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La doppia sessione dei due rami parlamentari cinesi ha prodotto il rinnovo della classe dirigente, la modifica della Costituzione e la riforma strutturale del Paese. Si tratta di passi importanti per continuare lo sviluppo del Paese nella nuova era. Sulla base di questo, la diplomazia cinese si sta impegnando nella costruzione di un sistema di relazioni internazionali basate su rispetto reciproco, giustizia ed equità, cooperazione di mutuo vantaggio, e nella creazione di un destino comune per tutta l’umanità, nonché di un mondo più bello, più pulito, più inclusivo, più prospero, più sicuro e di pace duratura. Cina e Italia godono di una forte comunanza di vedute in merito alla volontà di promuovere i rapporti bilaterali, creare ricchezza per i popoli dei due Paesi e tutelare la pace e lo sviluppo mondiale. Siamo giunti nell’era in cui la cooperazione è sempre più fruttuosa e ha visto un progresso continuo in settori come il commercio e gli investimenti, gli scambi culturali e l’innovazione tecnologica.

Nel 2017 l’interscambio bilaterale tra Italia e Cina ha raggiunto i 49,6 miliardi di dollari, con un incremento del 15,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particola- re, sono state le esportazioni italiane a registrare un picco con una crescita del 22,2%, la Cina è divenuta il mercato in cui l’export della Penisola è cresciuto più velocemente e l’interscambio bilaterale è sempre più equilibrato. Gli investimenti reciproci tra aziende italiane e cinesi vanno sempre di più verso uno sviluppo integrato. La sinergia tra i capitali e il mercato cinesi e le tecnologie e i brand italiani si è rafforzata, contribuendo significativamente al miglioramento della competitività internazionale delle imprese di ambo le parti. Molte aziende cinesi stanno attuando politiche di gestione localizzate delle loro sedi in Italia, contribuendo alla creazione di occupazione e di introito scale sul territorio. Attualmente sono più di 20mila gli studenti cinesi venuti in Italia per i loro studi e la Cina è divenuta la prima meta non europea per lo studio all’estero degli studenti italiani.

Ogni anno, giungono in Italia più di 3 milioni di turisti cinesi. La Italy China science and technology innovation week è giunta alla sua ottava edizione e ha promosso più di 4.400 match tra aziende tecnologiche sino-italiane, con la realizzazione di 600 intenti per la cooperazione. Di fronte ai complessi cambiamenti dello scenario internazionale, Cina e Italia stanno continuando a ricercare una cooperazione di mutuo vantaggio e a tutelare il multilateralismo e il libero scambio. Quest’anno è il 40esimo anniversario dall’avvio della politica di riforme e apertura; il presidente Xi Jinping durante il suo intervento al Boao forum for Asia ha sottolineato che le porte non si chiuderanno, potranno solo spalancarsi di più.

Quest’anno verrà allargato il mercato cinese per creare un ambiente per gli investimenti con maggiore attrattività; verrà rafforzata la tutela della proprietà intellettuale; verranno altresì fortemente promosse le importazioni grazie all’organizzazione della China international import expo e di altre misure come la riduzione dei dazi sull’importazione di automobili. La Cina è impegnata ad attuare una riforma dal lato dell’offerta e ad accelerare le trasformazioni e gli upgrade strutturali dei comparti industriali. L’Italia è il secondo grande Paese manifatturiero e agricolo dell’Ue e i suoi vantaggi competitivi in settori come la manifattura high-end, il risparmio energetico e la tutela ambientale, l’agricoltura moderna e la moda e il design sono evidenti. Cina e Italia dovranno valorizzare la forte complementarietà dei vantaggi in tutti i settori appena descritti e dovranno ampliare la cooperazione, creare nuovi punti di eccellenza e risultati per scrivere insieme un nuovo capitolo negli scambi culturali e civili.

Cina e Italia sono due civiltà antichissime che godono di grandi tradizioni culturali ed entrambe possiedono punti di forza difficilmente equiparabili in ambito di cooperazione culturale. Il presidente Xi Jinping nel suo intervento al Boao forum for Asia ha affermato che tutti i Paesi sono sulla stessa barca, devono abbracciare una cooperazione di mutuo vantaggio e procedere lungo la via dell’apertura, dell’interconnessione per costruire insieme una economia mondiale aperta. L’Italia si è da sempre opposta al protezionismo e ha da sempre tutelato il multilateralismo commerciale. Italia e Cina rafforzeranno la cooperazione in ambito internazionale, promuoveranno la liberalizzazione e la semplificazione del commercio e degli investimenti globali per far sì che l’economia globale possa andare sempre di più verso “apertura, inclusione, diffusione, equità e mutuo vantaggio”.

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