Skip to main content

Perché installare il microchip sottocutaneo? Le interfacce uomo-macchina si sono molto evolute negli ultimi decenni. Ognuno dei passi è andato nella direzione di un’interazione sempre più facile, alla portata di un numero sempre maggiore di persone. C’era bisogno di un vero e proprio sacerdozio in camice bianco quando negli anni ’60 i cervelli elettronici accuditi con cura reverenziale risiedevano in stanze isolate con aria condizionata. A partire dagli anni ’80 la nascita del personal computer ha invece permesso a milioni di persone di avvicinarsi a questo mondo. Oggi ci sono interfacce basate su icone e gesti, il riconoscimento vocale degli assistenti digitali e le loro interfacce conversazionali.

I chip sottopelle rappresentano una punta estrema di questa tendenza: l’interfaccia sparisce completamente e l’utilizzo si estende a chiunque, senza nessuna conoscenza specializzata. Le caratteristiche di questi chip sono ancora limitate e le loro funzionalità relativamente primitive. Ma sono dei veri e propri computer: possono memorizzare, elaborare e comunicare. Chi se li fa impiantare, spesso lo fa per il piacere di sperimentare le frontiere di quello che è possibile oggi fare con i computer. Sono altrettanto importanti le conversazioni che si aprono attorno a ciò che permette di fare. Se il mio cellulare comincia a perdere carica, mi guardo intorno alla stanza in cui mi trovo, con la naturale aspettativa di trovare una presa di corrente per poterlo ricaricare. Il mondo attorno a noi, attraverso l’elettrificazione partita più di cento anni fa, è attrezzato per dare supporto a questo tipo di oggetti e necessità. Al contrario, se voglio mettere il chip sottopelle al lavoro, nella maggior parte dei casi il mondo attorno a me non sarà pronto per permettermi di farlo.

Ci sono alcuni luoghi dove questo è già possibile. In Svezia, presso il centro di coworking Epicenter, tutte le funzionalità dall’apertura delle porte, all’operazione delle fotocopiatrici, sono integrate con il chip sottopelle, così come la verifica dei biglietti dei treni delle ferrovie svedesi.

La sperimentazione delle frontiere del possibile non è senza rischi. Questi non derivano tanto da abusi sul tracciamento delle persone: la tecnologia del chip, la stessa delle carte di credito contactless, non permette una lettura a distanza. Piuttosto si tratta di una naturale conseguenza dei cambiamenti delle funzionalità, sommata a come il chip viene impiantato. Se esce un nuovo modello di cellulare, posso andare in negozio a comprarlo e regalare magari a mia figlia il modello precedente che usavo fino a ieri. Con il chip non è così! Se l’impianto è praticamente solo una puntura con una siringa dall’ago un po’ grosso, per posizionare la capsula di vetro che contiene il chip tipicamente sotto la pelle tra il pollice e l’indice di una mano, l’espianto non è altrettanto snello. Ci sono quelli che ne provano diversi che si trovano tre-quattro capsule in varie posizioni in entrambe le mani.

Per chi perde le cose con facilità, la tranquillità di avere un elemento funzionale e ricco per aprire porte o farsi riconoscere – che si sa che non si potrà smarrire – è un grande sollievo. I computer e gli essere umani stanno evolvendosi insieme. Non solo attorno a noi, ma anche dentro di noi. Chi ha un pacemaker o un impianto per la regolazione degli effetti della sindrome di Parkinson, lo può testimoniare. Il chip sottopelle è un elemento nuovo di una tendenza che è partita già anni fa e che continuerà.

Quali saranno le conseguenze di una versione futura che potrà collegarsi direttamente al nostro sistema nervoso? Come faremo a gestire una connessione così intima con i computer, non solo locali, ma con la Rete intera? Quelli che con entusiasmo si buttano a sperimentare saranno consapevoli dei vantaggi e si assumeranno i rischi. La società li guarderà per decidere se vale la pena di adottare i chip sottopelle in modo più ampio. Sarà fondamentale strutturare l’ambiente che ne riconosce le funzionalità in modo che non siano penalizzati coloro che per diverse ragioni rinunciano all’utilizzo dei chip. Oggi sono strani, tra dieci anni non susciteranno più tanta curiosità. La velocità del cambiamento e dell’adozione di nuovi strumenti per osservare, analizzare e agire su quello che ci circonda è una caratteristica del mondo di oggi e noi faremo bene a riconoscerlo.

digitalmeet chip

Perché installare un microchip sottocutaneo? Opportunità e rischi

Perché installare il microchip sottocutaneo? Le interfacce uomo-macchina si sono molto evolute negli ultimi decenni. Ognuno dei passi è andato nella direzione di un’interazione sempre più facile, alla portata di un numero sempre maggiore di persone. C’era bisogno di un vero e proprio sacerdozio in camice bianco quando negli anni '60 i cervelli elettronici accuditi con cura reverenziale risiedevano in…

salvini

La consultazione online su Salvini può ledere le prerogative parlamentari

Il Movimento 5 Stelle ha deciso di organizzare una consultazione online sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro Salvini sulla vicenda della nave Diciotti (in relazione al trattenimento sull'imbarcazione di un gruppo di migranti, per alcuni giorni, in attesa delle decisioni sul loro riparto tra i Paesi europei). La dirigenza dei 5 Stelle, nonostante qualche voce dissidente, propende per un…

albania

Albania, perché l'opposizione ha assaltato la sede del governo

Momenti di altissima tensione si sono registrati oggi a Tirana, capitale dell'Albania, dove la maggiore forza di opposizione del Paese guidata da Lulzim Basha ha convocato una protesta di piazza per chiedere le dimissioni del premier Edi Rama e nuove elezioni. Il capo del governo è accusato dai manifestanti di corruzione e di guidare il Paese non prestando attenzione alle…

rifiuti impianti

Rifiuti urbani e rifiuti industriali. Criteri diversi ma mercati connessi

Scade il 15 febbraio il termine per la consultazione dell’Arera sul documento riguardante i criteri per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione. Lettura interessante che certo avrà stimolato la partecipazione alla stessa consultazione. Vado a due punti molti interessanti ad avviso di chi…

Pelosi lancia i Democratici contro il Muro

La speaker della Camera statunitense, la democratica Nancy Pelosi, guida la riscossa dell’opposizione contro la decisone del presidente Donald Trump di dichiarare lo stato di emergenza al confine meridionale (“È un’invasione”, dice) e poter così accedere a circa otto miliardi di dollari di fondi extra per poter finanziare la costruzione del Muro di separazione con il Messico. Pelosi scrive su…

asse iran intelligence russia, mueller,

Vi spiego il nuovo asse strategico tra Federazione Russa e Iran

Il giorno 11 febbraio scorso, Mohammed Javad Zarif, il ministro degli Esteri di Teheran è arrivato a Beirut, agli inizi di un nuovo gabinetto libanese che, se pure è diretto da un vecchio amico degli occidentali, Hariri, è certamente il più vicino a Hezb’ollah, tra quelli più recenti. Javad Zarif ha offerto ogni sostegno dell’Iran al nuovo governo, un sostegno…

Perché l'Ue ha inserito l'Arabia Saudita in una black list su terrorismo e riciclaggio?

L'Unione Europea ha inserito l'Arabia Saudita in una lista di paesi sospettati di aver un ruolo nel riciclaggio di denaro sporco che ha un peso notevole su due direttive che riguardo anche il "terrorism financing". "Il denaro sporco è il sangue della criminalità organizzata e del terrorismo", ha spiegato mercoledì in una conferenza stampa la commissaria alla Giustizia Ue, Vera Jourová. "Dobbiamo proteggere…

rinnovabili energia

Rinnovabili, vi racconto cosa farò all'Irena. Parla La Camera

Non c’è solo Mario Draghi a rappresentare l’Italia ai vertici di organismi internazionali. Da gennaio di quest’anno troviamo un altro italiano, Francesco La Camera, appena nominato direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili. Calabrese, 65 anni, laurea in Scienze Politiche, attualmente direttore generale per lo sviluppo sostenibile, l’energia e il clima al ministero dell’Ambiente, dal prossimo 4 aprile si…

tap, Tav nord stream

Chi rema contro il gasdotto Nord Stream 2?

"Non è troppo tardi", ha detto il vice ministro dell'Energia degli Stati Uniti Dan Brouillette, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il riferimento era alla possibilità di bloccare il gasdotto Nord Stream 2, il nuovo vettore russo-tedesco targato Gazprom (in joint venture con cinque società europee) che gli Usa vedono come una minaccia alla sicurezza e alla stabilità energetica globale…

Caro Conte, qualche consiglio sui contratti pubblici. Firmato Italiadecide

L’Osservatorio dei contratti pubblici, istituito da Italiadecide, condivide gli indirizzi più volte espressi in materia da Lei e dal Suo governo e che possono così essere sintetizzati: a) il sistema dei contratti pubblici non può essere paralizzato; b) le gare e le procedure di affidamento devono essere bandite e devono arrivare a conclusione; c) i contratti devono stipularsi ed eseguirsi,…

×

Iscriviti alla newsletter