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Nuova vittoria elettorale per Nicolas Sarkozy nel secondo turno delle elezioni dipartimentali. A soli due anni dalla competizione presidenziale del 2017, l’ex presidente francese ha ottenuto ieri un ottimo risultato. Nonostante il partito Front National di Marine Le Pen non sia riuscito a conquistare neanche un dipartimento, esce mediaticamente meglio del Partito socialista del presidente in carica, François Hollande, che ieri ha perso 27 dipartimenti. Dei 40 milioni di elettori chiamati alle urne, circa la metà hanno votato.

“L’ALTERNANZA È INIZIATA”

Secondo l’agenzia France presse, l’Ump di Sarkozy ha vinto in 66 dipartimenti su 101, mentre la sinistra ha vinto soltanto in 33 dipartimenti. In un discorso pieno di ottimismo, la Le Pen ha detto che i risultati ottenuti alle urne “sono la base per le vittorie di domani”, in riferimento alle prossime presidenziali. Per il premier Manuel Valls, la vittoria della destra repubblicana è “incontestabile” e si spiega con “le divisioni all’interno della sinistra”. Sarkozy invece ha sottolineato che “mai una maggioranza aveva perso così tanti dipartimenti, mai il partito al potere vedeva concentrati nei suoi confronti tanta sfiducia e rifiuto. L’alternanza è iniziata e niente potrà fermarla”.

SVOLTA A DESTRA

Ma perché Sarkozy è tornato a vincere? In Francia ufficialmente sono vietati i sondaggi che analizzano le preferenze in base alla religione. Nonostante ciò, alcuni rapporti sostengono che circa l’86% dei sette milioni di musulmani che vivono in Francia avevano votato tre anni fa per Hollande. La sinistra si è sempre detta più aperta della destra su temi come l’immigrazione e l’Islam.

MATRIMONI GAY E DISCRIMINAZIONE

Ora però, secondo alcuni esperti, i musulmani francesi stanno voltando le spalle alla sinistra e votano per l’Ump. Tra i motivi principali analizzati dalla stampa francese c’è l’apparente incapacità del governo di far fronte alla crisi economica e al problema della disoccupazione. Inoltre, ci sono le posizioni della sinistra rispetto al matrimonio gay, respinto in Francia da una buona parte degli islamici praticanti.

Nel nuovo sostegno dei musulmani alla destra francese ha influito anche l’ambiente sempre più ostile verso la comunità islamica dopo la strage di Charlie Hebdo. Il governo non avrebbe condannato questo atteggiamento discriminatorio in modo netto.

FINE DI UN AMORE

Per Nagib Azergui, fondatore e presidente dell’Unione democratica dei musulmani francesi, un piccolo partito minoritario che è appena nato in Francia, “Valls rappresenta la fine della storia d’amore tra i musulmani e la sinistra”. L’organizzazione vuole la cancellazione della legge che proibisce l’uso del burqa in luoghi pubblici o di portare il velo nelle scuole.

VELO NELLE UNIVERSITÀ

Uno degli ultimi dibattiti politici in Francia riguarda l’uso del velo nelle università. Paradossalmente, a promuovere il divieto è stato proprio il partito di Sarkozy. Per questo molti musulmani hanno dato il loro voto all’Unione dei democratici indipendenti, il partito di Jean-Christoph Lagarde, che è a favore dell’uso del velo nelle università pubbliche francesi.

CANDIDATI ESTREMISTI

Non gode del minimo sostegno dei musulmani, invece, il Front National. Oltre ai discorsi generali contro l’immigrazione, il partito di Le Pen ha presentato, a detta di alcuni analisti, due candidati molto discutibili. Chantal Clamer, che ha detto che l’Islam e i maomettani sono “la peste bubbonica del XXI secolo” e Fabien Rouquette, che ha rimarcato: “Socialisti, comunisti e musulmani… suicidatevi”.

Francia, perché molti musulmani hanno votato Sarkozy

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