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Il nuovo anno è arrivato ed è quindi importante fare un bilancio di quanto accaduto nel 2017. In realtà basta guardare all’ultimo mese per avere un immediato quadro: non c’è stata una sola settimana senza una notizia positiva. Partiamo dall’atterraggio di Paolo Nespoli (avvenuto giovedì 14 dicembre), dopo ben 139 giorni nello spazio: un grande successo personale per l’astronauta, e un grande successo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), oltre che di quella europea (Esa). Tra le tante cose, Paolo ha dato all’Italia un record, ossia tre voli e ben 313 giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale. Subito dopo è arrivata la notizia della firma di una lettera di intenti tra Asi e Virgin Galactic per il suborbital (lunedì 18 dicembre).

Tra le varie iniziative dei privati, sicuramente ha un posto di privilegio lo Space Ship 2, macchina con un’esclusiva capacità di decollo e atterraggio da pista. L’accesso alle orbite basse dovrà necessariamente superare i limiti operativi degli attuali razzi, tutti biglietti “di sola andata”, complessi e costosi; senza dubbio, saranno gli aeroplani che, evolvendo in spazioplani, porteranno le opportune soluzioni tecnologiche verso la riduzione dei tempi e dei costi. Un futuro importante che ora vediamo solo per la sua parte iniziale, sperimentale, ed esclusivo per pochi. Osserviamo con orgoglio che la firma dell’accordo dimostra che l’Italia mantiene un posto di primissimo piano anche in questo innovativo e rivoluzionario modo di fare spazio che caratterizza l’era del commercial space.

Infine (solo per l’ordine cronologico), la notizia dell’approvazione della legge di riforma dello spazio in Italia (avvenuta venerdì 22 dicembre). La direzione delle politiche aerospaziali e quindi anche il coordinamento vengono attribuiti alla presidenza del Consiglio. La legge, inoltre, istituisce un Comitato interministeriale con il compito di definire gli indirizzi e le strategie nazionali per il comparto spaziale. Il nuovo Comitato avrà anche il compito di indirizzare e supportare l’Asi durante la definizione degli accordi internazionali e nelle relazioni con i diversi organismi internazionali, definendo anche il quadro delle risorse finanziarie disponibili per il settore. Un vero e proprio cambiamento epocale che riforma dalle radici il modo di gestire le materie spaziali in Italia.

Ciò rappresenta inoltre un chiaro riconoscimento dell’aumentata importanza del comparto, sempre più di interesse per molteplici dicasteri. Non poteva esserci un finale migliore del 2017 per l’Italia spaziale, e anche per il presidente che si accinge a completare il primo mandato. Che tutto questo sia di buon auspicio per il 2018!

Il 2018 sarà un anno spaziale! Parola di Roberto Vittori

Il nuovo anno è arrivato ed è quindi importante fare un bilancio di quanto accaduto nel 2017. In realtà basta guardare all’ultimo mese per avere un immediato quadro: non c’è stata una sola settimana senza una notizia positiva. Partiamo dall’atterraggio di Paolo Nespoli (avvenuto giovedì 14 dicembre), dopo ben 139 giorni nello spazio: un grande successo personale per l’astronauta, e…

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