Skip to main content

Maurizio Landini ha chiarito: non vuole entrare in politica, non vuole candidarsi alle elezioni, non vuole fondare un partito. Vuole invece costruire una “coalizione sociale” alternativa al renzismo, che superi i tradizionali confini della rappresentanza sindacale.

L’affermazione è piuttosto criptica. Allude alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna? Ma, sia pure nati dal basso, si tratta pur sempre di due partiti politici che sono scesi in campo per il governo del proprio Paese. In attesa che il segretario della Fiom ci spieghi meglio a cosa pensa, un fatto è certo: quando la scelta di un antagonismo radicale finisce col negare pregiudizialmente qualsiasi legittimità all’interlocutore (in questo caso al premier), magari perché viene considerato tendenzialmente dispotico, il conflitto sociale rischia di caricarsi di significati impropri e di finalità fuorvianti. E si espone ineluttabilmente alle incursioni di quella politica che si dice di voler tenere fuori dalla porta.

Forse Landini ritiene di poter condizionare programma e forme del processo di costruzione di un nuovo soggetto a sinistra del Pd, magari gettando nella mischia le truppe della Cgil. Ma, prima deve essere eletto comandante di queste truppe (credo senza il consenso di Susanna Camusso), poi non si capisce perché il progetto su cui è naufragato Sergio Cofferati dovrebbe riservare a lui una sorte più favorevole.

Piuttosto che vagheggiare “coalizioni sociali” maggioritarie, probabilmente sarebbe più utile che Landini si preoccupasse di quanto sta accadendo alla sua organizzazione. Mi riferisco allo sciopero contro gli straordinari proclamato dalla Fiom di Pomigliano, a cui hanno aderito solo cinque lavoratori. In altri nove stabilimenti Fca si sono rinnovate le rappresentanze sindacali aziendali. Su 15 mila lavoratori aventi diritto, 13.500 (l’86 per cento) hanno votato per i sindacati firmatari del sistema di relazioni industriali voluto da Sergio Marchionne.

Non avendolo sottoscritto, i metalmeccanici della Cgil eleggeranno successivamente i propri rappresentanti. Bene, ammettiamo pure che tutti i lavoratori che non hanno votato siano simpatizzanti o tesserati della Fiom: con il suo 14 per cento, quest’ultima costituirebbe l’organizzazione sindacale di gran lunga minoritaria all’interno del gruppo.

Questi sono i dati. Nel frattempo, Landini (Camusso, ormai, è diventata una sua sbiadita controfigura) resta uno dei personaggi più coccolati dal circo mediatico e dai vari Vendola, Civati e Fassina. Sono i misteri della “società dello spettacolo”.

Ecco le fragorose sconfitte del baldanzoso Landini

Maurizio Landini ha chiarito: non vuole entrare in politica, non vuole candidarsi alle elezioni, non vuole fondare un partito. Vuole invece costruire una "coalizione sociale" alternativa al renzismo, che superi i tradizionali confini della rappresentanza sindacale. L'affermazione è piuttosto criptica. Allude alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna? Ma, sia pure nati dal basso, si tratta…

Heidegger il nazista: Corsera batte Repubblica

L'uno, il Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli, a dare conto degli inquietanti enunciati dei Quaderni neri - alle prime 1300 pagine per gli anni 1931-1941 stanno per aggiungersene altre 560 e ulteriori altrettante rivelazioni per il periodo 1942-1948, con il nuovo volume curato da Peter Trawny - di Martin Heidegger, il sommo filosofo tedesco, già fondamentalista cattolico, antisemita,…

Ansaldo, ecco cosa ha comprato Hitachi da Finmeccanica

Nel giro di poche ore arriverà in casa Finmeccanica, se non è già arrivata, l'offerta vincolante del colosso giapponese Hitachi sul dossier Ansaldo. Se finora un'offerta vincolante su Ansaldo Breda era giunta dal gruppo cinese Insigma, fonti finanziarie milanesi assicurano a Formiche.net che è in arrivo ai vertici della società di Piazza Monte Grappa guidata dall'ad, Mauro Moretti, l'offerta vincolante…

Hermès prudente: tre opening nel 2015

Hermès, uno dei gruppi con la maggiore crescita e redditività nel 2014, detta la linea della prudenza in termini di punti vendita: nel 2015 aprirà soltanto tre boutique. Secondo quanto riportato da Italia Oggi, l'ad della maison francese Axel Dumas, in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro, ha spiegato che il Vecchio Continente sarà al centro della strategia aziendale di questo esercizio. Per…

Casa, piano piano torna il Piano

Poiché noi italiani siamo fissati con la casa, anzi La Casa, capirete perché compulso con frequenza regolare le statistiche sull’andamento dei corsi immobiliari e delle compravendite uscendone, ogni volta, depresso. Per farvela breve: il mattone italiano si sta sgretolando poco alla volta, suscitando ansie e preoccupazioni ovunque: nel settore delle costruzioni, franato inesorabilmente, provocando buona parte della crescita della disoccupazione…

Grandi opere, lo sapete che Cantone propone il dibattito pubblico alla francese?

Nel disegno di legge delega che porterà al nuovo codice degli appalti non ce n’è traccia, ma questa potrebbe essere comunque la volta buona per introdurre il débat public anche in Italia. Si moltiplicano infatti gli interventi a favore di questa procedura nata in Francia con la legge Barnier del 1995. Ultimo ma solo in ordine temporale il presidente dell’Autorità…

Dietro le sbarre

Per Leopardi fu la siepe. Per Youssef – leggo dallo studio condotto da Giulia Ottaviano – che si trova recluso nel carcere delle Vallette a Torino, scrivere da recluso, scrivere da immigrato, in quella condizione di “ristretti orizzonti”, potendo saldare un pensiero al successivo dando ordine al tempo che pare non finire mai, dando spazio all’immaginazione che passa attraverso le…

Oscar 2015, che cosa mi disse Alejandro González Iñárritu

Da quando, nel 2000, Alejandro González Iñárritu presentò il suo primo film Amores perros, era possibile intuire che sarebbe diventato un nome di successo. Sono passati 15 anni e in un colpo solo il regista messicano nato a Città del Messico ha vinto quattro Oscar con il film Birdman (2015). La sua ultima produzione cinematografica ha vinto le statuette più pregiate: migliore film,…

Le scivolate di Laura Boldrini su Renzi e Jobs Act

Anche se Matteo Renzi, blindato nella sua certezza di durare sino alla fine della legislatura, ha voluto sottrarsi personalmente alla polemica, lasciandola sviluppare da amici e colleghi di governo e di partito come il sottosegretario Graziano Delrio e i vice segretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, al presidente della Repubblica non può essere sfuggito il clamoroso attacco sferrato al presidente…

Grecia, tutti i nodi finanziari ancora da sciogliere tra Tsipras e Merkel

Venerdì è stato raggiunto un accordo fra la Grecia e l’Eurogruppo per fornire al Paese ulteriori aiuti finanziari. L’INTESA IN FIERI L’accordo è basato sull’estensione del programma corrente, e lo sblocco dei fondi (che avverrà nel corso dei prossimi quattro mesi, è comunque vincolato al completamento del riesame da parte delle “istituzioni” (il nuovo termine indicare Commissione Europea, BCE e FMI), che avverrà entro il mese…

×

Iscriviti alla newsletter