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Un polo industriale della difesa terrestre congiunto che coinvolga Roma e Parigi (e potenzialmente Berlino). È questo l’obiettivo a cui sembra puntare la lettera d’intenti siglata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, insieme al suo omologo francese, Sebastien Lecornu, durante una dichiarazione congiunta tenuta a Calvi, in Corsica. “Le nostre forze terrestri lavorano bene insieme, condividono le stesse strategie militari e devono essere operative all’interno della Nato. I legami più stretti tra le industrie dovrebbero anche dare origine a progetti di armamento per i nostri due eserciti” ha spiegato il ministro francese, ha cui ha fatto eco il collega italiano: “La lettera d’intenti per la cooperazione nel campo terrestre è fondamentale” e l’obiettivo è creare in Europa “forti poli industriali, per i quali saranno necessari gli investimenti”.

Un polo terrestre

Il Polo industriale terrestre europeo, che nascerà da questo accordo ha lo scopo di rafforzare la cooperazione industriale e le capacità difensive dell’Europa attraverso lo sviluppo congiunto di nuove piattaforme terrestri. L’alleanza strategica consentirà di implementare programmi di collaborazione tra le nazioni europee attraverso il rafforzamento delle basi industriali e lo sviluppo della futura generazione di piattaforme. Il programma integrerà nuove tecnologie all’avanguardia, inclusa l’intelligenza artificiale, garantendo una base industriale e tecnologica di difesa europea autonoma e consolidata.

Intesa industriale

L’intesa tra i due ministri si inserisce nel solco dell’accordo siglato a dicembre del 2023 tra Leonardo e Knds, il gruppo franco-tedesco, richiamato dallo stesso Lecornu: “Questo ci ha permesso di avviare una discussione da Stato a Stato sul riavvicinamento senza precedenti di tutte le industrie terrestri del futuro” ricordando come il settore vedrà nei prossimi anni una crescita aggressiva della concorrenza “poiché molti Paesi stanno investendo nelle forze di terra”. Anche Crosetto ha sottolineato come l’impegno per il terrestre siglato nell’occasione punti anche ad avere “una grande azienda europea, con francesi e tedeschi, nel campo terrestre, dove far confluire le migliori energie e risorse”.

Collaborazione sul carro del futuro

Tra l’altro, il ministro francese ha richiamato anche l’accordo siglato venerdì 26 aprile con l’omologo tedesco, Boris Pistorius, sul carro armato del futuro, il Main ground combat system (Mgcs), sottolineando come Parigi e Berlino stiano “guardando anche all’Italia, dal momento che sarebbe naturale che l’Italia partecipasse a questo progetto, visto il suo interesse e le sue esigenze operative”. Lecornu ha aggiunto che il capo di Stato maggiore dell’esercito francese, Pierre Schill, effettuerà “delle discussioni con il suo omologo italiano” per capire come Roma vede “la cavalleria blindata per gli anni 2040 e al di là, nel momento in cui lanciamo con i nostri amici tedeschi questa prima fase del carro del futuro e vedere cosa può convergere”. Crosetto si è detto molto contento dell’impegno francese “ad allargare il progetto Mgcs all’Italia, insieme alla Germania”.

Polo della difesa terrestre e carro armato del futuro. Ecco l’intesa tra Roma e Parigi

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato l’omologo Sebastien Lecornu per firmare una lettera di intenti sul polo industriale terrestre europeo. Da parte francese, inoltre, arriva l’apertura alla partecipazione italiana al carro del futuro franco-tedesco

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