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Hanno bloccato la sede della Banca d’Italia a Venezia per protestare contro l’austerità. Passamontagna arcobaleno e impermeabili azzurri, un centinaio di attivisti dei centri sociali del nord-est hanno deciso di bloccare l’ingresso alla Banca d’Italia a Venezia, in previsione della manifestazione più ampia che si terrà il 18 marzo a Francoforte, quando verrà inaugurata la sua nuova sede.

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Foto: Davide Giacometti/Twitter

“Prima le persone poi le banche”, è il motto del movimento anti austerity, privo di confini geografici, che si misurerà con la piazza proprio il 18 marzo a Francoforte. “Da un lato, manifestiamo il rifiuto del rigore e dell’austerità della troika – si legge su Global Project nelle parole degli attivisti – dall’altro, desideriamo così ridisegnare l’Europa in una cornice inclusiva, realmente democratica e sociale, dal basso”.

IL VIDEO

La Banca d'Italia a Venezia bloccata dai no global anti austerità

Hanno bloccato la sede della Banca d'Italia a Venezia per protestare contro l'austerità. Passamontagna arcobaleno e impermeabili azzurri, un centinaio di attivisti dei centri sociali del nord-est hanno deciso di bloccare l'ingresso alla Banca d'Italia a Venezia, in previsione della manifestazione più ampia che si terrà il 18 marzo a Francoforte, quando verrà inaugurata la sua nuova sede. LE FOTO…

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Grazia all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'intervista di Andrea Secchi apparsa su Italia Oggi. Persidera, Cairo, DFree, H3G, Retecapri hanno una cosa in comune: rappresentano la totalità degli operatori di rete nazionali (oltre a Rai e Mediaset ed esclusa Europa 7, le cui attività hanno avuto un impasse) e tutti sono ospitati da Ei Towers, la società delle torri…

Colpire Pell per azzoppare il Papa?

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class, pubblichiamo l'articolo di Antonino D'Anna uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Lo schema sembra quello di Vatileaks: il cavallo (la Curia) si imbizzarrisce e butta a terra il cavaliere (il Papa). Ha funzionato, e bene, con Joseph Ratzinger; potrebbe funzionare anche con Jorge Mario Bergoglio. Non è difficile guardare ad uno scenario…

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