Il Guardian è entrato in possesso di un video che riprende gli uomini delle forze speciali americane ingaggiare uno scontro a fuoco a Tel Skof, in Iraq nei pressi di Mosul, con i miliziani dello Stato islamico. Nella battaglia è morto un Navy Seal, Charlie Keating, colpito molto probabilmente da un cecchino mentre stava per riprendere il suo veicolo, centrato…
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Telecom o Enel? Cosa pensa il governo del futuro di Metroweb
Tutto chiaro e ben poco in ordine sul futuro di Metroweb e sul piano Enel per la banda larga. O meglio, tutti gli attori si muovono (compresa Telecom Italia) ma chi e come realizzerà la fibra ottica, a partire da Metroweb e non solo, ancora non si sa. Il governo, a livello ufficiale, non si schiera e si tiene fuori…
Ma la Coalizione sociale di Landini è nata?
Miguel Gotor, esponente di punta della sinistra Pd, continua a tuonare contro il presunto ingresso nella maggioranza di Denis Verdini. Intervistato da Repubblica, ci ha spiegato per l'ennesima volta l'abietto progetto politico di Renzi: "Un asse neocentrista che rompa con la tradizione e la storia del centrosinistra". Evidentemente Gotor rimpiange i tempi in cui gli alleati dell'Ulivo si chiamavano Antonio…
A chi piace Donald Trump
Ora che l'incredibile s'è fatto realtà (secondo Vittorio Zucconi che se ne intende), ora che Donald Trump è il candidato repubblicano e può diventare presidente degli Stati Uniti, tutti si chiedono come è stato possibile. Chi segue Formiche.net sa bene che noi lo abbiamo sempre preso sul serio, ritenendo non solo possibile, ma probabile la sua vittoria. Non per il…
Lodi, Uggetti e l'ordinanza del gip che sembra un commentino politico
"Uggetti ha tradito l’alta funzione e l’incarico attribuitogli dai cittadini, gestendo la cosa pubblica in maniera del tutto arbitraria e prepotente, violando non solo le normative di settore, ma, prima ancora, il mandato politico, di tutela, perseguimento e attuazione del primario bene collettivo pubblico’’. Di che cosa si tratta? Forse di una dichiarazione, frettolosa e priva di stile, di un esponente…
Veneto Banca, come duellano i contendenti Stefano Ambrosini e Pierluigi Bolla
Stefano Ambrosini contro Pierluigi Bolla. Ovvero i soci contro il management uscente, i due schieramenti in campo nella guerra del Veneto che ha luogo al Palaexpo di Marghera il 5 maggio del 2016. BATOSTE VIA STAMPA Uno scontro senza esclusioni di colpi, alla vigilia di quella che sarà l’assemblea che eleggerà il cda del rinnovamento dell'istituto di Montebelluna. Da un lato…
Più contribuenti di così si muore
Contribuenti? Si, contribuenti. Cos'altro sono quelli che devono acquistare quanto viene prodotto, più di quel che serve per vivere, facendo il 60% del Pil? Beh, oltre il mero dato statistico, fanno ancor di più: attribuiscono valore alle merci, altrimenti svalutate; con l'acquisto le trasformano in ricchezza; con l'Iva pagata concorrono in parte a finanziare la spesa pubblica (18% Pil); consumandole,…
Turchia, ecco come e perché Erdogan silura Davutoglu
Che i rapporti tra Il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan - fondatore dell' AK Partı (AKP), il partito di Giustizia e Sviluppo al governo in Turchia dal 2002 - e il premier Ahmet Davutoğlu - leader del partito di cui sopra - non fossero idilliaci, era noto a tutti in Turchia. Ma che lo scontro precipitasse in così breve tempo…
Matteo Salvini, Erasmo da Rotterdam, la follia e le salvinate
“La storia la cambiano i folli”, ha scoperto nella sua autobiografia il segretario leghista Matteo Salvini, che ha perciò rinunciato ad un ogni remora, personale o politica, proponendosi come successore di Silvio Berlusconi. Un successore brusco, perché afferma il diritto di “togliere il pallino” all’ex presidente del Consiglio, non essendo più “il consenso popolare dalla sua parte”. Ed essendo Forza…



forza QRF/MEDEVAC, ossia di reazione rapida ed evacuazione medica, disposta per la presenza nei paraggi di un incontro tra comandanti statunitensi e curdi. In questo periodo ce ne sono diverse di queste riunioni, legate al fatto che Stati Uniti e alleati stanno organizzando la campagna che avrà come obiettivo riprendere il controllo di Mosul, roccaforte irachena del Califfato. La QRF americana è entrata in azione quando i curdi e la milizia assira che proteggeva il fronte locale con lo Stato islamico sono finiti sotto attacco (numeri da verificare: pare dai cento ai trecento bagdadisti, mortai, lanciarazzi, almeno cinque veicoli esplosivi blindati). I Navy Seals americani, con l’appoggio dell’aviazione e di alcuni elicotteri arrivati subito in zona (uno di questi, un Black Hawk con la croce medica), hanno impedito ai soldati del Califfato di rompere il fronte: la battaglia, secondo il racconto dei Peshmerga, è durata intensamente per almeno tre ore. Tutti baghdadisti sarebbero stati uccisi.
all’anglofonia, e parla proprio di Keating: è tuttavia un errore non comune, in quanto i Pesh conoscono gli occidentali e sapevano che le truppe arrivate erano americane, e le stesse hanno battuto il campo di battaglia in cerca di indizi successivamente (si vede nel video della Rudaw). La seconda: insieme ai cristiani assiri ci sono diversi combattenti volontari occidentali, e magari parlava di uno di questi, ma non è chiaro perché lo dovrebbero aver portato via un elicottero statunitense. La terza, il Peshmerga fa propaganda e racconta che insieme a loro c’erano forze occidentali per aumentare il ruolo della sua unità e del suo popolo (non sarebbe una novità). La quarta, quelle forze occidentali c’erano davvero: dalle prime ore dopo la battaglia sono circolate voci sul coinvolgimento anche di forze speciali inglesi e italiane. Restando a quest’ultima ipotesi: alcune Sof (inglesi e italiane?) potevano già trovarsi in zona, embedded con i combattenti locali nel ruolo di advisor tipico del contesto strategico e proprio per questa presenza gli americani sono subito intervenuti. Sia il ministero della Difesa italiano, sia il Pentagono successivamente, hanno smentito questo genere di ricostruzione: Warren ha detto che a combattere c’erano solo soldati statunitensi (ma è anche possibile che non sia autorizzato a parlare per conto di altri paesi).











