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E’ un politico senza etichette, un uomo dalla mente aperta che potrebbe dare continuità a ciò che di civilmente avanzato ha avviato Giuliano Pisapia”. Così il professor Umberto Veronesi si è schierato dalla parte di Giuseppe Sala, uno dei candidati alle primarie del centrosinistra a Milano che si terranno il prossimo 6 e 7 febbraio. E non è il solo, dalla parte dell’ex patron di Expo ci sono infatti una serie di nomi (dalla politica, all’imprenditoria al mondo dello spettacolo) che appoggiano il manager che in passato è stato anche city manager con il sindaco di centrodestra Letizia Moratti.

LA MILANO CHE CONTA
Dalle colonne del Corriere della Sera, Veronesi ha detto: “I milanesi sono produttivi, con una profonda visione etica del lavoro e un forte senso della giustizia sociale, dalla trasmissione del benessere alle generazioni future e con rispetto totale della civiltà, dei diritti, della tolleranza e della solidarietà. Secondo me Sala incarna anche questa visione rifiutando gli stereotipi e le etichette che tutti si affannano ad appiccicargli addosso”. Insomma, senza troppi giri di parole l’oncologo fa sapere che il suo voto sarà certamente per Sala. Tifa per mister Expo anche Marco Tronchetti Provera. La scelta non sorprende gli addetti ai lavori, Sala è stato infatti per anni un adepto della Pirelli prima e di Telecom Italia poi. In un’intervista a Radio 24, Tronchetti Provera ha detto: “Voterei certamente per lui. E’ una persona perbene, l’uomo giusto per la città”.

I SUPPORTERS POLITICI
Su Twitter anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e assiduo frequentato delle Leopolde renziane, si è detto felice della candidatura di Sala: “Giuseppe Sala in pista col centrosinistra è un’ottima notizia x Milano e x la Lombardia. Vai Beppe, buona campagna!”, ha cinguettato il marito di Cristina Parodi. Sempre dai “colleghi di partito”, Sala riceve appoggio e solidarietà. Umberto Ambrosoli, consigliere regionale di centrosinistra, in un’intervista al Corriere della Sera ha detto: “Ha dimostrato di saper portare al successo Expo, un’operazione in cui non si credeva. Ha capacità di realizzare, non dobbiamo fargli l’esame del sangue di sinistra”. A tessere le lodi del manager anche il ministro Pd Maurizio Martina che con Sala ha lavorato gomito a gomito in occasione dell’Esposizione Universale: “Sala è un’occasione per Milano. L’esperienza positiva fatta con Expo è stata un laboratorio straordinario per una sinistra moderna, che vuole affermare i valori democratici e progressisti nel tempo in cui siamo. Ho vissuto da vicino l’impegno di Sala, le sue battaglie e il lavoro enorme fatto pure sul piano dei valori per affermare anche dentro Expo la solidarietà, l’inclusione e l’innovazione”, ha detto il titolare del dicastero dell’Agricoltura. A sostenere Sala ci sono anche Piero Bassetti che per primo lo ha indicato come candidato, Lia Quartapelle, Bruno Tabacci, Ivan Scalfarotto, Enrico Marcora, fondatore del centro popolare lombardo. Tra gli assessori della giunta Pisapia, supporter di Sala, spiccano Cristina Tajani, assessore al Lavoro, e Pierfrancesco Maran, assessore alla viabilità e all’ambiente.

INTELLETTUALI E PERSONAGGI NOTI

Ad ingrossare le fila di sostenitori c’è il filosofo Salvatore Veca che già in occasione di Expo ha tessuto le lodi di Sala, e certamente non gli farà mancare il suo appoggio per le primarie ed eventualmente per le amministrative. L’attore Claudio Bisio, milanese doc e sempre attento alla politica, ha scoperto le carte dall’inizio sostenendo: “Se sta alle regole del gioco e vince le primarie, io voto Sala”. Anche lo chef Davide Oldani e l’ex calciatore Demetrio Albertini hanno speso parole di apprezzamento per Sala.

Tutti sostegni senza che ancora ci siano un programma: si vocifera che Sala lo presenterà a metà gennaio.

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