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Matteo Salvini ha rifatto la Lega in quattro e quattr’otto, Giorgia Meloni invece nonostante il simbolo di An ha floppato a destra. Dove va la nave dei Fratelli d’Italia dopo la batosta elettorale alle europee che non ha consentito loro di raggiungere il minimo del 4%?

E all’orizzonte si scorge comunque una spasmodica ricerca di uno Tsipras di destra oltre le ferite/accuse in seno alla Fondazione di An che fanno ancora male, al pari di primarie all’italiana.

FLOP
Fratelli d’Italia – An non centra dunque l’obiettivo della soglia minima del 4% e dice addio alla possibilità di mandare a Bruxelles almeno un candidato. Troppo distanti le percentuali che, se al sud hanno fatto superare il 4,5% come in Puglia, al nord e nelle isole non hanno per nulla soddisfatto. Nella circoscrizione nord ovest Fdi si ferma al 3,1% mentre al nord est al 3,07. Bene al centro con il 4,58 e al sud con il 4,15. Male alle isole con il 3,30. Non ha pagato lo slogan “io voto italiano”, al pari della manifestazione su tutto il territorio nazionale che ha fatto srotolare un tricolore dinanzi ad un monumento significativo. Ma soprattutto non è riuscita l’unione delle destre tramite il simbolo di An su cui pesano le liti furibonde della Fondazione di An e la campagna di sfondamento al nord, dove le pulsioni anti euro sono state intercettate tout court dall’originale. Quel Matteo Salvini che in pochissimi mesi ha rimesso in piedi la Lega nord, portandola da poco più del 2%, quando la parabola di Bossi era ormai ai minimi termini, al 6,16.

LEGA SU E AN?
Al nord ovest guadagna l’11,7%, al nord est quasi il 10%, al centro solo il 2,14% e alle isole e al sud rispettivamente lo 0,99 e lo 0,75%. Ma il ragionamento che in queste ore sta prendendo piede a destra è come si è fatto fruttare il patrimonio del simbolo di An, considerato un brand trainante.

ADDIO AN?
“L’arroganza di Fdi è riuscita a distruggere un potenziale del 7%”, ragiona con Formiche.net Arnaldo Ferrari Nasi, direttore dello studio di ricerche Ferrari Nasi & Associati (FN&A), secondo cui il flop di Meloni e La Russa era nell’aria. Ai tempi del Movimentoxlalleanzanazionale (lo scorso ottobre) aveva svolto un sondaggio con risultati sorprendenti: aveva chiesto in quanti avrebbero votato una nuova destra sotto il simbolo di An, ottenendo il 6,2%. Un dato che ha subìto un crollo del 50% lo scorso marzo, “dopo che le liti intestine, la mancanza di concertazione con altri esponenti e l’immagine di una guerra per i denari della Fondazione hanno fatto allontanare potenziali elettori”.

NOVITA’
La Lega invece “ha reagito immediatamente – aggiunge Ferrari Nasi – e in un solo giorno è passata dagli scandali del Trota, di Belsito e dei rimborsi al licenziamento in tronco di Bossi, dando un segno forte all’elettorato che, non dimentichiamo, tiene ancora molto ad una questione settentrionale ad oggi irrisolta, come il federalismo fiscale considerato una cosa opportuna dal 60% dal campione che ho intervistato”. La differenza è che negli altri partiti “tutto è stato molto più lento”.

FDI
Salvini su e Meloni giù: di chi la colpa? Il deputato di Fdi Achille Totaro sottolinea a Formiche.net che “probabilmente il messaggio della Lega è stato più chiaro, penso a due tematiche significative come immigrazione e sicurezza”. Il partito senza più Bossi “è tornata sui temi di sempre, che sono un patrimonio valoriale su cui la destra in Italia dovrebbe puntare di più, non dovremmo avere paura di passare per politicamente scorretti”. Forse di questi aspetti “ne abbiamo parlato troppo in ritardo”, aggiunge. Ma un ruolo primario può averlo giocato in questa débacle il fatto di non essere riusciti a ricomporre tutta la destra, visto che Storace è andato in Forza Italia ed altri come Menia e Buonfiglio hanno scetop il silenzio? Secondo Totaro di sicuro c’è che “tutto il centrodestra è in grande crisi, per cui se si avrà la forza di ricostruire qualcosa insieme bene, ma occorrerà comprendere come il problema non sia solo di Fdi in quanto gli altri non scoppiano certo di salute e prendono delle batoste non indifferenti”.

twitter@FDepalo

 

 

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