Theresa May è nel bel mezzo dell’ennesima minaccia di tempesta. Il partito è in subbuglio, e non solo per gli scandali e il comportamento sopra le righe di Boris Johnson. I parlamentari non riescono a digerire il piano che il primo ministro ha partorito ai Checkers e c’è il serio rischio di un voto di sfiducia. Anche prima della conferenza…
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Chi è Fernando Haddad, candidato alle presidenziali in Brasile (al posto di Lula)
Nuove carte sul tavolo elettorale del Brasile. L’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha confermato che non sarà il candidato del Partito dei Lavoratori alle elezioni presidenziali del 7 ottobre. Al suo posto correrà l’ex ministro dell’Istruzione ed ex sindaco di Sao Paulo, Fernando Haddad. Fino a ieri, Haddad era candidato alla vicepresidenza nella formazione di Lula, ma la…
Cina: la sola rabbia non paga, paga la spesa!
Dazi, controdazi e... arrabbiature. Apple fa le spese della guerra commerciale in corso tra la Cina e gli USA. A dirlo il governo di Pechino dalle pagine del People’s Daily in cui ha fatto capire come, dal momento che il colosso di Cupertino ha potuto beneficiare di un basso costo della manodopera cinese, ora deve condividere i suoi guadagni con…
Cara Europa, vogliamo una Ue più forte ed equa. Firmato Paolo Savona
L'Italia scende in campo per ridisegnare l'architettura europea, troppo distante dalle esigenze di reddito e welfare dei cittadini e troppo poco strutturata per reggere alla concorrenza globale. E lo fa per bocca del primo alfiere della necessità di ridiscutere l'Ue dal profondo, il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona. Il quale ha inviato a Bruxelles un documento, Una politeia per…
Derby Stato-mercato a Genova. Chi può vincere e perdere secondo Debenedetti
Parla del Ponte Morandi, il ministro Toninelli in audizione alla Commissione Ambiente della Camera: e questa non è una notizia. Lo è invece che questa è stata l’occasione per adeguarsi a, e rafforzare, con il peso della sua autorevolezza, il nuovo corso di euro-rispetto che tanto successo ha riscosso a Cernobbio. "In questi minuti - ha detto ai deputati -…
Il voto su Orban non rompe il Ppe, ma... Parla Lorenzo Cesa
Il Parlamento europeo ha detto sì all’apertura di una procedura contro l’Ungheria per la violazione delle norme sullo Stato di diritto nella gestione dell’immigrazione. Resta in mano ai leader europei la scelta di comminare o meno le sanzioni contro il presidente Viktor Orban. L'assemblea ha approvato con 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astenuti la risoluzione di Judith…
Le sanzioni dell’Ue all’Ungheria? Un’assurdità secondo Ippolito
Oggi è una giornata storica per l’Europa. L’ultimo discorso sullo Stato dell’Unione del presidente della Commissione Jean-Claude Junker, infatti, è coinciso di fatto con il pronunciamento ufficiale che il Parlamento di Strasburgo ha preso sull’Ungheria, che adesso attende la ratifica degli Stati membri. Ascoltando la relazione di ieri del presidente Orban si è avuto subito l’impressione che in discussione non…
La verità sul caso Diciotti e il solito stallo tra Italia e Ue
Rimbalzano da Bruxelles a Roma gli auspici di una maggiore collaborazione europea in tema di immigrazione, ma lo stato dell’arte è che l’Italia resta sola e che Malta, ancora una volta, ha scaricato su di noi le proprie responsabilità. È quanto emerge dai discorsi del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Conte, in…
Pensione a 62 anni? Molto rumore per nulla
Grande clamore sull’indicazione del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini (fatta durante un programma televisivo) di portare a 62 anni l’età minima per andare in pensione se si è raggiunta ‘quota 100’ (ossia se il totale dell’età anagrafica e degli anni in cui si sono versati contributi arriva a 100) e sui costi che ciò comporterebbe. Molto rumore per nulla,…
Stato e mercato, no a ritorni al passato. Ecco cosa si è detto alla Sna
Lo Stato avanza o arretra, dipende semplicemente dalla fase storica. Negli anni 90 l'economia italiana improvvisamente si aprì, dando vita alle prime vere grandi privatizzazioni industriali. Dall'allora Telecom, all'Alitalia, lo Stato uscì progressivamente da diverse industrie. Oggi, con il governo gialloverde, sembra essersi avviato un meccanismo inversamente proporzionale: più aumenta la concorrenza più la mano pubblica si fa pesante. Da…