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Un question time che ha il sapore di rivendicazioni del lavoro fatto e di prospettive per quello ancora da realizzare. La presidente del consiglio Giorgia Meloni in Senato mette gli accenti su una serie di temi strategici per il futuro del Paese, ma che presentano anche precisi intrecci con l’agenda europea ed internazionale. Annuncia che andrà avanti su riforme come premierato e giustizia, traccia il viatico per i rapporti con gli Stati Uniti, descrive l’approccio sul dossier energetico e su quello relativo ai flussi migratori.

Modello Albania

Punto di partenza il modello Albania, che è attenzionato sia dai partner europei che da Bruxelles. Il governo considera molto significativa la proposta della Commissione europea di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del nuovo patto di migrazione e asilo, in particolare la possibilità di designare paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali per alcune categorie. “Dobbiamo inoltre considerare un’ottima notizia la proposta di lista europea dei Paesi sicuri che è stata formulata dalla Commissione e che annovera i Paesi di provenienza di quei migranti cui trattenimenti non erano stati convalidati dai giudici italiani. Anche qui si conferma che evidentemente non eravamo nel torto”, rivendica. Annuncia che entro pochi giorni oltre il 25% dei migranti trattenuti in Albania sarà già stato rimpatriato in tempi molto veloci, “a dimostrazione di come le procedure e la strategia che abbiamo messo in campo, nonostante i tentativi di bloccarle per ragioni chiaramente ideologiche, stiano funzionando”. L’obiettivo di questa strategia è di avere un’Italia “finalmente capace di far rispettare le regole, di essere intransigente con chi delinque”.

La politica estera

Secondo punto le crisi che toccano le corde dei partner internazionali. Su Gaza osserva che i Paesi arabi potrebbero essere la chiave di volta nella soluzione permanente del conflitto. “C’è un piano di ricostruzione che hanno portato avanti, dal mio punto di vista credibile, a Gaza”. Dalla guerra all’energia il passo e’ breve. Il punto di contatto valoriale è la diversficazione delle fonti di approvvigionamento perché questo garantisce maggiore sicurezza.

E osserva che quelle forniture con cui abbiamo diversificato dalla dipendenza russa arrivano dal Nord Africa, dal Caucaso e anche dal gnl statunitense. “Noi quindi continuiamo a portare avanti la strategia che abbiamo condiviso quando eravamo all’opposizione. Altrimenti ditemi voi qual è la strategia: mi state dicendo che siccome negli Stati Uniti hanno vinto i repubblicani, dovremmo riprendere il gas della Russia?”.

Italia e Usa

Un passaggio propedeutico al ragionamento sul gnl americano: “Noi stiamo facendo, abbiamo fatto, un lavoro di diversificazione che non è neanche iniziato con noi”. E rammenta a chi la attacca che gli Stati Uniti sono già il secondo mercato di origine del gas naturale liquefatto importato in Italia, con oltre 5 miliardi di metri cubi importati nel 2024. “Partiamo quindi da una collaborazione consolidata che è iniziata con l’amministrazione Biden e che quindi difficilmente può essere venduta come un favore che si sta cercando di fare a Donald Trump”.

In secondo luogo ricorda di aver rilanciato su nuove basi il rapporto con la Cina, e nei prossimi mesi ci sarà una missione molto ampia nell’Indo-Pacifico. “Stiamo rinnovando la nostra relazione con l’America Latina, a cui siamo profondamente legati, anche grazie a una straordinaria presenza di comunità italiane che sono la nostra migliore e più ampia rete diplomatica”.

Famiglie, imprese e riforme

Sul tema fiscale osserva che dall’inizio della legislatura il governo ha complessivamente destinato oltre 60 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese. “Sappiamo bene che se la questione non si risolve strutturalmente non la potremo mai continuare ad affrontare semplicemente mettendo risorse. perché le risorse non saranno mai sufficienti. È la ragione per cui il governo ha anche avuto il coraggio di varare un disegno di legge che riapre alla possibilità di produrre energia nucleare con mini-reattori puliti e sicuri, che io penso possano consentirci di avere energia a basso costo e indipendenza strategica”.

Infine le riforme: garantisce che il premierato sta andando avanti, “continuo a considerarla la madre di tutte le riforme e, non dipende da me, ma dal Parlamento, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia”. Inoltre si dice favorevole all’introduzione delle preferenze nella legge elettorale.

Premierato, giustizia e nucleare. Meloni rilancia le riforme strategiche del governo

In occasione del question time la presidente del Consiglio indica la rotta che sta seguendo il governo su una serie di tematiche, non solo interne, come i migranti, il gnl americano, la crisi a Gaza e le riforme

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