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La nuova piattaforma di Fincantieri punta su flessibilità e missioni subacquee

Fincantieri prepara una nuova unità di supporto per la Marina militare, pensata per aumentare la flessibilità operativa in scenari marittimi sempre più complessi. La nave sarà riconfigurabile e adatta anche a missioni subacquee, segnalando un investimento mirato su capacità nazionali avanzate. L’operazione rafforza ruolo industriale e ambizioni strategiche dell’Italia in un Mediterraneo in trasformazione

Una cupola per la difesa europea. Cos’è l’ambizioso Michelangelo Dome di Leonardo

Leonardo ha presentato il Michelangelo Dome, una piattaforma pensata per integrare e coordinare sistemi di difesa eterogenei in un’unica architettura multidominio. Un progetto che ambisce a superare la frammentazione europea e a mettere in comunicazione tecnologie diverse e non progettate per interoperare. Una volta operativo, potrebbe rappresentare una possibile chiave di volta nel complesso mosaico della difesa del Vecchio continente

La nuova base per sottomarini a Cipro servirà alla sicurezza energetica. Ecco perché

L’intera area del Mediterraneo orientale è idealmente governata dalla geopolitica degli idrocarburi offshore a cui vanno sommati due elementi altrettanto rilevanti: la connettività e la sicurezza. Ovvero le nuove infrastrutture, che andranno monitorate e difese. Cipro in questo senso si ispira alla Grecia che è diventato un hub su energia, commercio e difesa. Usa, Ue e Nato avranno così un nuovo polo logistico, senza dimenticare il possibile ingresso di Nicosia nell’Alleanza atlantica

Come leggere la trasformazione dell'accordo tra Fincantieri e Us Navy per le Fregate Constellation

La revisione del programma Constellation si inserisce in un più ampio ripensamento della strategia navale americana, guidato dalle priorità delineate dal nuovo Chief of naval operations. In questo quadro, Fincantieri vede ridefinito — ma non ridotto — il proprio ruolo nella base industriale statunitense, grazie alla continuità dei cantieri, agli investimenti realizzati e alla possibilità di contribuire a nuove classi di navi considerate strategiche da Washington

Dagli Stati Uniti all’Europa, l’industria della Difesa al bivio tra passato e futuro

In America gli unicorni della Silicon Valley sfidano la lentezza e la farraginosità degli storici contractor del Pentagono, mentre in Europa è sempre più netta la divisione tra i Paesi che vedono nell’industria un prolungamento della propria sicurezza nazionale e quelli che agiscono ancora con un’agenda export-oriented. Le due tendenze, seppur diverse nel loro manifestarsi, sono conseguenze della medesima causa: la crisi del modello multilaterale

Un nuovo carro tedesco per il fianco orientale della Nato. Ecco il Leopard 2A8

La Germania presenta il nuovo Leopard 2A8, sviluppato da Knds e destinato a diventare la spina dorsale delle forze corazzate tedesche ed europee. Berlino ne ha ordinati 123, ma anche numerosi alleati Nato hanno avviato ordini significativi

La nuova difesa Ue? Passa dai distretti italiani. Parla Donazzan

“L’Italia può offrire l’esperienza di un sistema flessibile e capace di cambiare velocemente. Il rischio da evitare per l’Ue? Che nel tentativo di essere sovranisti a livello europeo ci facciamo male da soli”. Conversazione con l’europarlamentare di Ecr/FdI Elena Donazzan

La Gran Bretagna si propone come garante armato della pace in Ucraina

Al silenzio del Cremlino sul piano di pace per l’Ucraina corrisponde una accelerazione dell’impegno europeo e in particolar modi della Gran Bretagna a sostegno di Kyïv. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Deficienze artificiali. Ecco come le forze armate cinesi si addestrano ad ingannare l'IA

Le esercitazioni nel deserto del Gobi rivelano la nuova frontiera cinese della deception digitale: un uso dell’IA non solo per facilitare, ma per confondere sensori, algoritmi e sistemi decisionali avversari attraverso inganni fisici, manipolazioni dei dati e saturazione dello spettro

Bruxelles dà il via libera all’Edip. Industria militare in prima linea

L’Ue accelera sulla difesa con l’approvazione dell’Edip, programma che punta a rafforzare le filiere industriali comuni, garantire continuità produttiva e integrare l’Ucraina nelle catene del valore. In un clima segnato dalla guerra e dalle tensioni ai confini, Bruxelles tenta così di consolidare la propria autonomia strategica e di trasformare la cooperazione con Kyiv in un percorso strutturale, affidando agli Stati membri la prova decisiva dell’attuazione

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