La crisi in Afghanistan mostra che anche la Nato è chiamata a una riflessione interna. L’Italia deve essere in prima fila, sia per la propensione ad attenuare tensioni e risolvere i conflitti, sia per l’apprezzato ruolo dei militari in zone di conflitto. Intanto, la corsa al prossimo segretario generale si è aperta. Gli scenari dell’ammiraglio, esperto militare, docente di Studi strategici
Difesa
Quando la Difesa fa sistema. L’accordo tra Aid e Iveco Defence Vehicles
L’Agenzia industrie difesa (Aid) e Iveco Defence Vehicles hanno firmato oggi un accordo quadro di collaborazione che mira alla creazione di nuovi sbocchi per commercializzare la produzione di mezzi ricondizionati a privati e Forze armate di Paesi esteri con cui l’intero comparto Difesa collabora. L’obiettivo: offrire al sistema-Paese e alla Difesa un supporto sempre più di qualità
Al via Zapad-2021. Così Mosca sposta le truppe (tante) in Bielorussia
Con 200mila unità e centinaia di mezzi militari ha preso il via l’esercitazione Zapad-2021. Per Mosca la natura delle manovre è “difensiva”, ma sul territorio russo e bielorusso viene simulato a tutti gli effetti un conflitto con i Paesi Nato. A Kaliningrad, a 13 chilometri dal confine con la Polonia, si esercitano le unità di terra della flotta del Baltico. E a osservare le attività distribuite su quattordici aree (Mar baltico compreso) ci sono anche funzionari dalla Cina…
Un esercito europeo già esiste: la Nato. L'opinione di Mirco Zuliani
Un esercito europeo già esiste, dotato di forze di reazione rapida, di capacità interoperabili e di catene di comando efficienti. È nella Nato e nei 27 Paesi europei che compongono l’Alleanza. Il resto, se si parla di Difesa Ue, resta “un sogno” con quattro problemi difficilmente superabili, anche sulla scia del clamore generato dal ritiro dall’Afghanistan. Il commento del generale Mirco Zuliani, già vice comandante del Comando alleato per la trasformazione, Nato Act
11 settembre, così il terrorismo è cambiato (in peggio). Parla Manciulli
Da quell’11 settembre del 2001 la minaccia terroristica si è evoluta e modernizzata. Ma la risposta, oggi come allora, passa dalla capacità di azione unitaria da parte dell’Occidente, da adattare al mutato contesto e da dispiegare su molteplici fronti, fisici (dall’Afghanistan al Sahel) e non solo. Conversazione con Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica, studioso di terrorismo jihadista
Fumo sulla stazione spaziale. Cosa c'è nei piani russi
Nella notte italiana sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) è scattato l’allarme fumo, per fortuna senza conseguenze. Coinvolto il modulo Zvezda, parte del segmento russo, già protagonista di lievi perdite d’ossigeno. Un paio di settimane fa era toccato al modulo Zarya. Che la Russia stia insistendo sulla vecchiaia della stazione per legittimare la sua uscita proprio mentre si discute del futuro dell’avamposto orbitante? La risposta di Marcello Spagnulo, ingegnere ed esperto aerospaziale
Il momento della Difesa europea. Intervista a Lorenzo Mariani (MBDA)
Intervista al managing director di MBDA Italia, Lorenzo Mariani, tra difesa missilistica e nuove minacce ipersoniche. Nel dibattito sulla difesa europea “possiamo essere un esempio”. Tra Tempest e Fcas “la convergenza sarà una necessità”. Un Comitato a Palazzo Chigi per l’export militare? “Ciò che conta è che le decisioni abbiano garanzia politica”
Quale autonomia strategica per l'Europa dello Spazio
Anche al Forum di Cernobbio si è parlato di autonomia della politica industriale europea e di sovranità tecnologica. Il ministro francese, Bruno Le Maire, relatore di un intervento ha ammonito sulla necessità di un comune approccio strategico in alcuni settori cruciali, tra cui lo Spazio. L’opinione dell’ingegnere ed esperto aerospaziale Marcello Spagnulo
L'Afghanistan non basterà all'Europa della Difesa. Il commento di Dempsey (Carnegie)
Judy Dempsey, esperta di Carnegie Europe e direttrice di Strategic Europe suona la sveglia al Vecchio continente. Ci vorrà molto di più per dare la spinta alla Difesa europea della colpevolizzazione di Nato e Stati Uniti per l’esito del ritiro dall’Afghanistan. L’occasione c’è, ma serve il salto sulla cultura strategica. L’ipotesi più percorribile? La coalizione di volenterosi
Difesa europea, non facciamoci illusioni. Scrive il gen. Tricarico
Più che da fantomatici quanto irrealistici eserciti europei bisognerebbe partire dalla definizione di una dottrina di impiego della forza, senza la quale non sarebbe possibile dare forma allo strumento relativo. Altrimenti si resta su dichiarazioni di intenti tanto vacue quanto ormai irritanti. Il commento del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare