Skip to main content

Gli Stati Uniti si preparano ad annunciare la ripresa delle spedizioni di semiconduttori da parte di Nexperia Bv, azienda olandese con impianti in Cina, dopo l’intesa commerciale raggiunta tra Donald Trump e Xi Jinping durante il vertice di questa settimana. Secondo una fonte vicina al dossier, la decisione sarà illustrata in un fact sheet che la Casa Bianca pubblicherà a breve, come parte dell’accordo commerciale siglato dai due leader.

La mossa mira a ridurre le tensioni sulla catena globale dell’automotive, dove il blocco delle esportazioni da parte cinese aveva minacciato di paralizzare la produzione europea. Nelle ultime settimane, Pechino aveva impedito a Nexperia (un fornitore chiave di chip per auto ed elettronica di consumo) di esportare dai propri stabilimenti in Cina, in risposta alla decisione del governo olandese di assumere il controllo della società, di proprietà cinese, nell’ambito di un conflitto commerciale sempre più aspro tra Pechino e l’Occidente. Quest’interruzione aveva spinto i costruttori automobilistici di tutto il mondo a prepararsi a riduzioni o sospensioni della produzione. In Europa i fornitori di componenti per marchi come Volkswagen e Bmw avevano addirittura già rallentato i ritmi per evitare stop improvvisi, mentre negli Stati Uniti la principale associazione dei produttori di veicoli aveva avvertito che l’industria si trovava a “due-quattro settimane da un arresto delle linee”. Il Ceo di Ford Motor Co. aveva definito la crisi un “problema di settore” che richiedeva una soluzione politica. Soluzione politica che sembra essere, per il momento, arrivata.

Il nuovo quadro di riferimento per la ripresa delle spedizioni di chip sarà presentato nel documento che accompagnerà l’accordo Trump-Xi, raggiunto durante il vertice in Corea del Sud. Oltre a Nexperia, il patto prevede una serie di concessioni reciproche: la Cina ritarderà l’introduzione dei controlli sulle esportazioni di magneti alle terre rare e riprenderà gli acquisti di soia e altri prodotti agricoli americani; gli Stati Uniti, in cambio, dimezzeranno una tariffa legata al fentanil, sospenderanno un dazio del 100% su beni cinesi previsto per novembre e prolungheranno per un anno la moratoria su alcune tariffe reciproche.

Nata nel 2016, Nexperia è stata acquisita nel 2019 dal gruppo cinese Wingtech per 3,6 miliardi di dollari. A partire dal 2024, la tensione tra l’azienda e i governi occidentali è cresciuta: Washington ha inserito Wingtech nella lista delle restrizioni commerciali, mentre il governo olandese ha richiamato Nexperia sui rischi di sicurezza nazionale legati alla proprietà cinese. Nel giugno 2025, gli Stati Uniti avevano chiesto la rimozione del Ceo per evitare ulteriori sanzioni; a settembre, Nexperia è stata inserita nella Entity List americana, e il ministero olandese dell’Economia ha invocato la Goods Availability Act. A ottobre, un tribunale olandese ha disposto la rimozione del CEO, e Pechino ha risposto imponendo limiti alle esportazioni dei chip Nexperia. Il confronto si è inasprito ulteriormente nei giorni scorsi, quando la società ha sospeso le forniture al proprio impianto cinese a causa di disaccordi interni sulla gestione dello stabilimento. La crisi ha avuto ripercussioni dirette sulla produzione europea, data la centralità dei transistor e dei chip logici prodotti da Nexperia per l’automotive e l’elettronica.

La questione Nexperia riflette un capitolo più ampio della competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina, in cui Washington punta a limitare l’accesso di Pechino ai semiconduttori avanzati, mentre la Cina sfrutta il proprio dominio nelle terre rare come leva negoziale per condizionare la produzione globale di tecnologie ad alto valore aggiunto. La riapertura delle spedizioni di Nexperia rappresenta quindi un segnale di distensione, ma anche un fragile equilibrio tra le due superpotenze in una corsa per la supremazia tecnologica che resta tutt’altro che conclusa.

 

La tregua tra Xi e Trump raccoglie i primi frutti. Il caso Nexperia

La riapertura delle esportazioni di chip Nexperia, decisa dopo l’intesa Trump-Xi, segna un momento di tregua nella competizione tecnologica fra Stati Uniti e Cina. Una soluzione politica per disinnescare una crisi industriale che aveva messo in ginocchio l’automotive europeo

Come realizzare il pilastro europeo della Nato. I suggerimenti di Mayer

Libertà Eguale ha promosso a Livorno un convegno sulla Difesa Europea con esponenti riformisti del Pd. Si è ribadita la necessità di una difesa comune sul modello Nato. L’Europa deve superare la dipendenza da Usa e Russia. Gli aiuti all’Ucraina vanno inseriti in una strategia duratura. Obiettivo: costruire un vero “Pilastro europeo” della Nato. L’analisi di Mayer

Le nuove rotte nella bussola della politica estera italiana spiegate da Terzi

Italia ed Europa rilanciano la dimensione marittima come asse strategico. Il governo Meloni punta su connessioni globali sicure e sostenibili, con Imec e Piano Mattei che rafforzano il ruolo di Roma. In questa logica, Trieste diventa hub tra Mediterraneo e Indo-Pacifico e il Mediterraneo torna al centro dell’agenda euro-atlantica. La riflessione di Giulio Terzi di Sant’Agata

La guerra al narcotraffico non è solo il Venezuela. Il commento di D'Anna

Mentre i media americani titolano su probabili attacchi degli Stati Uniti al Venezuela, il tema della guerra ai narcotrafficanti e a quelli che la Casa Bianca definisce narco-stati sta diventando di giorno in giorno centrale nelle valutazioni politiche e strategiche non soltanto di Washington ma anche delle Nazioni Unite. L’analisi di Gianfranco D’Anna

80 anni dopo la bomba, il Giappone si interroga sul proprio futuro nucleare

Il conferimento del Premio Nobel per la Pace alla Nihon Hidankyo ha riacceso il dibattito interno in Giappone sul disarmo nucleare, rilanciando un movimento popolare che unisce generazioni diverse contro l’espansione militare e la dipendenza dall’ombrello atomico statunitense. L’opinione di Valori

Innovazione come fattore abilitante, non come dipendenza economica. L'opinione di Monti

Il nostro obiettivo, come sistema sociale, non può limitarsi a trovare condizioni che possano in qualche modo arginare condizioni di criticità. Dobbiamo piuttosto anticipare le potenziali innovazioni, per fare in modo che queste possano essere utili per il nostro Paese. in questo, la cultura, l’arte, la storia, i musei, la lettura, la scienza, e tutto ciò che di meraviglioso ha creato l’essere umano sinora, giocano un ruolo essenziale, dice Monti

Usa-Cina, chi ha vinto tra Trump e Xi? La lettura di Castellaneta

Dietro i toni trionfalistici di Washington e la calma apparente di Pechino, il vertice tra Donald Trump e Xi Jinping all’Apec di Seul ha prodotto più simboli che risultati. Una tregua commerciale utile a entrambi, ma che non cambia la natura strutturale della competizione tra le due potenze. Il commento dell’Ambasciatore Giovanni Castellaneta

Giubileo della Terra, per un nuovo umanesimo sostenibile

Il Giubileo della Terra rilancia l’appello di Papa Francesco per un umanesimo sostenibile e un’ecologia integrale. Con il “Filo verde”, scienza e fede si uniscono da Assisi a Roma per la cura del creato. Istituzioni e comunità riflettono su clima e giustizia ambientale, nel segno della responsabilità verso la casa comune. Il punto di Illomei

La riforma della giustizia supera la Repubblica dei pm-ayatollah. Il commento di Cazzola

Come gli ayatollah le procure si sentono custodi di un’etica pubblica che viene prima e va oltre le fattispecie di reato e che va difesa e imposta tramite l’applicazione del diritto penale. La separazione delle carriere è un passaggio obbligato, non solo per i suoi effetti sul processo, ma soprattutto perché la politica deve affrontare e vincere uno scontro di potere se vuole recuperare il ruolo che gli è stato sottratto. Il commento di Giuliano Cazzola

La cultura dell’auto d’epoca come patrimonio nazionale. Scrive Girelli

In Italia il motorismo storico è una vera e propria cultura, sostenuta da oltre 350.000 appassionati che fanno capo all’Automotoclub Storico Italiano. Le auto d’epoca rappresentano un patrimonio culturale, tecnico e sociale, oltre che economico, capace di muovere tre miliardi di Pil all’anno e di unire territori, generazioni e tradizioni. L’intervento di Giorgio Girelli, Ambasciatore di San Marino

×

Iscriviti alla newsletter