Skip to main content

È di nuovo caos nello Yemen. Un gruppo di ribelli islamici ha voltato le spalle ad al-Qaeda e prestato giuramento allo Stato islamico. La notizia è stata diffusa da un sito di monitoraggio del mondo jihadista, Site.

DA AL QAEDA ALL’ISIS

“Abbiamo deciso di rompere l’alleanza con lo sceicco, guerriero santo e autorità Al Zawahiri (…) Diamo la nostra lealtà al califfo Ibrahim bin Awad Al Baghdadi, lo ascoltiamo e obbediamo… Annunciamo la formazione di brigate specializzate a combattere a San’a e Dhamar”. Alcuni analisti sostengono che siano state proprio le milizie di quelle due province, fino ad ora appartenenti ad Al Qaeda nella penisola Arabica (Aqap), a passare ai drappi neri.

FUGA OCCIDENTALE

Così, com’era accaduto nel 1979 durante la Rivoluzione islamica in Iran, lo staff delle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Francia ha abbandonato lo Yemen per motivi di sicurezza. La decisione è stata giustificata con il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza degli ultimi giorni.

Membri delle milizie sciite Houthi hanno sequestrato tre veicoli utilizzati dal personale dell’ambasciata americana dall’aeroporto internazionale di San’a, subito dopo la sua partenza. La situazione politica nello Yemen è precipitata, dopo che il presidente e il governo si sono dimessi a gennaio e il movimento Houthi ha preso il controllo delle principali città.

COLPO DI STATO

La crisi nello Yemen si è intensificata con il quarto anniversario della rivolta popolare che ha spinto le dimissioni del presidente Ali Abdala Saleh dopo 33 anni al governo. Molti dei ribelli si sono sentiti delusi dalla transizione politica. Secondo un dossier dell’Ispi, l’avanzata militare degli Houthi verso la capitale Sana’a ha dato una forte accelerata al conflitto yemenita, provocando la caduta del secondo governo in quattro anni. Con richieste indipendentiste a sud, rivendicazioni clanico-tribali sunnite e il jihadismo legato ad Al Qaeda, lo Yemen è precipitato nel vortice delle crescenti tensioni inter-settarie.

CHI SONO I RIBELLI DI HOUTHI

Ma chi sono realmente i militanti del movimento Houthi? Conosciuti anche come Ansar Allah (Sostenitori di Allah), i ribelli appartengono a una parte dell’Islam sciita conosciuta come zaydi. Rappresentano un terzo della popolazione e sono stati al potere nello Yemen del Nord fino al 1962. Si chiamano “houthi” perché hanno preso il nome dal leader Hussein Badr al-Din al-Houthi. È stato lui a guidare la prima rivolta del gruppo nel 2004, quando hanno cercato di controllare la provincia di Saada per proteggere le tradizioni religiose e culturali minacciate dai sunniti islamisti. Nel 2004, Houthi è stato ucciso e la sua famiglia ha continuato la lotta.

Yemen, che cosa sta succedendo

È di nuovo caos nello Yemen. Un gruppo di ribelli islamici ha voltato le spalle ad al-Qaeda e prestato giuramento allo Stato islamico. La notizia è stata diffusa da un sito di monitoraggio del mondo jihadista, Site. DA AL QAEDA ALL’ISIS “Abbiamo deciso di rompere l’alleanza con lo sceicco, guerriero santo e autorità Al Zawahiri (...) Diamo la nostra lealtà…

Lampedusa, la lezione di Triton

Questo commento è stato pubblicato oggi da L'Arena di Verona, il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi Quanti morti ancora, se neanche gli ultimi trecento e trenta bastano per muovere e commuovere l’Europa? Quanti bambini dovranno di nuovo soccombere al freddo, e madri restare vittime della violenza e della fame, e uomini essere travolti dalle onde perché Bruxelles giri la testa…

L'Intelligence italiana e le nuove minacce del terzo millennio

Martedì 24 febbraio alle ore 18.30 presso la sala Auditorium dell'Ara Pacis a Roma, Agol, l'Associazione giovani opinion leader presieduta da Pierangelo Fabiano organizza l'incontro dal titolo "L'Intelligence italiana e le nuove minacce del terzo millennio". Ospite il senatore Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai servizi segreti.

Il Foglio, Giuliano Ferrara: i soldi pubblici ai giornali sono cosa buona e giusta

Rimuovere i contributi statali ai giornali e l’obbligo di pubblicare sulle testate cartacee avvisi, bandi, concorsi promossi dalle amministrazioni locali. Perché è giusto abrogare i fondi pubblici È il valore e l’obiettivo della proposta di legge promossa dal Movimento Cinque Stelle con la prima firma del parlamentare Giuseppe Brescia. Progetto che a giudizio dei rappresentanti penta-stellati consentirebbe il risparmio di 80…

La cornucopia della Fed arricchisce il Tesoro Usa

Chi dovesse aver dimenticato il senso e l’utilità pratica del Grande Accordo Monetario fra stato e banchieri che ha dato origine più di 300 anni fa alla prima banca centrale, in Inghilterra, dovrebbe leggere l’ultima comunicazione della Fed dove si dà conto del notevole profitto che la banca centrale americana ha trasferito al Tesoro Usa alla fine dell’anno appena trascorso.…

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Perché con idee alla Salvini non si governa. Parola di Cazzola

Pubblichiamo un estratto dell'intervista del quotidiano il Tempo a Giuliano Cazzola, che approfondisce il programma che Matteo Salvini ha esposto sul quotidiano Il Foglio Il primo punto che emerge è: meno Europa. Quasi a significare che il presupposto per riportare l'Italia verso lo sviluppo sia superare l'attuale assetto europeo di Ue a trazione tedesca. Il mio disaccordo con Matteo Salvini…

Vaticano, la bozza (che non c'è) della riforma della Curia

Non esiste nessuna bozza sulla curia che verrà, ma solo una immensa mole d’appunti. Alla vigilia del concistoro che si apre oggi nell’Aula Nuova del Sinodo, Padre Federico Lombardi fa chiarezza su ciò che è già disponibile sul tavolo del gruppo dei C9, i nove porporati che Francesco scelse un mese dopo l’elezione e ai quali ha dato il mandato…

Come cambia la cyber security negli Stati Uniti

Maggiore interazione tra pubblico e privato, information sharing, accentramento delle competenze cyber rispetto all’attuale organizzazione delle numerose agenzie di sicurezza nazionale, potenziamento della cooperazione con i Paesi alleati: sono queste le basi su cui è stato pensato ed entrerà in funzione il Cyber Threat Intelligence Integration Center, nuova unità dedicata ad affrontare la minaccia cyber negli Stati Uniti, nata sotto…

Ecco le tentazioni elettorali di Renzi (nella tonnara)

Magari avesse ragione Michele Arnese a immaginare o proporre d’immaginare la manina o soltanto una foto di Vladimir Putin sul comodino dietro l’incontro fra Silvio Berlusconi e il segretario leghista Matteo Salvini, dopo lo strappo intervenuto fra il leader di Forza Italia e l’altro Matteo. Cioè Renzi, il segretario del Pd e presidente del Consiglio che ha preferito lacerare il…

Tutte le tensioni fra Atene, Bruxelles, Berlino e Mosca

Il premier greco Alexis Tsipras, per il momento, si è imposto sulla scena europea con la forza di un ciclone: per i “falchi europei” rappresenta un pericoloso trascinatore di folle, per i cittadini insoddisfatti dell’Europa una sorta di “star” e per i socialisti europei un interessante “bottino di voti” da attirare nel gruppo parlamentare S&D (attualmente Syriza è nel gruppo…

×

Iscriviti alla newsletter