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Critiche all’operato del governo precedente, ma la trattativa per dare una prospettiva all’Ilva comunque va avanti.

IL DELITTO PERFETTO SECONDO DI MAIO

La gara è illegittima, ma non si può annullare. Per questo è un “delitto perfetto” messo in atto con “eccesso di potere”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio in conferenza stampa sul parere dell’Avvocatura di Stato sulla gara Ilva. “Mittal è sempre stata in buona fede. Il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità”, ha spiegato il ministro. “Se un’azienda ci chiedesse di partecipare alla gara, ci sarebbero le ragioni di opportunità, noi potremmo revocare la gara”, ha aggiunto. Di Maio ha quindi precisato che “saremo al tavolo con le parti sociali. Un accordo che porta lavoro a Taranto rappresenta l’interesse pubblico attuale e concreto da tutelare che eviterebbe revoca gara”.

LA REAZIONE IMMEDIATA DI CALENDA

Quasi in tempo reale alle parole del ministro è giunta la replica del predecessore di Di Maio, Carlo Calenda: “Se la gara è viziata annullala. “Potremmo se ci fosse qualcuno interessato” e le altre fesserie del genere che ci stai propinando da mesi, dimostrano solo confusione e dilettantismo””, ha scritto su Twitter.

IN VISTA IL TAVOLO COI SINDACATI

Il parere dell’Avvocatura sarà reso pubblico. Così ha detto Di Maio. “Non appena si conclude la procedura lo pubblicheremo”, ha spiegato, “il governo ha a disposizione altri 15 giorni per valutare con ministero dell’Ambiente il piano ambientale. Il termine massimo è il 15 settembre, non abbiamo ulteriori margini” per prorogare questa scadenza. Entro il 15 settembre saremo al tavolo con sindacati e Mittal”, ha concluso il ministro spiegando che entro la metà del mese prossimo si riaprirà il “tavolo con Mittal e i sindacati”.

E a proposito di sindacati, proprio questa mattina presto Fim-Cisl ha diramato attraverso il segretario Marco Bentivogli una nota dove si chiedeva chiarezza da parte del ministro.

“Siamo a due settimane dalla scadenza della proroga dei Commissari data dal ministro Di Maio. Fino ad ora è stata fatta solo confusione. Mesi in cui il ministro ha dato contemporaneamente ragione a chi vuole chiudere l’Ilva e a chi la vuole rilanciare ambientalizzata.

Non abbiamo nessun pregiudizio sull’operato del ministro e del suo dicastero, chiediamo solo di decidere perché è da maggio che la trattativa si è interrotta. Abbiamo atteso troppi mesi di scaricabarile, i lavoratori non attenderanno ancora per molto tempo.

Basta campagna elettorale. Se ci sono criticità gravi, annulli la gara altrimenti è fumo e confusione utile solo alle prossime elezioni. La fabbrica è senza manutenzione e pericolosissima”.

Anche Rocco Palombella, della Uilm è intervenuto prima già della conferenza sostenendo che il fatto che “dal parere dell’Avvocatura siano emerse criticità non aggiunge nulla di nuovo a questa assurda vicenda, se non ulteriori e dannose incertezze”.

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