L’AI report 2024 indica che nel prossimo decennio la vera sfida della “New AI-conomy” sarà quella della formazione e della riqualificazione professionale, per consentire la transizione al mondo nuovo non solo per chi acquisisce nuove competenze, ma anche per chi cambia occupazione. Di qui la necessità di combinare intelligenza artificiale generativa e lavoro umano. Il punto di Maurizio Mensi, professore di Diritto dell’economia presso la Sna e direttore del laboratorio di ricerca @LawLab Luiss
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IA, siamo vicini a una democrazia computazionale? Risponde Benanti
La democrazia sfrutta le potenzialità delle tecnologie informatiche per rendere più efficace e inclusiva la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche. Se il primo decennio del secolo ci ha fatto sperare che il digitale connesso fosse lo spazio dove si sarebbe diffusa e rafforzata la democrazia liberale, la fine del secondo decennio ci ha iniziato a far temere per il futuro nello spazio digitale-computazionale. L’analisi di Paolo Benanti, professore straordinario della facoltà di Teologia presso la Pontificia università gregoriana e presidente della Commissione AI per l’informazione
Miraggio nucleare. Castelli spiega perché il deterrente europeo è ancora lontano
È molto difficile pensare ad uno strumento nucleare europeo in questo momento. Ma la discussione riflette un malessere generale dell’Europa. Ecco quale secondo Ludovica Castelli, studiosa di nucleare e componente del progetto “Third Nuclear Age” dell’Università di Leicester
Perché rilanciare la counterintelligence offensiva. L’analisi di Germani
Il reclutamento e la gestione di agenti doppi – una delle attività più complesse e meno comprese dei servizi segreti – è il cuore della counterintelligence. L’analisi di Luigi Sergio Germani, direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici
Contro l'immobilismo economico l'Italia punti alla cultura. Scrive Monti
La nostra cultura, fatta di tantissimi giovani di talento che navigano nei settori dell’arte, della comunicazione, dell’editoria, dell’imprenditoria, può aiutare la nostra economia non tanto in termini di valore aggregato, quanto in termini di dinamismo reale dell’economia. Il commento di Stefano Monti
Un 2025 all'insegna delle capacità anti-drone. Il piano dell'Us Army
Dalle capacità individuali sufficienti ad equipaggiare un’intera divisione, fino ai sistemi in grado di fronteggiare droni più grandi. Nella previsione di bilancio per il 2025 ecco su cosa spinge l’esercito statunitense
L'Europa che vota ha un bivio davanti a sé. La versione di Martinelli (Milano-Bicocca)
L’Unione europea si trova davanti a un bivio: decidere in che direzione riformare sé stessa, se in senso nazional-governista o in senso federale. Le elezioni europee che si avvicinano determineranno anche in quale direzione si andrà. Conversazione con Claudio Martinelli, docente all’Università Milano-Bicocca
Phisikk du role - Kate Middleton e il destino (triste) delle più belle del reame
Il caso della principessa Kate Middleton, costretta all’outing sul suo cancro, a fronte di un aggressivo e asfissiante stalking mediatico, impone una riflessione. Il primo pensiero va alla speciale voracità dei media inglesi e al ruolo esercitato nella tragedia di lady Diana, accomunata in una sorta di maleficio che toccherebbe le belle del reame in fuga dal gossip. La rubrica di Pino Pisicchio
L'attacco a Mosca mostra tutta la pericolosità dell'Is(kp). Conversazione con Valle
Per Riccardo Valle (The Khorasan Diary), “forse nelle prossime settimane ne sapremo di più, anche se la Russia cercherà di deviare molto il discorso sulla collusione fittizia con l’Ucraina”. L’Is nel Khorasan è un problema anche per l’Europa, tanto che ci sono già tracce della sua penetrazione, spiega l’esperto
Vi racconto il crepuscolo degli Ayatollah. Scrive Fracchiolla
Il pericolo reale per il Regime degli Ayatollah è che il tempo della Rivoluzione si sia esaurito e che le forze della modernità, della globalizzazione, della ricerca di migliori condizioni di vita per una società pacificata nella comunità internazionale non siano pericolose sirene del male ma solide prospettive di pace, stabilità e crescita per una popolazione esausta. L’analisi di Domenico Fracchiolla, professore di Storia delle Relazioni internazionali Università Mercatorum, Luiss