Questa conferenza a Berlino sembra decisamente più seria di tutte le altre, in accordo con un certo stile teutonico. Angela Merkel si è veramente data da fare, e con lei tutta la classe diplomatica tedesca: sono riusciti ad ottenere persino la partecipazione del Segretario di Stato americano Mike Pompeo. Un vero successo se pensiamo che la Libia non è certo…
Esteri
Ecco come la Ue ha fallito sulla Libia. Il commento di Marta Ottaviani
Non avevamo bisogno di ulteriori dimostrazioni sulla mancanza totale di una linea comune dell’Unione Europea sulla politica estera. Non avevamo nemmeno bisogno di vedere, per l’ennesima volta, che l’influenza del club di Bruxelles sul mondo che la circonda conti pochissimo, per essere generosi. Ma la Conferenza di Berlino, più che una giornata per cercare un’intesa sulla critica situazione libica, si…
Dalla tragedia della Libia alla farsa dell’Italia. Il commento di Alegi
“Io ho solo bisogno di avere alcune migliaia di morti per sedermi al tavolo della pace accanto ai vincitori”. Secondo il maresciallo Badoglio, nel giugno 1940 Mussolini gli avrebbe spiegato con queste parole la decisione di entrare nella Seconda guerra mondiale. Per Badoglio la frase descriveva l’essenza di un Mussolini consapevole dell’impreparazione militare ma disposto a tutto per comparire accanto…
Ecco i dieci comandamenti di Vladimir Putin
Con l’effetto sorpresa che contraddistingue lo stile politico del presidente Vladimir Putin, la notizia delle dimissioni del governo Medvedev e l’annuncio di un piano di riforme costituzionali hanno determinato il calo del rublo nei mercati finanziari e alimentato il dibattito politico interno sul “problema” della successione presidenziale nel 2024. Come era stato concepito da Boris El’cin, il padre della Costituzione…
Il sabato nero di Beirut. Perché il Libano rischia di sprofondare
Il Libano sembra sprofondare in una nuova notte mentre la politica nazionale si trastulla con i suoi giochi di potere. Ma perché rischia davvero di sprofondare? Per farsi un’idea occorre tornare un po’ indietro nel tempo, al 2006. Per Hezbollah fu “la vittoria divina”. Pochi se ne accorsero, visto che il sud del Libano ne uscì devastato. La storia della…
Si scrive Libia, si legge gas. EastMed c’è e l’Italia (con Di Maio) fa l'equilibrista...
Oggi l’agenzia stampa turca Anadolu, legata al governo, quota alcune battute in cui il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, sembra prendere una posizione distaccata sul progetto “EastMed”, l’area geografica del Mediterraneo orientale attorno a cui si è costituito un sistema geopolitico che comprende Cipro, Egitto, Israele, Grecia, Italia e Giordania, e che spesso viene indicato soltanto con il nome…
I media? Se non sono amici, li combatti. Parola della Cina
Metti un pugile di 48 chilogrammi che sfida uno di 86. “Il pugile da 86 chilogrammi, con la buona volontà di proteggere il peso piuma, gli consiglia di andarsene e pensare agli affari suoi, ma quest’ultimo non ascolta e addirittura fa irruzione nella casa del pugile peso massimo. Quale reazione vi aspettate da parte di quest’ultimo?”. Il peso piuma sono…
Libia. Haftar ferma il petrolio. Strategia o boomerang?
"La chiusura dei porti è un tentativo di Haftar di condizionare i negoziati a Berlino. Tuttavia, potrebbe essere controproducente in quanto potrebbe rendere gli europei, che sono i maggiori consumatori di petrolio libico, molto turbati", spiega a Formiche.net Arturo Varvelli, recentemente nominato alla guida dell'ufficio di Roma e Senior Policy Fellow, Consiglio europeo per le relazioni estere, ECFR. Una possibilità non indifferente…
Libia, cosa vuole l’Italia dalla Conferenza di Berlino? L'analisi di Valori
Quali sono le differenze strategiche e militari, oltre che politiche, tra la guerra in Libia del 2011-2012 e il conflitto attuale, nella Libia post-gheddafiana? Molte. La prima, è che le potenze che hanno iniziato lo scontro tra una ambigua “entità” cirenaica, con forti impronte jihadiste (non dimentichiamo che la Cirenaica, anche con Gheddafi, era la maggiore aurea geografica di provenienza…
Giappone, Usa e Medio Oriente. Ecco tutte le connessioni geopolitiche
Se si volesse guardare al modello di collaborazione su cui Donald Trump vorrebbe si basassero i rapporti tra Stati Uniti e Paesi amici, c’è un Paese che più di tutti gli altri dovrebbe attirare la nostra attenzione: il Giappone. Tokyo condivide con gli Usa due dossier fondamentali. Uno ha una dimensione più classica, il Pacifico, con le dinamiche di confronto e…
















