Skip to main content

I Marines chiamano gli Agnelli e gli Agnelli rispondono. Il prestigioso corpo dell’esercito americano ha deciso di rivolgersi a Cnh Industrial, gruppo partecipato al 26,8% da Exor, la cassaforte della famiglia torinese, per la fornitura di alcuni mezzi militari.

Iveco Defence Veichles, controllata da Cnh Industrial a sua volta guidata da Sergio Marchionne, ceo di Fca, si è infatti appena aggiudicata un appalto per la fornitura di veicoli anfibi al corpo dei Marines degli Stati Uniti in collaborazione con Bae Systems. La commessa iniziale, sulla base di un accordo contrattuale per un valore fino a 400 milioni di dollari per i primi quattro anni, prevede la consegna di 30 veicoli del tipo Acv (Amphibious Combat Vehicles), con una serie di opzioni per un totale di 204 mezzi.

Nel dettaglio, nell’ambito del contratto tra corpo dei Marines e Bae, Iveco fornirà i componenti fondamentali e i servizi della sua piattaforma anfibia protetta 8×8. Il mezzo in questione, l’Acv è un veicolo avanzato capace di operare in oceano aperto, equipaggiato con un propulsore a sei cilindri da 700 cavalli con un incremento di potenza rispetto agli attuali mezzi d’assalto anfibi.

Il veicolo offre in particolare mobilità su tutti i tipi di terreno e presenta una struttura interna con sedili sospesi per un equipaggio di 13 uomini, oltre a postazioni di guida per tre occupanti progettate per ridurre l’impatto in caso di esplosioni, con capacità di assicurare sopravvivenza e protezione di livello superiore rispetto ai sistemi impiegati attualmente.

Iveco Defence Vehicles e Bae Systems hanno collaborato strettamente sin dalle prime fasi di questo programma per offrire ai Marines una soluzione per i loro requisiti operativi. Il frutto di questa riuscita collaborazione è stata la consegna dei primi 16 prototipi al corpo nel 2017. Di più, nell’arco degli ultimi 15 mesi il team delle due società ha dato il suo supporto alle fasi di valutazione e di prove operative condotte dai Marines sui 16 veicoli, ottenendo risultati superlativi per quanto riguarda navigabilità, mobilità terrestre, capacità di trasporto, di carico utile e protezione.

“Questo contratto rappresenta una pietra miliare nella trasformazione di Iveco Defence Vehicles in un player globale”, ha spiegato Vincenzo Giannelli, ceo di Iveco Defence Vehicles, “attraverso la partnership con Bae Systems in questo programma, il nostro know-how e la nostra eccellenza tecnica sono stati riconosciuti e vengono ora posti al servizio dei Marines degli Stati Uniti. È per noi un privilegio contribuire a realizzare il futuro dei loro mezzi anfibi da combattimento”.

Solo tre giorni fa, un’altra divisione di Iveco, Iveco Bus, ha vinto una maxicommessa in Brasile per la consegna di 900 autobus allo stato di Minas Gerais, destinati al trasporto di studenti delle scuole pubbliche e dotati di un sistema con sedile mobile, il Mobile Armchair Device, progettato per passeggeri con mobilità ridotta, mentre a febbraio la stessa Iveco Defence ha consegnato all’Agenzia norvegese per i materiali della difesa (Ndma) l’ultima tranche di 62 veicoli blindati leggeri modello Lav.

Allargando lo spettro al fronte finanziario, nelle settimane scorse si era poi tornato a parlare di un possibile spin off di Iveco da Cnh Industrial, che ha chiuso il 2017 con un utile di 477 milioni di dollari e la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azione, pari a 191 milioni di euro, in aumento del 27% rispetto al 2016. Uno scenario però accantonato da John Elkann, presidente di Exor, il quale ha spiegato come in Cnh Industrial c’è molto spazio per migliorare la performance operativa e rafforzare il bilancio. In generale non penso che uno spin off sia il modo per creare valore, penso sia meglio agire sulla performance operativa”.

 

I Marines chiamano Iveco (Cnh) per i nuovi veicoli anfibi

I Marines chiamano gli Agnelli e gli Agnelli rispondono. Il prestigioso corpo dell'esercito americano ha deciso di rivolgersi a Cnh Industrial, gruppo partecipato al 26,8% da Exor, la cassaforte della famiglia torinese, per la fornitura di alcuni mezzi militari. Iveco Defence Veichles, controllata da Cnh Industrial a sua volta guidata da Sergio Marchionne, ceo di Fca, si è infatti appena…

007 e agenti doppi. Ecco cosa è successo fra Iran e l’ex ministro israeliano

Gonen Segev nasce a Kiryat Motzkin, nel nord di Israele nel 1952. Studia medicina all'Università di Ben Gurion nel Negeve e si specializza in pediatria. Attivo in politica, diventa parlamentare nel 1992 per il partito Tzomet, piccolo partito di destra laica. Nel febbraio del 1994 lascia Tzomet assieme ad altri due parlamentari per poi fondare il piccolo gruppo politico Yiud,…

arabia saudita

Il viaggio di Mohammed bin Salman a Mosca svela le convergenze e i limiti della relazione tra Russia e Arabia Saudita

Non è passata inosservata la visita a Mosca lo scorso 14 giugno del principe saudita Mohammed bin Salman (MBS). Ufficialmente organizzato per permettere a MbS di assistere al match di apertura dei mondiali di calcio tra le rappresentative nazionali di Arabia Saudita e Russia, il viaggio ha offerto all’erede al trono l’opportunità di discutere con il presidente Vladimir Putin di…

fitch manovra francia

Ecco come Sergio Mattarella striglia l'Europa sui migranti

Ancora una volta Sergio Mattarella fa appello all'unità dell'Europa, questa volta in occasione delle celebrazioni per la Giornata del Rifugiato e proprio mentre in Italia - ma non solo - il tema delle migrazioni domina l'agenda politica, dopo la chiusura dei porti alle navi non recanti bandiera italiana da parte del ministro dell'Interno Matteo Salvini, e il conseguente caso della…

La stretta di mano tra Conte e Merkel. Il video

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=iuEN8E8FqgE[/embedyt] Migranti e lotta Ue a povertà sono stati i temi al centro della conferenza stampa congiunta tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il cancelliere tedesco Angela Merkel a Berlino. Tocca alla Unione europea "contrastare gli indegni traffici di essere umani, controllare le frontiere esterne e anche i movimenti secondari dei richiedenti asili, senza innescare dinamiche bilaterali…

Il pianto dei bambini separati dai genitori migranti in Usa. Il video

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=sezdzIFNntM[/embedyt] Il quotidiano online americano ProPublica ha ottenuto e pubblicato l'audio registrato all'interno di un centro di detenzione in cui dieci migranti minori sono stati appena separati dai loro genitori. Oltre a urla e pianti (i bimbi chiamano insistentemente la mamma e il papà) a un certo punto si sente la voce di un agente americano. "Bene, abbiamo un’orchestra.…

Welfare lavoro giovani occupazione

Immigrazione? Il problema è l'emigrazione dei giovani. Parla De Masi

Mettiamola così. L'Italia rischia di finire spolpata delle sue migliori risorse, cervelli e potenzialità. A qualcuno potrà sembrare l'Apocalisse e forse lo è. Soprattutto per chi fa dell'oggettività uno stile di vita. Si legge un numero, magari dell'Ocse, se ne trae una conclusione. E i numeri si sa, sono molto poco relativi. Oggi l'Ocse, nel suo report dedicato ai movimenti…

di maio salvini

Censimento 1 (Salvini) batte censimento 2 (Di Maio) 3-0

Mai nella storia patria la parola “censimento” ha avuto tanta gloria come negli ultimi giorni, grazie alle uscite al fulmicotone del ministro Matteo Salvini, presto imitate da quelle del ministro Luigi Di Maio. Però c’è censimento e censimento, direbbe il filosofo, a dimostrazione del fatto che in questo momento è il leader della Lega quello più lucido dei due. Cominciamo…

Il governo del doppio, tra le forzature di Salvini e la continuità di Tria

Le forzature del ministro Salvini sulle vicende dei migranti e del censimento dei rom, con il conseguente clamore mediatico, stanno ottenendo un effetto solo apparentemente secondario: distrarre l'opinione pubblica da quanto sta avvenendo sul piano economico. A dimostrazione di ciò, è sufficiente seguire il dibattito parlamentare sul Def, la mozione conclusiva approvata a larga maggioranza, ma, soprattutto, le dichiarazioni del…

centrali

Perché fermare lo smantellamento delle centrali a carbone e dei reattori a fissione?

Negli Stati Uniti, gli impianti per la produzione di energia da carbone e le centrali nucleari a fissione stanno chiudendo bottega. La sospensione delle attività non è causata, come potremmo immaginare, da un risveglio di preoccupazioni ecologiste: sappiamo che il carbone produce il doppio di anidride carbonica a parità di energia rispetto al gas e anche un sacco di inquinanti,…

×

Iscriviti alla newsletter