Settecentocinquanta miliardi di dollari. A tanto dovrebbe ammontare la richiesta di budget 2020 per la difesa che l'amministrazione Trump presenterà prossimamente alle Camere. Dopo le reticenze iniziali, anche il presidente si sarebbe convinto ad aumentare la cifra, nella speranza di mantenere un bilancio di almeno 733 miliardi nel corso dell'iter parlamentare, che dopo i risultati delle elezioni di midterm si…
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Stimolare la crescita in un’economia interdipendente
Su ‘Il Sole 24 Ore’ di ieri Marcello Minenna ha ridato voce ad una proposta di qualche mese fa, a firma sua, di Dosi, Roventini e Violi sulla riforma della governance economica dell’eurozona. L’idea è di utilizzare lo European Stability Mechanism per mutualizzare i debiti pubblici europei, in modo da diminuire il servizio del debito complessivo. Allo stesso tempo ciascun…
Dall’ecologia dello spirito a una concreta economia circolare
Oggi Ispra presenterà l’atteso rapporto annuale sui rifiuti urbani un appuntamento importante che ci darà una chiave di lettura condivisa sulla situazione del Paese. Ne uscirà un quadro del Paese con luci e ombre. Da una parte la crescita della raccolta differenziata e del riciclo e, più in generale, del recupero. Secondo Eurostat, l’Italia è il Paese europeo con la…
Phisikk du role - Salvini, Di Maio e le imprese. Consultazioni di lotta e di governo
Ieri il ministro dell’Interno ha incontrato al Viminale una folta rappresentanza dell’imprenditoria italiana associata. 14 sigle, da Confindustria a Confapi, a Coldiretti, a Confagricoltura, Confcommercio, Confcooperative e tante altre Conf. che chi più ne ha più ne metta, sono state ricevute da Salvini e dal sottosegretario alla presidenza per discutere insieme di che cosa? Ordine pubblico, criminalità nelle aree metropolitane,…
Sulla Tav (e non solo) ci stiamo muovendo ad alta velocità. Verso il passato
Il rallentamento della crescita, fino al segno negativo del terzo trimestre, con ogni probabilità tale anche nel quarto, quello delle feste, che stiamo vivendo, è generato e genera una contrazione dei consumi e degli investimenti. Un governo che ne fosse consapevole dovrebbe accudire con amore gli investimenti che non si sono ritratti. Invece li guarda con odio. Come per Tav.…
Perché quello sulla Tav può non essere un dialogo tra sordi
Il presidente della Confindustria Boccia con tutti gli altri rappresentanti delle associazioni ricevute ieri da Salvini ha apprezzato la sua decisione di incontrarle, lo ha ringraziato per l’ascolto prestato – insieme al sottosegretario Giorgetti – a quanto hanno chiesto in materia di grandi opere e di legge di bilancio e, com’era fin troppo facile prevedere, ha affermato che “ora si…
Tutti i grattacapi di Bruxelles tra Roma e Parigi
"Game si over" dicono gli inglesi. Per la verità l’esito finale, lo avremo solo tra un paio di giorni, quando saranno noti i termini reali della manovra, con tutte le loro diversità rispetto a quanto finora conosciuto. Vedremo allora se le bandierine piantate nel proprio territorio o in quello di Agramante corrisponderanno a scelte effettive. E non solo ad un…
Da Matteo Dall'Osso a Grillo. Se per M5S uno non vale uno. L'opinione di Panarari
L'Italia è sempre stata un laboratorio sulla disgregazione del sistema della democrazia liberale, lo è stata in passato e lo è anche ora. In questo momento a mettere alla prova il sistema su cui si regge l'Italia - e le democrazie occidentali, in senso più ampio - sono due forze populiste e sovraniste. Il Movimento 5 Stelle e la Lega…
Lo Stato dentro Alitalia? I dubbi di Cottarelli
Lo Stato dentro Alitalia, ne vale la pena? Correva l'anno 1996 quando il Tesoro, fino ad allora azionista al 100% della compagnia, decise di avviare il processo di uscita dal capitale, dando vita alla privatizzazione di Alitalia, conclusasi 12 anni dopo, nel 2008 nel nome dei capitani coraggiosi chiamati a raccolta da Silvio Berlusconi. Ventidue anni dopo la mano pubblica…
Aspettando Macron la Francia non si fa illusioni. I gilet gialli? Non diventeranno partito
En attendant Macron... Come un qualsiasi Godot, insomma, si prova ad indovinare che cosa dirà questa sera ai francesi affacciandosi dagli schermi televisivi il presidente più confuso della recente storia francese. L’attesa, a dire la verità, non è così trepidante e neppure paragonabile a quella che nel maggio di cinquant’anni fa teneva attaccati alla radio, oltre che alla Tv, cittadini…