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Tra pochi giorni (16-17 ottobre) a Milano si svolgerà l’evento più importante dell’intera presidenza italiana dell’Ue: il decimo vertice Europa-Asia a livello di capi di stato e di governo (Asem 10). Un’occasione d’oro per il ministro degli esteri italiano, Federica Mogherini, che dopo poche settimane si insedierà a capo della politica estera dell’Ue. Infatti, i membri che partecipano al summit sono gli attori principali del mondo emerso ed emergente. Oltre al Giappone e l’India, con la quale sarebbe occasione ghiotta trovare una via d’uscita dal pasticcio Marò, gli ospiti sui quali concentrare molte attenzioni sono i due presidenti chiave dell’Eurasia, Vladimir Putin (Russia) e Xi Jinping (China). Dopo le incoraggianti dichiarazioni del nuovo segretario generale della Nato, Jens Stoltemberg, in merito al rilancio del consiglio Nato-Russia – un significativo cambio dei toni che in qualche modo deve essere stato concordato con Barack Obama – la Germania ha lavorato alacremente dietro le quinte per ricucire le relazioni con la Russia.

Il cambio di rotta degli Usa rispetto alla Russia è stato indicato al più alto livello con le dichiarazioni del vice presidente Joe Biden che ha ammesso che l’amministrazione ha “costretto gli europei a imporre sanzioni alla Russia”. Finanche la falca neocon del dipartimento di stato, Victoria Nuland, ha dichiarato che “quando gli accordi di Minsk (ndr sull’Ucraina) saranno completamente eseguiti e rispettati si potrà procedere ad un ritiro delle sanzioni alla Russia”. D’altra parte, il parlamento ucraino ha da poco votato a favore della concessione di una sostanziale autonomia per le regioni orientali a maggioranza russa o russofona. Inoltre, il prossimo 26 ottobre si svolgeranno le elezioni legislative in Ucraina (ndr non si voterà nelle regioni orientali) che in tutta probabilità daranno la maggioranza al partito dell’attuale presidente, Poroshenko.

Tutto questo è un’occasione unica, irripetibile, perché la nostra Federica Mogherini dimostri le sue capacità politiche e diplomatiche. Su un piatto d’oro le è servita l’opportunità per tracciare le linee di un “concetto strategico per l’Ue”.

Il governo italiano, e il nostro presidente della Repubblica che ospiterà a cena gli invitati, dovrebbe evitare di perdere questa occasione per rilanciare l’interesse nazionale in chiave europea. Gli Usa non partecipano direttamente al summit. Quindi è il momento di lanciare una linea strategica di emancipazione dagli interessi americani, ponendo l’Italia come interlocutore ponte tra Occidente e Eurasia e Asia.

Coraggio, dunque! Che questa opportunità non sia sprecata!

Putin e Xi a cena con Napolitano

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