzione di controllo parlamentare sull’intelligence nazionale. Classe 1966 di Lodi, di estrazione centrista, Guerini è considerato un dem moderato, pronto ora a prendere il posto di Elisabetta Trenta.

Oltre all’incarico di vertice al Copasir, Guerini è inoltre membro della commissione Esteri di Montecitorio, guidata dalla pentastellata Marta Grande. Segue da tempo i temi della sicurezza nazionale, considerando che nella precedente legislatura, sempre alla Camera, è stato membro della commissione Difesa e dello stesso Copasir. A livello politico, ha svolto gli incarichi di portavoce, vicesegretario e coordinatore del Pd. Approda ora al ministero della Difesa, dove troverà l’attesa di un settore che ha osservato con attenzione la convulsa fase politica delle ultime settimane, con tanti dossier aperti, dalla conferma sugli impegni per l’F-35 al supporto al comparto industriale, fino ai temi internazionali, tra Nato, Difesa europea e missioni militari.

Esponente di estrazione democristiana (è stato in precedenza esponente della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare Italiano e della Margherita), Guerini è stato presidente della Provincia di Lodi dal 1995 al 2004 e sindaco di Lodi dal 2005 al 2012, in entrambi i casi alla guida di ampie coalizioni di centro-sinistra.

Chi è Lorenzo Guerini, il nuovo ministro della Difesa

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