È proprio sulla generazione di un triangolo virtuoso tra meritocrazia, produttività e formazione che si gioca il presente e il futuro della nostra Pa, che può così tornare ad essere un’infrastruttura chiave per il Paese. Forse sarebbe il caso, in questo quadro, che si accendessero di più i fari dell’opinione pubblica su questo processo di rinnovamento, di fatto avviato e in corso, che può offrire nuove chance all’intero Paese. Il commento di Luigi Tivelli
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Vi racconto un popolo di sonnambuli impauriti. Parla Valerii (Censis)
Nel 2050 l’Italia avrà otto milioni di persone in età da lavoro in meno rispetto a oggi. Le ripercussioni sul mercato di questo fenomeno saranno devastanti: sia sotto il profilo della sostenibilità della spesa pubblica, sia dal punto di vista della competitività del nostro sistema produttivo. Gli italiani appaiono come una massa di sonnambuli: insipienti e rassegnati ad aspirazioni minori. Conversazione con il direttore generale del Censis, Massimiliano Valerii
Tutte le contraddizioni sulla riforma dell’industria della difesa europea. L’analisi di Del Monte
Se non si semplifica la normativa sulle esportazioni di materiali d’armamento – ed in Italia, per fortuna, se ne sta parlando – non si può riformare la politica industriale di settore nel suo complesso. Filippo del Monte (Gepolitica.info) analizza le iniziative per riformare l’industria militare dell’Ue
Come siamo finiti in agonia. Malgieri legge i numeri del Censis
Chi ha diritto di parola in Italia, soprattutto attraverso i talk show, ci racconta una favola ben diversa, ci fa vedere una nazione che non esiste. E vorrebbe quasi convincerci che tutto va bene. Non è così purtroppo e sembra proprio che nessuno abbia una ricetta per invertire la rotta se perfino la Chiesa vive uno dei momenti più problematici della sua storia. A cosa aggrapparsi? La riflessione di Gennaro Malgieri
Cosa dovrebbe fare l'Europa sul clima? Cop28 raccontata da Ecfr
Gli esperti dell’Ecfr commentano il ruolo che l’Europa potrebbe giocare all’interno della Cop28 e dei temi che stanno emergendo, dalla competizione tra potenze al rapporto con il Global South, a quelli che riguardano l’energia e soprattutto alle necessità legate agli effetti stessi dei cambiamenti climatici (siccità, food security, fenomeni parossistici)
Cop28, il multilateralismo che non funziona. Ecco perché secondo Clini
Il meccanismo della Cop ha dimostrato di non essere in grado di assicurare impegni vincolanti e facilmente monitorabili. L’esperienza del Protocollo di Kyoto prima, e del Paris Agreement poi, danno evidenza ai ritardi e alle contraddizioni nell’attuazione di impegni che dovevano essere vincolanti. Corrado Clini, già ministro dell’Ambiente, suggerisce un “pacchetto” di riforme del meccanismo della Cop che potrebbe essere portato sul tavolo del G7 e del G20
Covip, Inail, Inps, Istat. Perché il governo ha l'onere di scegliere. La versione di Mastrapasqua
L’onore del governo è anche un onere; e i tempi da rispettare per dare certezza agli italiani e alle istituzioni fa parte di un impegno sancito ogni volta che con il voto si indica chi governa. Il voto del settembre 2022 ha indicato una chiara maggioranza politica, chiamata a onori e oneri da rispettare. Il commento di Antonio Mastrapasqua
La porti "bacioni" a Firenze. Salvini e l’internazionale sovranista
L’ultimo sondaggio pubblicato giovedì scorso da Europe Elects racconta che Identità e democrazia – il gruppo dell’Europarlamento a cui appartiene il Carroccio – veleggia a quota 87 seggi contro i 60 attualmente occupati a Strasburgo: è il miglior risultato nella serie storica della rilevazione. Ma a Firenze domani alla kermesse leghista andranno solo le seconde file…
Tra disagio democratico e dipendenza digitale. Morcellini analizza il valore della scuola
Nel cluster di accademici e ricercatori sulla marginalità educativa si profila una novità, e riguarda la scelta, sempre più chiara negli ultimi anni, di aggiungere finalmente alla definizione di povertà formativa l’aggettivo “digitale”. Nell’ultimo decennio il nodo più scottante è la possibile anticipazione dei rischi di esclusione, ma anche di saturazione, che precedono l’ingresso a scuola. L’analisi di Mario Morcellini, professore emerito presso la Sapienza Università di Roma
Perché l’investimento di JP Morgan in Indra cambia la difesa spagnola (e non solo?)
Con l’acquisizione del 10% delle quote di partecipazione, JP Morgan diventa il secondo azionista della spagnola Indra. Un passo importante che potrebbe determinare la crescita della multinazionale e dell’industria della Difesa di Madrid