Skip to main content

Dall’estate 2016 Diego Piacentini, 55 anni, attuale vice presidente del colosso mondiale del commercio elettronico Amazon, sarà il commissario del governo per il digitale e l’innovazione. Agirà per conto del governo coordinando le politiche innovative: avrà un incarico biennale a titolo gratuito. L’arrivo di Piacentini, secondo i primi commenti, potrebbe a breve cambiare le sorti del nostro Paese, accelerando il processo di digitalizzazione, ma il suo non sarà un compito semplice. Un ulteriore passo verso tale direzione è stato compiuto oggi con la firma dell’accordo tra il ministero per lo Sviluppo economico e le Regioni al piano di investimenti del governo per la banda ultra larga che costituirà la prima Rete nazionale pubblica.

L’ANNUNCIO

La notizia è arrivata alle 22 di ieri sera da uno scambio su Twitter fra Jeff Bezos, Ceo e fondatore di Amazon, e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Signor primo ministro, siamo così orgogliosi di Diego. Meraviglioso per l’Italia”, ha scritto Bezos. “Grazie, sarà un piacere lavorare con lui. Venga in Italia così possiamo parlare di innovazione”, gli ha risposto Renzi.
Il manager italiano, che lascerà momentaneamente l’incarico di Seattle per dedicarsi all’Italia, lavora da 15 anni al vertice del colosso di Jeff Bezos. Prima di Amazon ha lavorato per Apple dove dirigeva le operazioni per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

LE PAROLE DI PIACENTINI

“È un modo per restituire qualcosa al Paese nel quale sono nato e ho vissuto per quarant’anni”, si legge in comunicato ufficiale pubblicato sul sito della sua azienda. “Farò il pendolare” tra Roma e Seattle, ha chiarito. “Viaggio comunque molto, quindi non sarà un grande cambiamento”. Piacentini, porterà con sé molte lezioni da Amazon: “La prima lezione è non dire: ‘non funzionerà mai’. La seconda è che tutto ruota attorno all’organizzarsi su grandi idee. E si può fare se si hanno i mattoni fondamentali: il pensiero innovativo, l’essere trasparenti e autocritici, dotati di visione a lungo termine senza l’ossessione dei risultati di breve periodo, e mettendo il cliente al primo posto. Questo è il motivo per cui le cose accadono davvero nella nostra impresa, perché i mattoni della filosofia di Amazon sono questi. Quindi non c’è bisogno di cambiare la cultura dell’azienda per far si che tutte queste nuove idee si verifichino”, si legge sul comunicato.

IL RUOLO

Paolo Barberis, consigliere per l’Innovazione del presidente del Consiglio, ha raccontato così la novità su Medium: “Diego Piacentini avrà il compito di potenziare un ecosistema digitale che è e deve rimanere decentralizzato, ma con un linguaggio e un sistema di funzionamento coerente. Non uniforme ma che parla in maniera coordinata la lingua del domani e proprio per questo necessita di una figura in grado di far convivere nel modo più efficiente possibile tutte le parti”.
Barberis ha spiegato che l’arrivo di Piacentini è “una scelta che il Governo ha a lungo preparato e che rappresenta un passo avanti fondamentale nel processo d’innovazione del Paese. Un percorso iniziato con il viaggio che abbiamo fatto nella Silicon Valley con il Presidente Matteo Renzi, un evento di cui oggi l’arrivo di Piacentini, previsto a partire dalla prossima estate, rappresenta uno dei frutti più importanti”.

Piacentini “non agirà sotto alcun ministero ma farà riferimento direttamente a Palazzo Chigi. A Palazzo Chigi il prossimo commissario per il digitale e l’innovazione avrà anche il suo ufficio”, si legge sul Corriere della Sera in cui si spiega che “da qui ad agosto ci sarà un decreto di nomina e nascerà una squadra dedicata al digitale”.

La sua figura non dovrebbe sovrapporsi a quella del Digital champion, ruolo di iniziativa europea attualmente ricoperto da Riccardo Luna: “Sono due ruoli diversi, io non sono commissario ma consigliere e digital champion, lavoreremo assieme piuttosto”, ha risposto Luna su Twitter a Paolo Madron, giornalista ed editore di Lettera 43.

I PRIMI COMMENTI

Per Luca De Biase, il compito di Piacentini non sarà facile neppure per uno come lui: “Sarà una sorta di manager del digitale, un nuovo tipo di commissario per la digitalizzazione. Porterà ordine e razionalità nella governance di questo settore. E dovrà imparare a inserirsi in un contesto la cui complessità è enorme, anche per uno come lui. Da anni è abituato a lavorare in un contesto nel quale la relazione tra obiettivi e strumenti è relativamente trasparente. Da agosto si troverà in un posto nel quale invece è labirintica”, si legge sul suo blog.

“Oggi serve un esperto di tecnologie che conosca la complessità della macchina pubblica. Altrimenti è un pesce fuor d’acqua”, ha scritto Alfonso Fuggetta, Ceo di Cefriel, su Facebook giudicando l’incarico “poco azzeccato”.

La sua sarà una sfida “monumentale”, ha commentato su Facebook Stefano Quintarelli, parlamentare dell’Intergruppo Innovazione. Ecco perché: “Di certo anche lui si troverà ad affrontare un mondo che è completamente diverso da una azienda, dove c’è la giustizia amministrativa, dove per fare una norma ci vogliono molti mesi e per metterla a terra molti altri ancora, dove il budget è decentralizzato e indipendente, dove per fare una gara d’appalto (che ha regole procedurali molto stringenti) ci si mettono mesi e poi ci sono gli immancabili ricorsi…”, ha scritto Quintarelli.

Sferzante il post sul blog di Umberto Rapetto su il fattoquotidiano.it: “Abbiamo un “Digital Champion”, un direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale e adesso, dato che non vogliamo farci mancare proprio nulla, un commissario governativo per la Digitalizzazione“, ha scritto Rapetto.

Solleva due questioni, invece, Raffaele Barberio, direttore di Key4biz. Prima questione: “Abbiamo bisogno di vittorie non degli annunci di nuovi condottieri o soldati di ventura che si dichiarano disponibili a guidare le truppe”. Seconda questione: “I problemi devono essere posti in mano alla politica, non in mano ai tecnici (di cui la politica non può e non deve fare a meno)”.

Cosa farà Diego Piacentini (Amazon) per il digitale in Italia?

Dall’estate 2016 Diego Piacentini, 55 anni, attuale vice presidente del colosso mondiale del commercio elettronico Amazon, sarà il commissario del governo per il digitale e l’innovazione. Agirà per conto del governo coordinando le politiche innovative: avrà un incarico biennale a titolo gratuito. L’arrivo di Piacentini, secondo i primi commenti, potrebbe a breve cambiare le sorti del nostro Paese, accelerando il processo…

beppe grillo, M5s, energia

Perché non amo Beppe Grillo

Non amo Beppe Grillo. Non mi divertiva nemmeno nei panni del comico, così come peraltro non mi diverte il 90% di chi fa il suo mestiere in Italia. Il fatto è che i De Filippo non ci sono più; e che, parafrasando Woody Allen, nemmeno il loro grande papà, Eduardo Scarpetta, si sente molto bene. Dobbiamo insomma accontentarci di Zalone…

Nato, i ministri lavorano a una risposta alla crisi umanitaria dei rifugiati

[caption id="attachment_474029" align="aligncenter" width="446"] Roberto Race[/caption] Da questo secondo giorno di ministeriale NATO, emerge in tutta la sua ampiezza ed eterogeneità la crisi internazionale alla quale assistiamo ormai quotidianamente. Il Segretario Generale si è soffermato, come ho anticipato ieri, sull’emergenza profughi che sta rapidamente mutando in forma e portata, rischiando di generare una vera e propria crisi nella crisi. L’Unione…

scuola

La qualità educativa della scuola digitale nelle scuole paritarie

Carissimi lettori, sono a condividere con Voi sempre cosi attenti alle tematiche della scuola un incontro dal titolo «La qualità educativa della scuola digitale nelle scuole paritarie». Questo importante appuntamento vuole essere l’occasione per favorire la realizzazione di una rete di collaborazione e confronto fra le scuole. Un incontro che si colloca all’interno del ricco programma di appuntamenti di formazione previsti…

Banco Popolare e Bpm, ecco il menu delle nozze

Tutto pronto (o quasi) per le nozze tra Banca Popolare di Milano (Bpm) e Banco Popolare (BP). Si fa sempre più vicina, infatti, la fusione tra le due banche. Si sancirebbe così la prima aggregazione a un anno di distanza dal decreto Renzi che ha imposto la trasformazione in società per azioni per i dieci istituti cooperativi più grandi. In…

Ecco come Merkel e Weidmann proteggono Deutsche Bank

Forte rimbalzo di Deutsche Bank a Francoforte. Dopo aver perso il 13% in due giorni (-39% da inizio anno), il titolo della principale banca tedesca ha chiuso la seduta di ieri con un rialzo del 10,2% a 14,58 euro, dopo essere arrivata a guadagnare nel corso delle contrattazioni circa il 17% (il maggior rialzo intraday fatto segnare dal marzo 2009).…

Cosa (non) succederà in Italia col virus Zika

Di Giovanni Maga

Il 1 febbraio 2016, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato l'epidemia del virus Zika in Centroamerica un’emergenza sanitaria pubblica internazionale (Pheic), ovvero un evento con serie conseguenze per la salute; inaspettato o inusuale; alto rischio di diffusione internazionale. Il virus si è spostato dall'Africa (dove circola almeno dagli anni '50 del XX secolo), prima in Asia negli anni '80…

Cosa fanno Usa, Russia e Turchia con i curdi siriani

Il territorio al nord della Siria confinante con la Turchia, e occupato dai curdi siriani, sta diventando il fulcro attorno a cui si snodano le dinamiche geopolitiche per procura che da sempre contraddistinguono la guerra civile siriana: coinvolti russi, americani, turchi, siriani, e ovviamente i curdi, per una fetta di terra, il Rojava, che rappresenta molto per tutti. In un…

Assicurazioni Generali, Il Sole 24 Ore ustiona Pellicioli su Greco

Di Federico Fornaro e Fernando Pineda

Dopo l'uscita, ancora in corso di mandato, dell'amministratore delegato delle Assicurazioni Generali Mario Greco, proseguono le indiscrezioni sui motivi della mossa. Mentre il cda del Leone ha stabilito che le deleghe dell'amministratore delegato passano ad interim al presidente Gabriele Galateri di Genola. Ora le indiscrezioni si arricchiscono di ulteriori tasselli che avvalorano le prime ipotesi su uno scontro per nulla…

RENATO BRUNETTA GIANFRANCO FINI

Prove tecniche di ritorno in campo per Gianfranco Fini

Fa un certo effetto guardare Renato Brunetta dialogare amabilmente con Gianfranco Fini. Ma nel caos che attanaglia il centrodestra nostrano succede anche questo. Era da tanto che non si vedeva un esponente di primo piano di Forza Italia interloquire con l’ex leader di An. L’occasione è un convegno organizzato dall’associazione finiana Liberadestra per raccogliere intorno a un tavolo tutte le…

×

Iscriviti alla newsletter