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Ogni giorno in Italia abbiamo in media oltre 480 incidenti stradali con lesioni alle persone, nel 2016 un totale di 175.791 con 3.283 vittime (morti entro il 30° giorno) e 249.175 feriti. Un drammatico bollettino, basti pensare che mediamente ogni 2 minuti (il tempo di leggere questo articolo) c’è un ferito della strada e ogni giorno una media di 9 morti.

In questi decenni il numero delle vittime è molto diminuito, grazie allo sviluppo tecnologico dei veicoli, al miglioramento delle infrastrutture stradali, a regole di comportamento più sicure nel Codice della strada (ad esempio uso di cinture e casco) con inasprimento delle sanzioni per chi non le rispetta.
Chi non ha fatto progressi, o troppo pochi, siamo noi quando ci mettiamo alla guida, perché al volante continuiamo ad avere comportamenti irresponsabili, pericolosi e non sicuri anche per gli altri utenti della strada.

Noi di Aci sappiamo che per 3 incidenti stradali su 4 la distrazione alla guida è la principale “concausa” e l’uso del cellulare alla guida è una delle principali fonti di distrazione. Il comportamento pericoloso che ci perdoniamo di più è quello di non usare le cinture di sicurezza, a iniziare da quelle posteriori. Altro dato allarmante è che 1 conducente morto su 4 aveva la patente da meno di 4 anni.

Perché le strade siano sempre più sicure per noi e per chi ci sta accanto, dobbiamo capire che la cultura della guida non è conoscere la potenza del nuovo modello ma significa preparazione e responsabilità. Preparazione concreta alla guida, perché “prendere la patente” è imparare a gestire il veicolo in ogni situazione, specie in quelle critiche e difficili, non è un atto formale. Responsabilità alla guida, perché non ci sono airbag, sistemi di controllo di stabilità (Esc) o freni automatici di emergenza (Aeb) se non rispettiamo le regole, se non guardiamo la strada, se siamo distratti o peggio se crediamo di essere in pista.

Solo migliorando in ogni declinazione il “complesso” sistema Utenti-Veicoli-Strade potremo ridurre il fenomeno dell’incidentalità e le vittime della strada.

UTENTI DELLA STRADA

La strada è un luogo condiviso da tanti utenti “diversi” (pedoni, bambini, ciclisti, motociclisti, automobilisti) con “diverse” esigenze e velocità discordi.
Per questo occorrono delle regole (il Codice della Strada) che vanno rispettate.
Siamo noi automobilisti, utenti “forti”, che possiamo fare la differenza:

o Comportandoci con responsabilità e in sicurezza;
o Senza distrazioni alla guida;
o Evitando discussioni o “competizioni” mentre guidiamo;
o Rispettando gli utenti “vulnerabili” (pedoni, anziani, bambini e ciclisti).

Per farlo occorre anche una formazione continua alla guida, un percorso di formazione che deve partire dalla scuola e continuare quando si è neo-patentati, i meno preparati, con Corsi di guida sicura da affiancare alla formazione ordinaria per conseguire la patente di guida. Un percorso che ci accompagni nelle diverse età, magari con corsi di guida avanzati, perché cambiamo l’auto con una più potente, cambia il Codice della strada e soprattutto cambiamo noi, dimenticandoci quanto avevamo imparato.

VEICOLI

Il 53,5% circa delle vetture circolanti nel nostro Paese ha più di 10 anni di vita e le persone che le utilizzano hanno una probabilità 5 volte superiore di rimanere feriti anche mortalmente rispetto a chi è su un veicolo nuovo. Un’auto vecchia non è solo sinonimo di maggior inquinamento ma soprattutto di minore sicurezza. Se possiamo acquistiamo un’auto più giovane ed efficiente, anche usata, e rottamiamo i veicoli ormai insicuri. In questi ultimi anni, grazie anche allo sviluppo e diffusione di nuove tecnologie, le nuove autovetture hanno un gran numero di sistemi di assistenza attiva alla guida (Adas) che riescono in parte a sopperire agli errori e/o distrazioni del conducente, aumentando la sicurezza di tutti.

Se non possiamo cambiarla, teniamola però nella massima efficienza con la manutenzione periodica almeno una volta l’anno, con pneumatici e freni efficienti, con ammortizzatori e luci perfettamente funzionanti e magari dotiamola di accessori finalizzati all’assistenza alla guida. Ricordando sempre che è in gioco la nostra vita e quella degli altri.

STRADE

Le strade sono le arterie della nostra mobilità. Se congestionate, mal mantenute, inadeguate, la circolazione è problematica e aumenta il rischio di farsi male. Dobbiamo subito chiedere tutti insieme agli amministratori di re-investire nelle nostre strade, almeno per la manutenzione ordinaria, per rifare le pavimentazioni, per sostituire la segnaletica invisibile, per far smaltire subito le acque piovane e per illuminare meglio i punti critici. Inoltre per una mobilità intelligente abbiamo bisogno di strade intelligenti, cablate, dotate di sensori, in grado di dialogare con noi e con la nostra auto.

Bodycopy: Da più di 110 anni Aci lavora, con passione, per trovare soluzioni per una maggiore sicurezza delle auto e delle strade, grazie ad un impegno quotidiano rivolto ad individuare e proporre le migliori dotazioni per la sicurezza attiva e passiva delle auto, agli interventi di messa in sicurezza delle nostre strade e alla diffusione di regole di comportamento per la sicurezza di tutti, dai conducenti ai pedoni, dai ciclisti agli anziani e ai bambini. Tutto questo con un solo obiettivo: rendere concreto il diritto degli italiani a una mobilità sempre più sicura.

(Informazione pubblicitaria a cura di Aci)

Sicurezza stradale: andiamo insieme sulla strada giusta

Di Aci

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