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C’è un rinnovato fermento al centro (letteralmente parlando) della scena politica italiana, dove negli ultimi tempi si registrano iniziative e fibrillazioni che – stando agli annunci – dovrebbero preludere alla nascita di un nuovo soggetto politico alternativo al Pd renziano, in rotta con l’esperienza di Area Popolare (Ncd-Udc). In quest’ottica, l’appuntamento dello scorso fine settimana a Orvieto potrebbe rappresentare un punto di svolta, come annunciato ieri a Formiche.net dal senatore Mario Mauro.

IL PATTO DI ORVIETO

Prende il nome dalla cittadina umbra che sabato e domenica scorsi ha ospitato il convegno “Uniti si vince” e per ora si limita ad essere un coordinamento tra movimenti e gruppi della stessa area politico-culturale. I promotori sono Ettore Bonalberti (Alef – Associazione Liberi e Forti), i senatori Carlo Giovanardi (Popolari Liberali), Mario Mauro (Popolari per l’Italia) e Gaetano Quagliariello (Idea) e il Cdu di Mario Tassone e Ivo Tarolli. Però il Patto di Orvieto non si vuole fermare a questo, punta più in alto, ossia alla creazione di una nuova forza politica che possa essere già scendere in campo alle amministrative 2016. L’ambizione messa nera su bianco a conclusione del convegno è infatti quella di divenire il punto di riferimento per tutti coloro “che sono interessati a sviluppare nel Paese la nascita di un soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, transnazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito a pieno titolo nel Ppe (da far tornare ai principi dei padri fondatori), alternativo al socialismo trasformista renziano, ai populismi estremi e alla sinistra post comunista”. Insomma, le definizioni non mancano ma una cosa è certa: “Entro la primavera prossima – scrivono i firmatari – si darà vita a un Nuovo Grande Soggetto Politico che si ponga come obiettivo di offrire un proprio contributo al riscatto della comunità italiana e internazionale: di favorire l’emergere di una nuova classe dirigente che, a partire dalle prossime elezioni amministrative, sappia raccogliere il testimone delle migliori tradizioni politico culturali della storia della Repubblica Italiana”.

NON SOLO ORVIETO: L’APPELLO AI POPOLARI ITALIANI

Il Patto di Orvieto è destinato poi a incontrarsi lungo la sua strada con l’Appello ai popolari italiani lanciato nel luglio scorso a Rovereto e che coinvolge diversi esponenti politici dell’area centrista, popolare e liberale. Tra questi gli ex parlamentari Ivo Tarolli, Luisa Santolini, Alessandro Forlani, Renzo Gubert, Mario Baccini, Mario Tassone, Potito Salatto e Publio Fiori. Pure l’ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni fa parte del progetto, così come Bonalberti e il senatore Mauro, tra i protagonisti della convention umbra.
I sottoscrittori dell’Appello si sono di recente incontrati nella sede di Italia Unica, dove a vestire i panni del padrone di casa c’era il coordinatore nazionale Lelio Alfonso, e lì hanno stilato il programma dei prossimi mesi, stringendo quindi un rapporto privilegiato con il movimento di Corrado Passera. E così si va dall’iniziativa organizzata il 21 novembre scorso a Torino dal presidente regionale Mcl, Mauro Carmagnola, alla convention di Orvieto conclusa ieri, fino all’evento in programma sabato 12 dicembre a Roma (Hotel Radisson Blu, via Turati 171) quando il Nuovo Cdu di Mario Tassone terrà la sua conferenza nazionale dal titolo “Dall’io al noi: sovranità e partecipazione della società”. L’ex deputata Udc Santolini è stata poi incaricata di coordinare un gruppo di lavoro per l’organizzazione di un Forum delle associazioni cattoliche da tenersi nei prossimi mesi a Perugia, dal quale fare scaturire ulteriori indicazioni per la nascita di una forza politica di centro e alternativa al Pd renziano, pronta a misurarsi alle urne nelle grandi città.

Ecco il Patto di Orvieto fra i centristi che guardano a destra

C’è un rinnovato fermento al centro (letteralmente parlando) della scena politica italiana, dove negli ultimi tempi si registrano iniziative e fibrillazioni che – stando agli annunci – dovrebbero preludere alla nascita di un nuovo soggetto politico alternativo al Pd renziano, in rotta con l’esperienza di Area Popolare (Ncd-Udc). In quest’ottica, l’appuntamento dello scorso fine settimana a Orvieto potrebbe rappresentare un punto di…

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