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Ancor prima del politico, a parlare è stato l’imprenditore. Il decreto detto “Dignità” licenziato dal governo gialloverde lede gli interessi delle imprese, scoraggia la creazione di nuovi posti di lavoro e risponde ad una logica radicalmente opposta rispetto a quella che sottende il programma elettorale del centrodestra. Con l’intervento pubblicato oggi dal Corriere della Sera, Silvio Berlusconi rilancia lo spirito originario di Forza Italia, movimento politico pragmatico e liberale collocato naturalmente al fianco di chi lavora e di chi il lavoro lo crea. Non è un déjà vu, non è una pigra replica di quel che fu: è una necessità del presente, e pertanto una garanzia di futuro.

La Lega si è intesterebbe il tema immigrazione, e questo è un bene. Ma ha lasciato al Movimento 5 Stelle il tema lavoro, e questo è un male. È un male perché, a differenza di quel che ormai si dice e si ripete persino nei bar, destra e sinistra esistono ancora e il Movimento 5 Stelle ha un approccio di sinistra. Di sinistra radicale. Alla sinistra della Cgil di Susanna Camusso, addirittura. La logica non è quella della libertà, ma quella del vincolo. Non è la logica della responsabilità, principio di destra, ma quella del sospetto, principio di sinistra. Gli imprenditori sono dei potenziali profittatori, dunque bisogna limitarne al massimo la libertà di movimento pronti a sanzionarli al primo passo falso che fatalmente commetteranno. A creare lavoro, pensa lo Stato. Ma lo Stato, in Italia, non esiste. E, come è noto, si riduce a un grumo di burocrazia, inefficienza e irresponsabilità. È la stessa logica del reddito di cittadinanza, misura assistenzialista che scoraggia nel rimboccarsi le maniche. È la stessa logica per cui con il decreto terremoto non si è consentito ai singoli cittadini di provvedere in proprio al ripristino delle abitazioni lesionate, obbligandoli invece ad attendere l’intervento di uno Stato lento ed inefficace. È la stessa logica, guardando alle politiche giudiziarie, dell’agente provocatore. La logica è: sono tutti colpevoli, e se non risulta è solo perché non hanno ancora commesso il reato.

Ha perciò fatto bene, benissimo Silvio Berlusconi ad intestarsi il tema della libertà di impresa in un Paese che ancora non è uscito dalla tragedia nazionale di una crisi decennale. E benissimo farà Forza Italia a ridefinire la propria identità e la propria azione politica in ragione dei sempreverdi concetti di realismo e responsabilità. Concetti di centrodestra. Concetti che la Lega, oggi, sembra aver abbandonato.

Cara Lega, quo vadis? La libertà economica contro la cultura del sospetto

Di Andrea Cangini

Ancor prima del politico, a parlare è stato l’imprenditore. Il decreto detto “Dignità” licenziato dal governo gialloverde lede gli interessi delle imprese, scoraggia la creazione di nuovi posti di lavoro e risponde ad una logica radicalmente opposta rispetto a quella che sottende il programma elettorale del centrodestra. Con l’intervento pubblicato oggi dal Corriere della Sera, Silvio Berlusconi rilancia lo spirito…

Perché, su immigrazioni e navi militari, Salvini sbaglia. Le missioni sono utili

Dopo quelle delle ong, ora il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, vuole impedire l’attracco in Italia alle navi delle missioni militari internazionali sostenendo che i governi degli ultimi anni hanno sottoscritto accordi in base ai quali tutti i migranti salvati in mare debbano essere portati in Italia. Ma è proprio così? Lo è stato in passato solo per le navi impegnate…

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Perché l’Italia è l’epicentro di una nuova Internazionale. Quella populista

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Seppur ai tempi supplementari, M5S e Lega hanno trovato l’accordo per la formazione di un governo politico che determina una svolta essenziale: si tratta della prima vera vittoria delle forze sovraniste. Il sistema non è riuscito a ricompattarsi, ad assorbire e neutralizzare le opposizioni che lo attraversavano. Il nuovo comincia, finalmente, a nascere. E nasce, in Italia, con la prima…

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Ecco la non sottile differenza fra sovranismo e sovranità

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I termini sovranità e sovranismo si sono rapidamente sovrapposti a quello di populismo. Gli hanno dato un nuovo contenuto. La fortuna del termine sovranismo infatti è quella di indicare qualcosa di autoevidente e immediatamente tangibile: il diritto-dovere della priorità degli interessi del proprio Paese e del proprio popolo. Il popolo è sovrano, si sente ripetere come cosa ovvia e incontrovertibile.…

Phisikk du role - L’Invincibile armata degli Ott

Nel breve volgere di qualche giorno due episodi hanno raccontato, in modo drammatico e non so quanto avvertito dalla pubblica opinione, l’aria che tira sul piano della possibilità di attingere ancora ad una informazione consapevole e qualitativamente accettabile. Il primo episodio ha avuto una risonanza europea, il secondo una declinazione tutta nostrana. Parliamo dell’affondamento della direttiva europea sul copyright, bloccata…

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Umani aumentati. La nuova frontiera dell'intelligenza artificiale

Al concetto di intelligenza artificiale molti – ancora in troppi – associano il termine futuro. La verità (scientifica e di mercato) è che siamo nel pieno dell’era dell’AI e non solo perché la metropolitana di Milano viaggia senza conducente o sempre più auto lo fanno o perché Google annuncia candidamente di rinunciare all’applicazione di propri sistemi sulle armi (ma perché…

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L’arte del contratto (di governo). Un nuovo modo di fare politica

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Vera Lex?, l'iniziativa dei politici che raccoglie l'appello della Cei

A poche settimane dalle elezioni politiche il cardinal Bassetti ha sorpreso il panorama post-elettorale, spaccando i modi normali di guardare e giudicare la politica italiana. "Mai come oggi – scriveva dalle pagine di Avvenire il 30 maggio 2018 - c’è un urgente bisogno di uomini e donne che sappiano usare un linguaggio di verità, senza nascondere le difficoltà, ma indicando…

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Trump, l’Europa, i dazi e il multilateralismo secondo Villafranca (Ispi)

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