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Per lanciare la sfida al Partito democratico di Matteo Renzi e conquistare la leadership del mondo liberale-popolare, Corrado Passera ha allestito l’entourage che guiderà Italia Unica nei prossimi mesi.

Nella prima riunione della direzione nazionale successiva alla trasformazione del movimento in partito è stato prefigurato il nuovo organigramma con deleghe e responsabilità ben precise.

Ruolo di spicco per un giornalista

Coordinatore nazionale, politico e territoriale è Lelio Alfonso. Già vice-direttore della Gazzetta di Parma e direttore delle Relazioni istituzionali di Rcs, ha guidato dal 2006 al 2008 la comunicazione istituzionale e web della Presidenza del Consiglio. Ruolo analogo ha ricoperto in Italia Futura prima di candidarsi con Scelta Civica alle elezioni politiche del 2013. Nel 2006 ha scritto con Giulio Santagata il libro “La fabbrica del programma. Dieci anni di Ulivo verso il partito democratico”.

Nel ruolo di responsabile per il territorio il giornalista verrà affiancato da due professionisti. L’imprenditore Aniello Aliberti, creatore di un’azienda specializzata nella produzione di cablaggi elettrici per l’industria aerospaziale e di un gruppo leader nella fabbricazione di apparecchiature radiologiche mobili. Aliberti è membro della giunta esecutiva di Confindustria Bergamo e socio fondatore della Banca Credito Lombardo Veneto.

E l’avvocato esperto di contrattualistica Domenico Pannoli, già commissario in Basilicata della Fondazione Italia Futura. Fu in tale veste che, in occasione del tour elettorale di Luca di Montezemolo nel Mezzogiorno, parlò dei rappresentanti di Scelta Civica “come eccellenti espressioni del montismo ma assolutamente lontane da Italia Futura”.

La fucina di idee di Italia Unica

Responsabile del programma di Italia Unica è Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e curatore del primo commentario al codice di Deontologia e Privacy per avvocati e investigatori privati.

La gestione della tesoreria è stata attribuita al commercialista e revisore contabile Fabio Giliberti. Mentre il compito di guidare la raccolta fondi e l’auto-finanziamento viene assunto dalla fisica Tiziana dell’Orto. Attiva nella Commissione europea, la studiosa è stata responsabile Grandi Donatori in Unicef e Private Fundraising presso l’Accademia di Santa Cecilia.

Volti noti per la comunicazione

L’amore per il giornalismo politico e parlamentare ha guidato per anni l’attività di Carlo Fusi – responsabile media del partito di Passera – che ha percorso prima e seconda Repubblica analizzando i mille rivolgimenti della realtà partitica.

Una lunga esperienza al Messaggero, che è terminata proprio con l’incontro di Italia Unica e Corrado Passera: “Ho trovato una comunità calda ed accogliente, competenza, professionalità, passione, coinvolgimento. Ho trovato l’Italia che cercavo. Meglio di così…”

A capo della comunicazione sarà Giovanna Salza, compagna di Passera. La manager Salza vanta esperienze nel settore in aziende come AirOne, Poste Italiane, Sace e Burson Marsteller.

New entry dalla politica

Un ruolo rilevante nel rapporto con gli enti locali verrà ricoperto dal Fabio Evangelisti. Formatosi nel Partito comunista italiano, entra in Parlamento nel 1992 con il Pds ed è riconfermato nel voto del 1994 e 1996 conquistando il collegio uninominale Massa-Versilia per i Progressisti. Resta fermo una legislatura e ritorna a Montecitorio nelle elezioni del 2006 e 2008 con l’Italia dei Valori, di cui diventa segretario in Toscana. Nel novembre 2012 abbandona la formazione fondata da Antonio Di Pietro.

Evangelisti ha motivato con queste parole la scelta di aderire a una formazione di centro-destra: “Veramente adesso più a destra di Renzi non c’è nessuno”.

Fa ingresso nello staff dirigenziale di Italia Unica un’altra reduce dell’avventura con l’IdV. È Silvana Mura, ex tesoriera e segretaria emiliana dell’Italia dei valori che ha rappresentato in Parlamento fino al 2013, fedelissima dell’ex magistrato, assessore a Bologna nella giunta guidata da Sergio Cofferati.

Un panorama variegato nel terreno economico

La compagine organizzativa del partito è arricchita da una “squadra programmatica nazionale” articolata in tavoli tematici.

Nel gruppo Politiche economiche spicca Riccardo Puglisi, professore di Economia politica e Scienza delle finanze all’Università di Pavia animato da profonde convinzioni liberali-liberiste. Molto attivo su Twitter con cinguettii ficcanti, è commentatore del Corriere della Sera. E nelle pagine del principale quotidiano nazionale ha più volte invocato trasparenza sui rapporti messi a punto da Carlo Cottarelli riguardo la revisione della spesa pubblica. Testi ai quali ha collaborato, come quello sulla Rai.

Alla stessa area partecipa Massimo Brambilla, manager di una società di consulenza per la crescita internazionale delle imprese e le privatizzazioni delle multi-utility locali. Recentemente ha scritto sul sito di Italia Unica un intervento in cui ha criticato l’ingresso del colosso pubblico cinese di State Grid in Cdp Reti – Snam e Terna – controllata da Cassa depositi e prestiti.

Figura di rilievo presente nel Tavolo lavoro e previdenza è Francesco Micheli, uscito lo scorso maggio da Intesa Sanpaolo ove rivestiva il compito di Chief Operating Officer con deleghe su organizzazione, personale e acquisti, per un periodo poi all’Abi, l’associazione bancaria presieduta da Antonio Patuelli.

Una squadra per la rivoluzione della scuola

Coordinatore del comparto scuola, università e formazione, sport e politiche giovanili è Alessandro Rimassa. Direttore della Scuola di Management e Comunicazione dell’Istituto europeo di design, consulente d’innovazione, curatore di rubriche su Donna Moderna e Huffington Post, è autore del bestsellerGenerazione 1000 Euro”.

Lo scrittore giudica profondamente sbagliato il disegno di legge governativo sulla riforma della scuola: “L’esecutivo vuole destinare 3 miliardi all’anno a una maxi-assunzione di precari, in gran parte senza concorso. Una scelta che non premia il merito e taglia le gambe a migliaia di bravi docenti”.

L’educazione del futuro” prospettata da Italia Unica passa per la riduzione da 13 a 12 degli anni richiesti per raggiungere il diploma, per scuole materne e elementari a tempo pieno per tutti, per l’aumento da 10 a 12 anni dell’obbligo formativo.

Prevede un’autentica parità tra istituti statali e paritari, una genuina autonomia e trasparenza per la libera scelta delle realtà migliori, il rafforzamento della formazione tecnica e professionale integrata con il mondo del lavoro.

Promuove la valorizzazione degli studenti meritevoli e dei professori capaci, l’alleanza tra sport e scuola, la messa in sicurezza di tutti gli edifici educativi, l’insegnamento innovativo dell’educazione civica e dell’inglese.

Un progetto di ricostruzione e rinnovamento che ha visto il contributo di studiosi e accademici. Tra i quali Ezio Bussoletti, professore di Fisica e Tecnologie Spaziali, Energia e Ambiente, con una recente militanza in Fermare il declino.

Un federalista per ripensare lo Stato

Animatore del gruppo riforme istituzionali è l’insegnante di Italiano Diego Bottacin. Una formazione ecologista, ha ricoperto il ruolo di primo cittadino di Mogliano Veneto tra il 1992 e il 2005. Consigliere regionale per la Margherita e per il Partito democratico, ha aderito al Movimento dei sindaci del Nord-Est con Massimo Cacciari e Giorgio Lago. “Federalista, autonomista e centrista”, ha abbandonato il Pd nel 2010 ritenendolo troppo sbilanciato a sinistra. E ha creato la formazione “Verso Nord”.

A gestire l’area concernente la Pubblica amministrazione è l’avvocato Alessandro Garassini. Fra il 1995 e il 2005 presidente della provincia di Savona con un’alleanza di centro-destra, ha bocciato “il bipartitismo Partito democratico-Forza Italia, ormai trasformato in regime a partito unico contro cui è necessario resistere, resistere, resistere”.

Tavolo fondamentale è infine quello dedicato al rilievo dell’Italia in Europa. La coordinatrice è Emanuela Farris, consigliere per gli Affari comunitari e internazionali della Presidenza del Consiglio. Già ai vertici degli uffici del Partito popolare europeo, riveste il ruolo di vice-segretario esecutivo dell’Internazionale di Centro.

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