Skip to main content

La messa in latino e la spiritualità della bicicletta. La riflessione di D'Ambrosio

Alla gente che difende il latino liturgico e mi parla di mistero “percepito” chiedo sempre: ma cosa è il “mistero” per te? Come si manifesta? È necessario che sia incomprensibile e materia da iniziati? Il commento di Rocco D’Ambrosio, presbitero della diocesi di Bari, ordinario di Filosofia Politica nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana di Roma

Tre considerazioni sulla messa in latino (e i suoi oppositori). Scrive Ciccarelli

Di Michele Ciccarelli

Prosegue su Formiche.net il dibattito sul Motu Proprio di papa Francesco che modifica le norme delle celebrazioni in latino. L’intervento di Michele Ciccarelli, docente di Sacra Scrittura, ISSR Interdiocesano di Capua

La riforma val più della messa in latino. La riflessione di D'Ambrosio

Come ripeteva spesso Mariano Magrassi (1930-2004), vescovo liturgista: “Il Vaticano II è come il treno che cammina su due binari, che, nel caso, sono: la riforma ecclesiale e quella liturgica. Se si toglie un binario il treno deraglia”. Rocco D’Ambrosio sul Motu Proprio di papa Francesco che modifica le norme delle celebrazioni in latino

Quella lezione del cardinal Ratzinger spesso dimenticata

Prima di commentare il motu proprio “Traditionis Custodes” di papa Francesco, sarebbe necessario quantomeno un “galateo ecclesiale”. Ricordando l’intenso rapporto tra Giovanni Paolo II e l’allora cardinale Joseph Ratzinger, “amico fidato” anche di fronte ad alcune sue clamorose iniziative. Il commento del teologo Simone Billeci

Tra Bergoglio e Ratzinger, cosa significa l'abbandono della messa in latino

Rispetto ai tempi dell’antico messale la Chiesa è cambiata. Prendere atto del cambiamento è importante. Ma il cambiamento non sta solo in una formula. È tutta una visione che cambia, non si tratta soltanto di usare il latino. La riflessione di Riccardo Cristiano

Civiltà Cattolica e una rinnovata teologia del Mediterraneo

Il saggio della rivista dei gesuiti offre una risposta alla richiesta formulata tempo fa da Francesco: elaborare una teologia mediterranea. Luogo teologico per eccellenza, il Mediterraneo, in questo tempo che non vede l’unità nascosta da visioni contrapposte, polarizzate, manichee, ne spiega l’unità stessa a partire dall’albero che vive solo sulle sue coste, l’olivo

Un Angelus straordinario. Riccardo Cristiano legge Francesco

La preghiera del Pontefice dal policlinico Gemelli, in tempo di pandemia, oggi di certo non ha parlato solo ai credenti. Ha ricordato alcuni nodi nevralgici dell’oggi e del domani che oggi costruiamo con le nostre scelte

Pier Giorgio Frassati, il tempo e le ferie. Il ritratto di D'Ambrosio

Non solo impegno politico e antifascismo. Questo giovane torinese aveva idee molto chiare, dalla spiritualità profonda, dal cuore grande e dall’intelletto vigile. Fede rara, ieri come oggi

 

Cosa si sussurra tra i cattolici sul ddl Zan. L'analisi di Delle Foglie

In questa fase il versante più conservatore fa sentire alta la sua voce, anche con toni polemici e sopra le righe. Ma basta dare un’occhiata a un’inchiesta sui social effettuata dal Sole 24 Ore: l’80% dei giovani cattolici risulta favorevole al ddl Zan. Dunque, la Chiesa ha un grosso problema di comunicazione. Ma immaginare una divisione ecclesiale (tanto meno uno scisma) è certamente temerario. L’analisi di Domenico Delle Foglie

iraq

Francesco e l'Islam. La lettura di padre Körner

In uscita domani su La Civiltà Cattolica il saggio dell’islamologo e docente di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana che racconta il lungo percorso di amicizia islamo-cristiana che Francesco ha compiuto durante tanti suoi viaggi dal 2013 in poi. Un segno di dialogo fra religioni. La riflessione di Riccardo Cristiano

×

Iscriviti alla newsletter