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La Convention “ICT Proposers’ Day” organizzata dalla Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea e dalla Commissione Europea, in collaborazione con la Regione Toscana, il Comune di Firenze e l’Università degli Studi di Firenze, che si è tenuta nel capoluogo toscano il 9 e il 10 ottobre, ha promosso nel quadro del programma Horizon 2020 e del Work Programme 2015 la ricerca e lo sviluppo in campo tecnologico.

Come sottolineato sul sito web realizzato per l’evento, l’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di offrire “un’eccezionale opportunità per consolidare partnership di qualità collegando tra loro mondo accademico, istituti di ricerca, settore industriale, PMI e attori governativi provenienti da tutta Europa”. In particolare l’occasione, unica nel suo genere, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di presentare proposte concrete nelle Call ICT 2015 di Horizon 2020. L’incontro ha evidenziato la “proiezione internazionale” del programma europeo con ricadute soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in particolare Africa Sub-Sahariana e Asia.

I Paesi coinvolti (europei ed extra europei) hanno presentato progetti “Health” sviluppati in “joint-venture” con l’obiettivo di realizzare, anche attraverso la formazione a distanza (E-Learning), un sistema sanitario efficiente in realtà rurali contraddistinte da un “health-divide” causa di costi elevati e mancanza di know-how specialistico. Le tecnologie informatiche, secondo gli ideatori, in questo senso concorrono non solo ad abbattere i muri della discriminazione sanitaria (gli strumenti devono essere facilmente accessibili a tutti), ma allo stesso tempo diventano eco-sostenibili e “on the cheap” ovvero a buon mercato, garantendo quindi un abbattimento dei costi di produzione e di acquisto.

È sorprendente constatare come, ad esempio, la tecnologia a basso costo dei “led” applicata a semplici dispositivi, sia efficace nella riabilitazione di pazienti sottoposti a interventi chirurgici, così come possa servire ad incentivare la socializzazione tra bambini includendo anche quelli disabili, condannati altrimenti alla segregazione. Obiettivo centrale delle ICT è stato quello di potenziare la cyber-security attraverso la partnership tra vari settori disciplinari e professionali (ad esempio ingegneri informatici ed esperti di sicurezza informatica) per conciliare le necessarie attività di espansione tecnologica con una maggiore sicurezza informatica. Difatti, la sicurezza cibernetica deve essere in grado di garantire la privacy dei pazienti, così come la sicurezza degli strumenti medici “Internet-based”.

Deve facilitare inoltre, le diagnosi a distanza ed essere un utile strumento per la massima diffusione delle scoperte scientifiche sulle varie patologie. In conclusione in due giorni Firenze è stata il centro del “futuro prossimo”. Se l’Italia comprenderà il potenziale della R&D (Ricerca e Sviluppo) a breve e medio periodo, potrà giocare un ruolo del tutto primario, altrimenti sarà chiamata a farsi da parte come una locandiera che offre ospitalità senza interagire con gli “avventori”.

L'Ict europea si riunisce a Firenze

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