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Voto e proteste. Un test per il consenso ad Hong Kong

Le immagini che circolano grazie ai media internazionali hanno mostrato lunghe code ai seggi: Hong Kong è andata al voto in mezzo a cinque mesi pesantissimi, quelli delle proteste diventate guerriglia. Si eleggono i rappresentanti per i diciotto distretti locali, ma il tema di fondo dietro alle elezioni è tutt’altro che limitato ad affari distrettuali. Ballots vs. bullets. Unprecedented long lines form…

Bolton è risorto. Frecciatine a Trump, aiuti ai neocon e super Pac

Dopo un lungo silenzio, e diverse indiscrezioni velenose, è tornato a parlare John Bolton, falco neocon che ha diretto il Consiglio di Sicurezza nazionale statunitense nella fase centrale dell’amministrazione Trump (aprile-settembre 2018). Con un tweet ha annunciato che riprenderà le attività della sua associazione politica-elettorale (negli Usa si chiamano Pac), ma non solo. Perché, dando seguito a parte di quei…

Khamenei imbavaglia gli iraniani, ma continua a twittare. La lettura di Frattini (Sioi)

L’Iran, il Golfo e il Medio Oriente: regione nevralgica quanto turbolenta, delicata e complessa. Le manifestazioni per le strade della Repubblica islamica in questi giorni sono un elemento centrale del momento, che si allineano a qualcosa di simile visto in Iraq e Libano. Altre tensioni con sullo sfondo l’aumento del confronto tra il blocco saudita e l’internazionale sciita che Teheran…

C'è lo zampino russo dietro i droni (italiano e Usa) caduti in Libia?

Oggi Africom, il comando del Pentagono che copre l’Africa, ha fatto sapere con una nota stampa di aver perso il controllo di un velivolo senza pilota sopra a Tripoli, impegnato in attività di intelligence. È il secondo episodio del genere, dopo che tre giorni fa ne è precipitato uno italiano. Si tratta di incidenti ancora sotto investigazione secondo le fonti ufficiali, ma…

Tunisia-Libia, il confine che scotta. L'analisi di Strazzari

Di Francesco Strazzari

Quando si guarda alla Primavera araba è difficile pensare a due risultati di essa opposti quanto quelli di Tunisia e Libia. Da un lato una difficile transizione democratica, dall’altro il deragliamento del processo politico verso il susseguirsi di guerre civili. Ciò può essere ricondotto a quattro elementi di fondo. Il primo è rappresentato dalla diversa esperienza storica. L’affermarsi intorno a…

Gli Xinjang papers e noi. Il commento di Pennisi

I meno giovani, o coloro che circa un anno fa, hanno visto il film The Post, ricorderanno senza dubbio, il clamore suscitato in Italia dai Pentagon Papers, la documentazione sulla guerra in Vietnam, fatta predisporre dall’allora segretario alla Difesa Robert S. McNamara e giunta al Washington Post. Venne in gran misura tradotta in italiano, ne uscirono alcuni libri, se ne parlò a lungo. Pare,…

Arabia Saudita e Iran. Donne tra due giganti in competizione

Di Farian Sabahi

In Medio Oriente tante guerre si combattono con armi prodotte nei Paesi occidentali perché – recita un proverbio - l’odore dei soldi sposta anche il corso dei fiumi. I belligeranti più agguerriti dell’area sono rappresentati dall’Arabia Saudita e dall’Iran. Due giganti in competizione per la supremazia regionale, desiderosi di primeggiare come difensori della fede: i sauditi dell’Islam sunnita e integralista…

Meno Francia e più condivisione. La giusta via per la Difesa Ue secondo Carnegie Europe

Aumentare i meccanismi di controllo sulla Difesa europea, e in particolare sull'erogazione dei nuovi fondi di Bruxelles, per arginare le ambizioni francesi e rispondere alle preoccupazioni che esse hanno generato. La proposta arriva da Carnegie Europe, il centro di Bruxelles dell'autorevole Carnegie Endowment for International Peace, uno dei più antichi think tank statunitensi di studi internazionali. A firmarla è la…

La strategia imperiale della Cina passa per Trieste. L'analisi di Cianciotta

La conquista dello spazio e la scelta di lasciare la terra per vincere la resistenza del mare, è stato uno dei presupposti che hanno trasformato in pochi secoli un Paese povero e dedito alla pastorizia come la Gran Bretagna, nel più potente e importante impero, che aveva imposto il suo concetto di spazio non solo con l’uso della forza, ma…

O noi o i cinesi. L'aut aut di Trump alla Grecia

Un soggetto che ha una lunga tradizione nell'attrarre a sé economie in crisi di liquidità, a cui sottoporre accordi "distorti". Così il Segretario americano al Commercio Wilbur Ross ha definito la Cina. Il “pizzino” degli Usa era diretto alla Grecia, nuovo hub militare a stelle e strisce nel Mediterraneo, ma al contempo anche partner di ferro con Pechino grazie alla…

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