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E’ presto per trarre delle conclusioni affrettate, anche perché il decreto Poletti – che ha dato attuazione alla norma contenuta nella legge di stabilità – è in vigore solo da qualche settimana. Ma le domande presentate per usufruire del part time incentivato – rimbalzato sui media come un’opzione di flessibilità in uscita – sono state 238, di cui 85 accolte, 84 respinte, 69 da esaminare. E’ quanto emerge, tra tanti altri aspetti interessanti, dal XV Rapporto annuale dell’INPS. Ricordiamo che si tratta di un regime transitorio per i dipendenti del settore privato che maturino entro il 31 dicembre 2018 il diritto al pensionamento di vecchiaia e che siano titolari di un rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato: costoro, dintesa con il proprio datore, possono – a condizione di aver maturato all’atto della stipula della propria variazione contrattuale, i requisiti minimi di contribuzione per il diritto al predetto pensionamento – trasformare il rapporto a tempo parziale con una riduzione dell’orario complessivo in una percentuale compresa tra il 40% ed il 60%. Oltre alla retribuzione relativa alla prestazione lavorativa “ridotta” i lavoratori interessati percepiranno una somma mensile, erogata dal datore, pari alla contribuzione previdenziale a fini pensionistici relativa alla “parte” non lavorata. Tale importo è esente da Irpef e non è soggetto ad alcuna contribuzione. La legge, poi, riconosce, per i periodi di riduzione della prestazione lavorativa, una contribuzione figurativa commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata.

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Sempre nel Rapporto annuale per il 2015, illustrato nei giorni scorsi dal volitivo presidente Tito Boeri, si dà conto del numero – per fasce di importi – dei trattamenti erogati ai soggetti c.d. esodati, incappati in una delle sette salvaguardie e quindi andati in quiescenza con le regole in vigore prima della riforma Fornero. Ecco la scheda che raggruppa le diverse fasce di importo mensile – in euro lordi – con a fianco il numero dei beneficiari, a gennaio 2016. Toh! C’è anche qualche ‘’pensione d’oro’’.

Fino a 1.000: 22.924

1.000-2.000: 33.103

2.000-3.000: 25.329

3.000-4.000:   8.144

4.000-5.000:   2.157

Oltre 5.000:     1.072

TOTALE:         92.729

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’Non mandare a chiedere per chi suona la campana. Essa suona per te’’. Così, in una poesia di John Donne dedicata alla morte degli esseri umani: una morte che ci appartiene perché siamo parte dell’umanità. Il fatto è che per Beau Salomon, lo studente americano, derubato, stordito e gettato nel Tevere, poche ore dopo il suo arrivo in Italia, la campana non ha proprio suonato. I media – in altri casi strappalacrime – si sono soffermati a lungo sui festini a base di alcol che si consumano nella movida romana, come se Beau fosse venuto da noi per potersi ubriacare con più facilità che nel suo Paese. Insomma: come se volessero dire che, in fondo, quella fine orribile se l’era venuta a cercare.

Tito Boeri articolo 18

Pensioni, ecco la sorpresina d'oro tra gli esodati

E’ presto per trarre delle conclusioni affrettate, anche perché il decreto Poletti – che ha dato attuazione alla norma contenuta nella legge di stabilità – è in vigore solo da qualche settimana. Ma le domande presentate per usufruire del part time incentivato – rimbalzato sui media come un’opzione di flessibilità in uscita - sono state 238, di cui 85 accolte,…

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