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Il countdown via Twitter volge al termine, il libro che promette rivelazioni sui vertici grillini è ormai pronto per la vendita. Temutissime dal gruppo parlamentare 5 Stelle, mal viste dallo stesso Beppe Grillo, le pagine scritte da Marco Canestrari (nella foto) con Nicola Biondo su quanto accaduto negli ultimi anni ai piani alti della galassia pentastellata potrebbero destabilizzare l’intero Movimento già alle prese con la difficilissima crisi di Roma. Il pamphlet si intitola Supernova, come le esplosioni delle stelle, sottolinea oggi Marco Imarisio del Corriere della Sera: “L’opera completa uscirà tra due mesi e sarà finanziata attraverso crowdfunding, su supernova5stelle.it, ma da ieri notte è visibile on line il primo capitolo“.

LA TELEFONATA BURRASCOSA

Secondo gli autori del libro, pochi giorni prima della morte di Gianroberto Casaleggio, fra lo stesso Casaleggio e Beppe Grillo ci sarebbe stata una telefonata tempestosa. Il motivo? Secondo quanto sarà scritto nel libro, Casaleggio non avrebbe informato Grillo di alcuni passaggi fondamentali per il movimento: la nascita del Blog delle Stelle e la piattaforma Rousseau: “In questo modo – dicono Canestrari e Biondo – non è più il blog di Grillo al centro delle attenzioni; il motore propulsore di M5S, la sua comunicazione, migrano altrove”.

L’ARTICOLO DELLA STAMPA

L’ultima telefonata tra i due fondatori sarebbe stata condita anche da qualche Vaffa. E’ quanto svela oggi su La Stampa Jacopo Iacoboni dando conto del libro in uscita di Canestrari e Biondo. Secondo quanto ricostruisce il giornalista del quotidiano diretto da Maurizio Molinari, fu una conversazione amara e dai toni molto duri. Scrive Jacoboni: “«Non ti voglio più sentire», grida dunque al telefono Casaleggio a Grillo. Pochi giorni dopo muore, e Grillo piange, senza aver avuto possibilità di un chiarimento con il suo amico. Non è uno scontro casuale, però, quello tra i due: è una divergenza strutturale su ciò che sta accadendo al Movimento, e sulla strada da prendere. Grillo confida ai suoi: «mi girano le scatole» – scrivono Biondo e Canestrari – per cos’è diventato il Movimento. Ha nostalgia degli inizi, naif ma puri. È estromesso da scelte di fondo che avvengono senza che lui le conosca”.

COSA HA DETTO CANESTRARI

Ex collaboratore di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio, Marco Canestrari è uscito dal cono d’ombra nell’aprile scorso quando ha rilasciato una scoppiettante intervista a un conoscitore dei meandri pentastellati come Iacoboni de La Stampa. Ha descritto il Movimento come “un sistema che allontana le competenze e avvicina i ciarlatani”, ha aperto il fuoco contro Luigi Di Maio bollandolo come un leader autonominatosi al Tg1 la cui ascesa politica ha coinciso con quella di Matteo Renzi. Quindi ha annunciato la nascita del portale maquantospendi.it perché “non ho contribuito a far nascere il Movimento per poi vedere un parlamentare che spende 32mila euro in vitto in tre anni a spese del contribuente”.

CHI E’ MARCO CANESTRARI

Trentatre anni, originario di Pavia poi trapiantato a Torino, sposato, oggi Marco Canestrari vive a Londra dove fa il programmatore informatico. Come lui stesso spiega nel suo sito, dopo aver frequentato la Facoltà di Ingegneria informatica all’Università di Pavia (senza però aver terminato gli studi) nel 2006 ha iniziato a lavorare a Milano presso la Casaleggio Associati “dove mi sono occupato come sviluppatore e videomaker, di alcuni progetti tra cui beppegrillo.it, antoniodipietro.it e italiadeivalori.it”. Ed è proprio in occasione di una festa dell’Italia dei Valori nel 2006 che arriva l’incontro con Grillo e Casaleggio. Tra i lavori svolti, Canestrari cita anche lo sviluppo della nuova interfaccia di gestione editoriale dei contenuti per il sito del Fatto Quotidiano.
Dall’organizzazione dei V-Day alla gestione dei MeetUp, dal raccordo tra Grillo e il fantomatico staff all’accompagnamento del leader durante le visite con gli ambasciatori stranieri, per alcuni anni è stato tra i collaboratori più stretti dell’ex comico.

L’INIZIO DEL DIRETTORIO, LA FINE DEI MEETUP

Non ha parlato esplicitamente del suo libro prossimo all’uscita, ma in una recente intervista a Radio Radicale Canestrari ha fornito una approfondita analisi del Movimento 5 Stelle visto con gli occhi di chi ha vissuto dall’interno le fasi iniziali di questa avventura. “Non individuo l’entrata in Parlamento come l’inizio della mutazione – ha detto parlando della metamorfosi grillina -, la individuo nello specifico con la formazione del direttorio, dopo le elezioni europee”. E’ in quel momento che i 5 Stelle cambiano davvero pelle. “Inizia a sgretolarsi tutta la struttura messa in piedi, viene meno la regola principe: non ci sono leader”. Secondo la ricostruzione di Canestrari, quello che lui definisce “l’errore madre” non era farina del sacco di Casaleggio senior (“sono a conoscenza che non è stato un suo errore, a lui è stato imposto”). Ne consegue comunque che oggi, come è ancora più palese con la confusione scatenatasi su Roma, “nel Movimento ci sono tre soggetti che gestiscono il potere e sono in lotta tra di loro anche se non lo ammetteranno mai: l’azienda Casaleggio Associati, Grillo e il direttorio”. Canestrari li definisce “tre blocchi di potere con interessi da difendere che sono in contrasto tra di loro”.

TUTTI VOGLIONO LE LISTE DEGLI ISCRITTI

Il vero oggetto conteso sono gli iscritti al Movimento. “Esiste un database, gestito dalla Casaleggio Associati, con un numero sterminato di persone iscritte al blog, credo sia anche nella disponibilità di Grillo”, ha aggiunto Canestrari. “Parliamo di una mole sterminata di dati, qualcosa di cui va golosissimo chi ha in mano il potere politico nel Movimento. Consente infatti di poter raggiungere con un clic centinaia di migliaia di persone e convincerle che tu hai ragione”. Non solo: “Si tratta anche di sapere chi all’interno del gruppo parlamentare ha votato a favore e chi contro il direttorio”. E questa informazione così sensibile può trasformarsi in un’arma di ricatto politico, eccolo il vero pomo della discordia. I dati, le informazioni. Utili a chi fa politica, così come a chi fa impresa. Chissà se l’interesse di queste due anime del Movimento continuerà a coincidere.

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