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Alitalia, il giorno del giudizio. L'analisi di Pennisi

Oggi, 21 novembre, dovrebbe essere il giorno del giudizio: o offerta vincolante della cordata per Alitalia o messa in liquidazione. Ed è difficile pensare ad una nuova proroga anche se, di questi tempi, pare che tutto sia possibile (pure modificare il Meccanismo europeo di stabilità, Mes, senza interlocuzione con il Parlamento ed il mondo bancario). Secondo Mediobanca, i tentativi di…

In Ue comanda Berlino, anche sul Mes. Il monito di Micossi

L'orologio fa tic-tac. E il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, è stato abbastanza chiaro: il Consiglio Ue di dicembre dovrà fare di tutto per approvare la riforma del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. In questi giorni sta divampando la polemica in Italia (il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento il 10 dicembre, il ministro Roberto Gualtieri il 27…

Il governo faccia attenzione sul Mes. Le banche avvertono Conte

La paura comincia a produrre i suoi effetti. La riforma del Mes, il Meccanismo europeo per la stabilità, alias Fondo salva stati, sta provocando agitazione su agitazione (qui l'intervista di ieri a Carlo Cottarelli). Dopo l'attacco del Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto e ottenuto da Giuseppe Conte un vertice di maggioranza per venerdì (il 27 novembre sarà invece il…

Chi attacca il Mes sbaglia ma occhio alla riforma. Firmato Cottarelli

"Questa riforma, in questi termini è sbagliata. Alcuni suoi aspetti oggi sono obiettivamente molto pericolosi per l'Italia e questo per una serie di motivi. Tra tutti il fatto che i nuovi criteri per l'accesso agli aiuti comportino una sorta di presunzione che se un Paese deve accedere al Meccanismo di stabilità, detto Mes, deve necessariamente ristrutturare il proprio debito sovrano.…

Il caso Mes e le inadempienze del governo. L'analisi di Pennisi

A Formiche.net non è nuova la vertenza che causa problemi al governo: "il caso Mes” (sigla italiana di Meccanismo europeo di stabilità dell’European Stability Mechanism, più noto come “Fondo Salva Stati”). Sia nel dicembre scorso (quando la riforma del Mes ha avuto una prima stesura) sia in giugno (quando è stata approvata dal Consiglio dei capi di Stato e di governo europei), abbiamo…

Un tradimento è farlo saltare. Giacalone spiega a cosa serve il fondo salva Stati

Il Fondo Salva Stati è interesse di tutti, e italiano in particolare, che esista. Il tradimento sarebbe farlo saltare. Fossimo noi a metterci di traverso sarebbe come il caso di un condominio che discute se affrontare la spesa per un defibrillatore e a opporsi siano i cardiopatici. La partita seria si gioca non sul volerlo o negarlo, ma su come…

Il Mezzogiorno cuore d’Europa e del Mediterraneo

“Il Sud ha risorse umane, culturali ed economiche in grado di risollevare le sorti di questa parte del nostro Paese. E potrebbe dare un forte contributo al rilancio dei fondamentali economici del Paese a partire dal Pil”. Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, guarda da sempre alle potenzialità inespresse del Meridione ed ancora una volta, il sindacato da lui guidato,…

Ilva non deve chiudere ma qualcosa non ha funzionato. I dubbi di Viesti

In mezzo a tanto caos, una certezza. L'Ilva non deve chiudere. Facile a dirsi, più complicato a farsi. Il problema è che qualunque sacrificio si possa sostenere, qualunque sforzo, avrà un costo sempre minore del mandare l'acciaieria in malora. Trattare con Mittal sarebbe giusto. E altrettanto giusto sarebbe trovare una cordata alternativa al gruppo franco-indiano. Persino la nazionalizzazione sarebbe un boccone…

Negoziare con Mittal si può. D'Alò (Fim-Cisl) spiega il peso di Mattarella

Il dramma dell'Ilva arriva sul colle più importante d'Italia, quel Colle che è il Quirinale. I leader dei tre sindacati confederali, Cisl, Cgil e Uil, sono saliti da Sergio Mattarella per un confronto sul futuro dell'acciaieria di Taranto. Che, oltre a essere una bomba sociale per il Sud (ma non solo), è diventata il terreno di uno scontro titanico tra…

Risparmio, pmi e sostenibilità. Le sfide della Cdp di ieri e di domani

Quando nacque, nel 1850, mancavano ancora 11 anni all'unità d'Italia, eppure Cassa depositi e prestiti era già una realtà operativa, destinata a fungere da baricentro della futura industrializzazione del Paese, prima, e della sua innovazione, poi. Tra esattamente un anno, l'Istituzione finanziaria più importante del Paese compirà 170 anni, ma visto il calibro e il peso specifico del festeggiato, le…

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