Skip to main content

Con le dovute cautele reclamate dall’esistenza di un decreto che costituirà base per la discussione, si propongono alcune perplessità e varianti anche alla luce delle reazioni già intervenute.

In primo luogo viene messa in discussione la natura e la sussistenza del movimento cooperativo sovrastato da strutture societarie classiche che potrebbero avere al proprio interno soci rilevanti di diversa matrice. Sotto questo profilo si verificherà la capacità del movimento Cooperativo di far valere la propria forza contrattuale. Il rischio già sottolineato è quello dell’uscita volontaria di Bcc patrimonialmente forti e della necessità di assistere soggetti deboli. Con ogni probabilità, il mondo cooperativo non si attendeva l’introduzione della facoltà di trasformazione in s.p.a. che può svolgere una vera e propria funzione di crowding out indesiderata.

In secondo luogo, è palese la manifestazione di insofferenza verso soluzioni obbligate da parte di bcc che costantemente hanno cercato soluzioni individuali (o di diverso raggruppamento) alternative alle soluzioni centrali ispirate dal modello sorto già nel 1963 con la creazione di Icrrea. L’obiettivo della riforma giunge probabilmente in ritardo rispetto al momento ottimale; quello nel quale nel 1976 fu creata la soluzione del Credit Agricole e, nel 1972, quella di Rabobank. In questa occasione, 40 anni dopo, singole bcc appaiono comunque più forti e più autonome, nonché spesso accompagnate da accordi rilevanti con intermediari di qualità e di respiro internazionale. In terzo luogo, il Movimento si presenta al momento della riforma dopo alcune esperienze negative di società di servizi che non hanno realizzato i propri obiettivi e assorbito patrimonio, costituendo un precedente che ha determinato lo sviluppo ormai consolidato di alternative che, forse non casualmente, sono ispiratrici di soluzioni alternative al Gbc unico. Sotto un altro profilo, appare sconfitto o insufficiente vincitore il movimento stesso nella opportunità di costruire un’autoriforma che non si è concretizzata, come nel caso antecedente delle Banche Popolari.

Infine, un’ultima osservazione riguarda l’azione del Governo che ha un prodotto un testo compromissorio, con qualche incongruenza tecnica e che potrebbe essere ancora peggiorato qualora accogliesse modifiche suggerite da portatori di interessi non convergenti. Questo è il motivo predominante per cui si è cercato di proporre soluzioni alternative (certamente da approfondire oltre queste note), anche per evitare che il risultato di questo lento processo (che può durare anche cinque anni) sia “gattopardesco” e tolga comunque spazio ai principi della mutualità e della cooperazione.

Qui si può leggere l’analisi integrale del professor Santorsola.

luca lotti matteo renzi

Bcc, tutte le perplessità sulla riforma di Renzi e Lotti

Con le dovute cautele reclamate dall’esistenza di un decreto che costituirà base per la discussione, si propongono alcune perplessità e varianti anche alla luce delle reazioni già intervenute. In primo luogo viene messa in discussione la natura e la sussistenza del movimento cooperativo sovrastato da strutture societarie classiche che potrebbero avere al proprio interno soci rilevanti di diversa matrice. Sotto…

Matteo Renzi

Perché non si può essere troppo ottimisti sull'economia mondiale (e italiana)

Il position paper inviato dal Governo italiano ai partner europei è, sotto molti punti di vista, un anticipo del Documento di Economia e Finanza (DEF) che deve essere varato entro il 15 marzo. In effetti, dopo circa 60 anni dal Trattato di Roma ed oltre 25 anni dal Trattato di Maastricht, le politiche economiche italiane si intersecano in modo sempre…

Perché difendo la blu economy dagli assalti dei No Triv

Le grandi multinazionali dell’oil&gas hanno capito che aria tira in Italia e se ne stanno andando: è notizia di pochi giorni fa che la Shell ha deciso di non investire i 2 miliardi in precedenza previsti nello Jonio. Investiranno altrove, non importa dove, ma non più nel nostro paese. Poi a chi toccherà? Quando le multinazionali estere avranno levato le tende magari toccherà…

Fausto Bertinotti convertito sulla via di don Carròn?

C’è un insolito sodalizio che si sta facendo strada da qualche mese nel panorama religioso, culturale e politico italiano: quello tra l’ex leader di Rifondazione comunista e già presidente della Camera, Fausto Bertinotti (oggi alla guida della Fondazione Cercare Ancora), e il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, don Julian Carròn. Dialoghi pubblici, contatti e scambi privati, una evidente…

Stralcio della Stepchild adoption, vince la lingua madre

ansa: stralcio della stepchild adoption. vittoria dell'italiano, la lingua ... madre

Iran, cosa si gioca Rouhani nelle elezioni legislative

Quelle di venerdì 26 febbraio in Iran non sono semplici elezioni legislative. Si sceglieranno i membri del Maylis, il Parlamento iraniano, e dell’Assemblea degli Esperti, organizzazione di membri religiosi incaricata di scegliere il leader supremo in caso di mancanza o ritiro dell’attuale, Ali Khamenei. La rilevanza non è solo interna, ma globale, perché l’appuntamento elettorale misurerà il rapporto di forza tra…

Cosa penso del caso Berlusconi-Nsa

Non mi capacito della stravaganza italiana. Noto con sconcerto che con il passare delle ore, la notizia sulle illegali intercettazioni da parte del paese amico Usa nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, va scemando e scorre dai primi titoli verso il fondo delle quotidiani on line. Ricordo che solo qualche mese fa, per intercettazioni simili, Angela Merkel e…

M5S, scelgono i cittadini ma è premiato l'apparato

Gli utenti registrati al blog di Beppe Grillo avranno la possibilità di votare il candidato sindaco, nella giornata di oggi dalle 10 alle 19, per le città di Roma e Trieste. A Trieste, la partita è fra Paolo Menis e Paola Sabrina Sabia mentre a Roma la sfida si restringe sempre di più, dopo l'abbandono dell'attivista ventisettenne Annalisa Bernabei. La…

Berlusconi, Nsa e le spiate fra alleati. Parla il generale Jean

Ci sarebbero anche l'Italia e l'allora premier Silvio Berlusconi tra gli obiettivi sorvegliati dall'attività dell'Nsa che ha dato vita al caso scaturito dai documenti sottratti all'agenzia dalla talpa Edward Snowden. Stando a un'intercettazione top secret dell'ottobre 2011, che Wikileaks ha pubblicato assieme all'Espresso e a Repubblica, emergerebbe "una attività di monitoraggio e intercettazioni ai danni" dell'allora presidente del Consiglio "e del suo…

Masterplan per il Sud: CONFINDUSTRIA CGIL-CISL-UIL chiedono piani attuativi

Occorre una strategia condivisa con Governo e amministrazioni per sostegno a investimenti e occupazione Accelerare la definizione dei Piani attuativi del Masterplan per il Sud, favorendo la ripresa di investimenti ed occupazione; condividere un assetto stabile ed efficace della governance delle politiche di sviluppo con il contributo decisivo delle rappresentanze di impresa e lavoro; definire un disegno complessivo di rilancio…

×

Iscriviti alla newsletter